Baykar Bayraktar Akıncı

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Bayraktar Akıncı
Bayraktar Akıncı dell'Aeronautica militare dell'Azerbaijan
Descrizione
Tipoaeromobile a pilotaggio remoto da ricognizione e attacco
ProgettistaSelçuk Bayraktar
CostruttoreBandiera della Turchia Baykar Technologies
Data primo volo6 dicembre 2019
Data entrata in servizio29 agosto 2021
Utilizzatore principaleBandiera della Turchia THK
Altri utilizzatoriBandiera della Turchia MIT
Bandiera della Turchia TKK
Bandiera dell'Azerbaigian AzAF
Bandiera del Kirghizistan KRKK
Bandiera del Pakistan PAF
Bandiera dell'Etiopia ETAF
Dimensioni e pesi
Lunghezza12,2 m
Apertura alare20 m
Altezza4,1 m
Peso max al decollo6 000 kg
Capacità1 500 kg
Capacità combustibile300 kg
Propulsione
Motore2 turboeliche Ivchenko-Progress Al-450C
Potenza450 CV ognuna
Prestazioni
Velocità max220 km/h (120 kt)
Velocità di crociera130 km/h (70 kt)
Autonomia24 ore
Quota di servizio9 150 m (30 000 ft)
Tangenza12 200 m (40 000 ft)
Armamento
Piloni8 attacchi per bombe a guida laser, razzi e missili
Notedati relativi alla versione:
Bayraktar Akinci-A

i dati sono tratti da:
baykartech.com[1]

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Il Bayraktar Akıncı è un APR da alta quota e lunga autonomia sviluppato dalla turca Baykar Technologies per l'utilizzo da parte delle Forze armate turche.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Le prime immagini del nuovo drone sono state diffuse dai media nel giugno 2018. Terminata la fase di progettazione preliminare nel giugno del 2019, l’Akinci ha iniziato i primi test a terra nell’agosto successivo, in particolare quelli riguardanti il propulsore, la turboelica ucraina Ivchenko-Progress Al-450C, effettuati il 1 settembre successivo. Durante lo stesso mese, c’è stata la presentazione al pubblico, che è avvenuta durante il Teknofest Aviation, Space and Technology Festival.

Dopo il completamento di altri test tecnici a terra, il primo primo prototipo dell’Akinci è stato portato sull’aeroporto dell’Esercito turco di Çorlu, dove, ha effettuato con successo il suo primo volo il 6 dicembre 2019.

Il 10 gennaio 2020, ad un mese dal primo volo, l'Akinci è decollato nuovamente, rimanendo in volo per un'ora e sei minuti e raggiungendo l'altitudine di 2.000 metri.[2][3]

Il 13 agosto 2020 ha decollato per la prima volta il secondo prototipo dell'Akinci.[3] Il secondo prototipo è decollato alle 17:28, restando in aria per un'ora e due minuti, eseguendo test nell'ambito della verifica e identificazione del sistema.[3]

Il 22 agosto 2020, durante un volo di prova durato tre ore e 22 minuti, il primo prototipo ha superato l'altitudine di 30 000 piedi (9 144 m).[4]

Il 2 marzo 2022 ha volato per la prima volta la nuova versione Akinci-B, dotata della turboelica di progettazione canadese Pratt & Whitney PT6A-135A capace di erogare una potenza di 750 CV.[5] L'Akincı B è rimasto in volo per 1 ora e 16 minuti ed ha completato con successo i test dei parametri aerodinamici.[5] In fase di sviluppo c'è la versione Akıncı-C, che sarà dotata di un motore ancora più potente, capace di erogare una spinta di 1.900 CV.[5]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Caratterizzato da un design innovativo, l’Akinci si presenta come un UAV strategico molto piu grande nelle dimensioni in confronto all’altro prodotto della Baykar, il Bayraktar TB2, rispetto al quale può trasportare un maggior numero di carichi utili.[1]

Propulsione[modifica | modifica wikitesto]

La propulsione è assicurata dalla turboelica Al-450C da 450 CV di potenza, prodotta dall’ucraina Ivchenko-Progress Al-450C, presente in due esemplari, installate ognuna sotto le ali.[1][5]

Nella versione Akinci-B, la propulsione è assicurata dalla più potente turboelica PT6A-135A della canadese Pratt & Whitney Canada con potenza di 750 CV.[5]

Elettronica[modifica | modifica wikitesto]

L'Akıncı è equipaggiato con un radar AESA (Active Electronically Scanned Array) di concezione nazionale denominato MURAD, doppio sistema di comunicazione satellitare, radar SAR, suite EO/IR, sistema anti-collisione ed è in grado di decollare ed atterrare autonomamente.[6]

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

Per le missioni aria-aria e aria-superficie, l’Akinci può disporre di una vasta gamma di armamenti. Esso può trasportare missili aria-aria di produzione nazionale Gokdogan e Bozdogan per le missioni aria-aria.[1] Per le missioni aria-superficie, la gamma di armamenti comprende: Mini Smart Munition MAM-L e MAM-C, razzi non guidati Cirit, missili L-UMTAS, Mini Smart Munition Bozok, bombe Mk 81/82/83, bombe guidate e missili da crociera SOM-A.[1]

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Akinci-A: UAV da combattimento per la sorveglianza a lunga autonomia, e a grandi altitudini.
  • Akinci-B: Versione dotata di due turboeliche Pratt & Whitney Canada PT6A-135A capaci di erogare una potenza di 750 CV.[5]
  • Akinci-C: Versione in fase di sviluppo dotata di due turboeliche ancora più potenti, capaci di erogare una potenza di 1.900 CV.[5]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Governativi[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Turchia Turchia
1 Akinci-A in servizio al gennaio 2024.[7]

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
Almeno un Akinci-A in servizio al 9 febbraio 2024.[8]
Bandiera del Burkina Faso Burkina Faso
2 Akinci-A consegnati l'8 aprile 2024.[9][10]
Bandiera dell'Etiopia Etiopia
Arrivo di un numero non precisato (secondo fonti due) di Bayraktar Akinci il 16 gennaio 2024.[11][12][13]
Bandiera del Kirghizistan Kirghizistan
1 Akinci-A e 1 Akinci-B consegnati il 28 ottobre 2023.[14]
Bandiera del Pakistan Pakistan
7 Akinci-A ordinati.[15] Primo esemplare consegnato ad aprile 2023 ed entrato in servizio a dicembre dello stesso anno.[16][17][15]
Bandiera della Turchia Turchia
9 Akinci-B consegnati all'agosto 2023.[18]
6 Akinci-A in servizio al marzo 2022.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e "Bayraktar Akinci", su baykartech.com, URL consultato il 28 gennaio 2024.
  2. ^ "2. KEZ HAVALANDI... 2020'NIN ILK UÇUŞU!", su , 10 gennaio 2020, URL consultato il 29 gennaio 2024.
  3. ^ a b c "2nd PROTOTYPE OF TURKEY'S CUTTING EDGE COMBAT DRONE AKINCI COMPLETES TEST FLIGHT", su dailysabah.com, 14 agosto 2020, URL consultato il 29 gennaio 2024.
  4. ^ "BAYRAKTAR AKINCI TİHA 30 BIN FEET'I GEÇTI", su haberler.com, 22 agosto 2020, URL consultato il 29 gennaio 2024.
  5. ^ a b c d e f g h (EN) Hans van Herk, New version of Bayraktar Akıncı UCAS takes to the sky, su www.scramble.nl, 3 marzo 2022. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  6. ^ "IL MAROCCO INTERESSATO AL UAS AKINCI", su aresdifesa.it, 4 settembre 2023, URL consultato il 14 febbraio 2024.
  7. ^ (EN) MD, Turkish MİT operates the Aksungur and Akıncı UCAS, su www.scramble.nl, 18 gennaio 2024. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  8. ^ "AZERBAIJAN UNVEILS FIRST AKINCI UAV", su janes.com, 12 febbraio 2024, URL consultato il 13 febbraio 2024.
  9. ^ "BURKINA FASO RECEIVES AKINCI UAVs", su janes.com, 10 aprile 2024, URL consultato il 11 aprile 2024.
  10. ^ "UAV TURCHI AKINCI PER LE FORZE DEL BURKINA FASO", su analisidifesa.it, 11 aprile 2024, URL consultato il 11 aprile 2024.
  11. ^ (EN) Ethiopian Air Force Shows Its AKINCI UCAV, su www.turdef.com. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  12. ^ "ETHIOPIA INDUCTS NEW SU-30 FIGHTERS, AKINCI UAVs", su janes.com, 17 gennaio 2024, URL consultato il 28 gennaio 2024.
  13. ^ "L'aviazione dell'Etiopia ha ricevuto ulteriori cacciabombardieri Su-30K e droni turki Akinci II" - "Aeronautica & Difesa" N. 449 - 03/2024 pag. 71
  14. ^ "KIRGIZISTAN, TERCIHINI TÜRK İHA’LARDAN YANA KULLANDI", su defenceturk.net, 28 ottobre 2023, URL consultato il 19 febbraio 2024.
  15. ^ a b (EN) Yeni Şafak, Game of Drones: Pakistani pilots operating Turkish-made Akıncı UCAVs get shiny new patch | Product News, su Yeni Şafak. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  16. ^ Pakistan Air Force showcases new fleet of Turkish drones, su www.aa.com.tr. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  17. ^ (EN) PAF Unveils its inventory, including TB-2 and AKINCI UAVs, su www.turdef.com. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  18. ^ (EN) New UAV Deliveries to the Turkish Armed Forces, su www.turdef.com. URL consultato il 7 febbraio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]