Automeris io

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Automeris io
Maschio (in alto) e femmina di A. io
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Saturniidae
Sottofamiglia Hemileucinae
Tribù Hemileucini
Genere Automeris
Specie A. io
Nomenclatura binomiale
Automeris io
(Fabricius, 1775)

Automeris io (Fabricius, 1775), è una farfalla di medie dimensioni appartenente alla famiglia dei Saturniidae, diffusa in America Settentrionale e Centrale.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La livrea presenta uno spiccato dimorfismo sessuale. Il maschio è infatti meno colorato e di minori dimensioni.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si riproducono tre volte all'anno, i bruchi variano dal giallo bruno al verde brillante, con piccoli ciuffi di peli e una fascia bianca bordata di rosso lungo il corpo. Le farfalle di questo genere quando vengono irritate sul torace o quando sentono il pericolo di un predatore, mettono subito in vista i falsi occhi che sono disegnati sulle loro ali; così facendo riescono a spaventare l'avversario e guadagnare alcuni preziosi secondi di vantaggio per mettersi in salvo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lemaire, C. & Minet, J., The Bombycoidea and their Relatives, in Kristensen, N. P. (Ed.) - Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, Kükenthal, W. (Ed.), Fischer, M. (Scientific Ed.), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, ristampa 2013, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. 321 - 354, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917. URL consultato il 17 dicembre 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]