Architects

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Architects
Gli Architects in concerto nel 2015
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereMetalcore[1][2]
Periodo di attività musicale2004 – in attività
EtichettaEpitaph Records, UNFD,
New Damage Records
Album pubblicati12
Studio10
Live2
Sito ufficiale

Gli Architects sono un gruppo musicale metalcore britannico formatosi a Brighton nel 2004.[1]

La formazione è attualmente composta dal cantante Sam Carter, dal batterista Dan Searle,[1] dal bassista Alex Dean e il chitarrista Adam Christianson. Sino al 2023 ha fatto parte del gruppo anche Josh Middleton,[3] subentrato a seguito della morte del membro fondatore e principale compositore Tom Searle nel 2016, dopo una battaglia con il cancro durata tre anni.[4] Sin dagli esordi dediti a un metalcore influenzato da post-metal, progressive metal e mathcore,[1] sono considerati tra gli alfieri del post-metalcore.[5] Con l'uscita dell'album For Those That Wish to Exist, il gruppo si è spostato su sonorità ancora più melodiche e sperimentali.[1][5]

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni (2004-2007)[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo si è costituito nel 2004 sotto il nome iniziale di Inharmonic, successivamente cambiato in Counting the Days e, dopo un paio di anni, nell'attuale Architects. La prima formazione includeva i fratelli gemelli Tom e Dan Searle (rispettivamente chitarrista e batterista), il cantante Matt Johnson, il chitarrista Tim Hillier-Brook e il bassista Tim Lucas, quest'ultimo in seguito sostituito da Alex Dean.

Nel 2006 è stato pubblicato il loro album di debutto Nightmares attraverso la At the Deep End Records. Al termine del relativo tour in promozione al disco, nel gennaio 2007 Johnson è stato sostituito da Sam Carter.[1] Con il nuovo entrato, gli Architects hanno realizzato il secondo album, intitolato Ruin e uscito nello stesso anno attraverso la United by Fate Records.

Hollow Crown, The Here and Now e Daybreaker (2008-2011)[modifica | modifica wikitesto]

Il cantante Sam Carter in concerto con la band nel 2010

Nel 2008 la band pubblica lo split Architects/Dead Swans, in collaborazione con il gruppo hardcore punk Dead Swans, pubblicando l'anno dopo Hollow Crown con la Century Media.

Nel 2011 pubblicano il loro quarto album in studio The Here and Now, nel quale la band mostra sonorità più melodiche e vicine al post-hardcore e si allontana dalle influenze mathcore dei primi album. All'uscita l'album è stato accolto favorevolmente dalla critica.[6] L'anno dopo esce il loro quinto album, Daybreaker, caratterizzato da testi molto più incentrati sulla politica e meno personali.[7]

Lost Forever/Lost Together e All Our Gods Have Abandoned Us, morte di Tom Searle (2013-2017)[modifica | modifica wikitesto]

Il chitarrista e membro fondatore Tom Searle, scomparso nel 2016

Nel 2013 la band torna in studio e passa all'etichetta Epitaph Records, per poi pubblicare nel 2014 il suo sesto lavoro in studio, intitolato Lost Forever/Lost Together.

Il 27 maggio 2016 la band pubblica il loro settimo disco, All Our Gods Have Abandoned Us. Il 21 agosto dello stesso anno il batterista Dan Searle, ha annunciato la morte di suo fratello Tom, avvenuta il giorno precedente a causa del cancro melanoma della pelle contro il quale combatteva da tre anni.[8] La band ha continuato il tour promozionale dell'ultimo album in tributo a Searle, annunciando che non è ancora stato deciso se produrrà nuovo materiale in futuro.

Il 6 settembre 2017 viene pubblicato il singolo Doomsday, il primo brano realizzato dagli Architects senza Tom Searle, accompagnato da un video musicale in tributo alla sua scomparsa.[9] Esso rappresenta inoltre la prima pubblicazione con il chitarrista Josh Middleton, già frontman dei Sylosis e vecchio amico di Tom Searle, confermato come membro effettivo dopo essere stato turnista nei precedenti tour.

Holy Hell (2018-2020)[modifica | modifica wikitesto]

La band in concerto all'Hellfest 2019

Nel 2018 gli Architects ritornano sulle scene musicali con il singolo Hereafter, uscito il 12 settembre e volto ad anticipare l'ottavo album in studio Holy Hell. Nel periodo antecedente all'uscita del disco, il gruppo ha reso disponibile anche i singoli Royal Beggars e Modern Misery. L'album viene pubblicato il 9 novembre e rappresenta un omaggio a Tom Searle, con testi che affrontano anche la mancanza di qualcuno che è stato fondamentale nella propria vita. Il 17 ottobre 2018 la Epitaph Records pubblica il cortometraggio Holy Ghost, incentrato sulla genesi e la realizzazione di Holy Hell con tutte le difficoltà nel cercare di scrivere e comporre senza la mente musicale di Tom Searle, e sul concerto soldout all'Alexandra Palace tenuto dal gruppo il 3 febbraio 2018, anch'esso dedicato alla memoria di Tom[10]

For Those That Wish to Exist (2020-2021)[modifica | modifica wikitesto]

Il batterista Dan Searle, dal 2016 unico membro fondatore rimasto nel gruppo

Nell'ottobre 2020 gli Architects sono tornati sulle scene musicali con il singolo Animals, volto ad anticipare il nono album di inediti For Those That Wish to Exist.[11] Al fine di anticiparne la pubblicazione, il 21 novembre il gruppo ha tenuto un'esibizione speciale in live streaming presso la Royal Albert Hall, suonando in anteprima altri due brani,[12] per poi distribuire digitalmente altri tre singoli: Black Lungs, Dead Butterflies e Meteor.

For Those That Wish to Exist è stato pubblicato il 26 febbraio 2021 e si compone di quindi brani, di cui alcuni in collaborazione con Mike Kerr dei Royal Blood, Simon Neil dei Biffy Clyro e Winston McCall dei Parkway Drive; inoltre ha debuttato direttamente in vetta alla Official Albums Chart britannica, traguardo mai raggiunto in precedenza dal gruppo.[13]

The Classic Symptoms of a Broken Spirit (2022-presente)[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 aprile 2022 esce il singolo When We Were Young, seguito il 12 luglio da Tear Gas. Intorno allo stesso periodo viene annunciato il decimo album The Classic Symptoms of a Broken Spirit, uscito il 21 ottobre per Epitaph. Altri singoli estratti dal disco sono stati Deep Fake (30 agosto) e A New Moral Low Ground (11 ottobre).[14]

Nel gennaio 2023 è partita la prima tournée in supporto all'album, tenuta esclusivamente in Germania e durante il quale sono stati supportati da Northlane e Sleep Token.[15] Nel mese di maggio, poco prima dell'inizio del loro tour in Europa in occasione dei vari festival estivi, viene annunciata la separazione, in termini amichevoli, dal chitarrista Josh Middleton.[3]

Il 4 dicembre 2023 viene pubblicato il singolo inedito Seeing Red, presentato dal vivo durante il tour europeo svoltosi tra gennaio e febbraio 2024 e in seguito dal Seeing Red North America Tour Part 1 previsto a maggio.[16][17]

Filantropia[modifica | modifica wikitesto]

La band in concerto a Bogotà nel 2012

Tutti i membri della band sono vegani, essendo passati al veganismo dopo aver guardato numerosi documentari al riguardo.[18] I membri della band sono anche aperti sostenitori della Sea Shepherd Conservation Society, con Carter che oltre ad essere sostenitore dell'organizzazione ambientalista è anche uno dei suoi ambasciatori britannici.[19] Negli album più recenti, inoltre, Carter e Tom Searle hanno spesso incentrato i testi dei loro brani sulla loro avversione verso la politica dittatoriale e corrotta.[20]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Attuale
Ex componenti
  • Tom Searle – chitarra solista, tastiera (2004-2016)
  • Tim Lucas – basso (2004-2006)
  • Matt Johnson – voce (2004-2007)
  • Tim Hillier-Brook – chitarra ritmica (2004-2012)
  • Josh Middleton – chitarra solista, tastiera, cori (2017-2023; turnista 2012, 2016-2017)
Turnisti
  • Casey Lagos – basso (2011)
  • Bobby Daniels – basso (2011)
  • Sean Delander – chitarra solista (2016)
  • Ryan Burnett – chitarra ritmica, tastiera, percussioni, cori (2022-presente)
  • Martyn Evans – chitarra solista (2023-presente)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Split[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 – Day in Day Out
  • 2011 – Learn to Live
  • 2011 – Heartburn
  • 2011 – Devil's Island
  • 2012 – These Colours Don't Run (feat. Jon Green)
  • 2012 – Alpha Omega
  • 2013 – Black Blood
  • 2014 – Naysayer
  • 2014 – Broken Cross
  • 2014 – Colony Collapse
  • 2016 – A Match Made in Heaven
  • 2016 – Gone with the Wind
  • 2016 – Downfall
  • 2016 – Phantom Fear
  • 2017 – Gravity
  • 2017 – Doomsday
  • 2018 – Hereafter
  • 2018 – Royal Beggars
  • 2018 – Modern Misery
  • 2019 – A Wasted Hymn (Acoustic)
  • 2020 – Animals
  • 2020 – Black Lungs
  • 2021 – Dead Butterflies
  • 2021 – Meteor
  • 2022 – When We Were Young
  • 2022 – Tear Gas
  • 2022 – Deep Fake
  • 2022 – A New Moral Low Ground
  • 2023 – Seeing Red

Album video[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Eduardo Rivadavia, Architects, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  2. ^ Metal Hammer n° 1/2009 pag. 72
  3. ^ a b (EN) Architects part ways with guitarist Josh Middleton, su Kerrang!, 28 maggio 2023. URL consultato il 29 maggio 2023.
  4. ^ (EN) Architects guitarist Tom Searle has died, su NME, 21 agosto 2016. URL consultato il 5 febbraio 2017.
  5. ^ a b (EN) Max Heilman, Architects Tone Down Their Heaviness on Nuanced 'For Those That Wish to Exist', su Exclaim!, 24 febbraio 2021. URL consultato il 12 giugno 2023.
  6. ^ (EN) Bradley Zorgdrager, Architects - Daybreaker, su Exclaim!. URL consultato il 7 luglio 2012.
  7. ^ (EN) Paul Hagen, Architects - Daybreaker, su Big Cheese Magazine, 28 maggio 2012. URL consultato il 7 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2012).
  8. ^ (EN) Chad Childers, Architects U.K. Guitarist Tom Searle Dead at 28, su Loudwire, 21 agosto 2016. URL consultato il 21 agosto 2016.
  9. ^ (EN) Alex Sievers, Architects Honour Tom Searle With New Song, 'Doomsday', su Kill Your Stereo, 6 settembre 2017. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  10. ^ (EN) Architects stream emotive new ‘Holy Ghost’ documentary ahead of upcoming album release, su nme.com. URL consultato il 22 gennaio 2024.
  11. ^ (EN) Logan White, Architects Announce New Album + Release New Song, "Animals", su substreammagazine.com, 21 ottobre 2020. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  12. ^ Giulia Franceschini, Architects - Live at the Royal Albert Hall, su SpazioRock. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  13. ^ (EN) Helen Ainsley, Architects win close battle to secure their first Number 1 album with For Those That Wish To Exist: "It's unbelievable", su Official Charts Company. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  14. ^ Sempre più vicino il disco degli Architects col singolo A New Moral Low Ground, e tutte le news della settimana, su TBA Magazine, 16 ottobre 2022. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  15. ^ (EN) GER, Frankfurt - Architects: German Tour 2023, su Metal Storm. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  16. ^ (EN) Emily Carter, Architects announce 2024 European tour with Spiritbox and Loathe, su Kerrang!, 21 agosto 2023. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  17. ^ (EN) Jon Stickler, Architects Announce 2024 North American Tour With New Single Seeing Red, su Stereoboard, 5 dicembre 2023. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  18. ^ (EN) Architects Say, 'Go Vegan', su peta2.com. URL consultato il 5 febbraio 2017.
  19. ^ (EN) Architects: Take Over The Marquis Theatre, su 303 Magazine, 30 aprile 2014. URL consultato il 5 febbraio 2017.
  20. ^ (EN) Sam Coare, Survive & Conquer, in Kerrang!, n. 1490, Bauer Media Group, 2 novembre 2013), pp. 8–9, ISSN 0262-6624 (WC · ACNP).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN148217103 · LCCN (ENno2009046128 · BNF (FRcb15774685b (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2009046128
  Portale Heavy metal: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di heavy metal