Apis mellifera carnica

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Apis mellifera carnica
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Hymenopteroidea
Ordine Hymenoptera
Sottordine Apocrita
Sezione Aculeata
Superfamiglia Apoidea
Famiglia Apidae
Sottofamiglia Apinae
Tribù Apini
Genere Apis
Specie A. mellifera
Sottospecie Apis mellifera carnica
Nomenclatura trinomiale
Apis mellifera carnica
Pollmann, 1879

L'ape carnica (Apis mellifera carnica Pollmann, 1879) è una sottospecie di ape mellifera dell'Europa occidentale. Originaria della Slovenia centrale (Carniola), ha un'area di distribuzione naturale che abbraccia l'Austria, parte dell'Ungheria, Romania, Croazia, Bosnia e Serbia. In Italia è in generale assente con l'eccezione del Triveneto, dove costituisce addirittura la sottospecie prevalente[1]. Fu introdotta per azione dell'uomo in Canada, Stati Uniti d'America e Sudamerica.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Questa sottospecie di Apis mellifera è originaria della regione di Kranjska, Slovenia, a sud delle Alpi austriache e a nord dei Balcani. Attualmente questa razza è molto popolare tra gli apicoltori e compete per predilezione con l'ape italiana. La caratteristica principale di quest'ape è la mansuetudine. Si è particolarmente adattata all'incostanza della disponibilità di nettare, alla quale si adatta modulando l'accrescimento della popolazione aumentando la deposizione di uova prontamente con l'abbondanza delle fioriture e diminuendo altrettanto rapidamente la dimensione della covata quando l'alimento inizia a scarseggiare.

Anatomia[modifica | modifica wikitesto]

L'ape carnica ha all'incirca le medesime dimensioni dell'ape ligustica, ma può essere riconosciuta poiché è generalmente di colore castano-grigio normalmente scuro con righe leggermente più chiare. Hanno la ligula molto lunga da 6.5 a 6.7 millimetri che permette una migliore raccolta di nettare.

Caratteristiche favorevoli[modifica | modifica wikitesto]

  • mansuetudine e scarsa aggressività
  • le arnie possono essere site anche vicino a luoghi abitati
  • miglior senso dell'orientamento rispetto a quello dell'ape italiana
  • scarsa tendenza da parte delle operaie alla deriva
  • sono buone bottinatrici (anche se più scarse rispetto all'ape italiana)
  • durante l'inverno, le colonie si riducono maggiormente permettendo un minor consumo invernale delle scorte
  • grande adattabilità all'ambiente
  • sopportano molto bene inverni lunghi
  • molto prolifiche
  • poco propolizzatrici
  • buona resistenza alle malattie (specialmente verso quelle che colpiscono la covata)
  • ben adattate alle zone in cui il nettare non è presente in quantità costanti, nutrendosi in periodi di scarsità con miele o melata
  • buona adattabilità in generale a ogni clima
  • immagazzina le provviste vicino alla covata

Caratteristiche non desiderabili[modifica | modifica wikitesto]

  • maggiore propensione a sciamare, se non si fa una buona manutenzione e se non si esercita un controllo adeguato, anche se in seguito alla costante selezione, è migliorata molto
  • scarsa produzione di cera e di favi (non esiste un grande accordo su questo punto).
  • non si adattano bene alle estati calde.
  • predisposta al saccheggio, quando c'è scarsità di raccolto (anche se molto meno rispetto alla ligustica)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il miele? È crucco. Il magico mondo delle api da scoprire a Oderzo, su Il Mattino di Padova, 16 gennaio 2020. URL consultato il 16 gennaio 2020.

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