Apis mellifera ligustica

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Apis mellifera ligustica
Stato di conservazione
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Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Hymenopteroidea
Ordine Hymenoptera
Sottordine Apocrita
Sezione Aculeata
Superfamiglia Apoidea
Famiglia Apidae
Sottofamiglia Apinae
Tribù Apini
Genere Apis
Specie A. mellifera
Sottospecie Apis mellifera ligustica
Nomenclatura trinomiale
Apis mellifera ligustica
Spinola, 1806

L'ape italiana o ape ligustica (Apis mellifera ligustica Spinola, 1806) è una sottospecie dell'ape mellifera (Apis mellifera).

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Corbicula
Nella zampa posteriore, la larga tibia presenta esternamente una lieve concavità marginata da forti e lunghi peli incurvati, che forma la cestella (o corbella/corbicula) dove l'ape accumula il polline per trasportarlo nell'alveare.

L'ape ligustica è originaria dell'Italia. Questa sottospecie si è formata sopravvivendo all'era delle glaciazioni come le sottospecie geneticamente differenti della Spagna e della Sicilia. È la sottospecie più diffusa al mondo tra le api mellifere, per l'apprezzamento che ha tra gli apicoltori, in quanto ha dimostrato di essere adattabile alla maggior parte dei climi dal subtropicale al temperato, anche se ha dimostrato un minor adattamento ai climi umidi tropicali.

Le api italiane si sono evolute nel caldo clima mediterraneo; possono sopportare i duri inverni europei e le fresche e umide primavere delle latitudini più a Nord. Consumano una notevole quantità di riserve in inverno. La tendenza alla covata in autunno aumenta il consumo di miele. Essendosi evoluta in Italia in una posizione geografica che favorisce la crescita di una vasta gamma di piante nettarifere e povera di predatori di miele, l'ape italiana è tendenzialmente docile e molto laboriosa.

Rischio di estinzione[modifica | modifica wikitesto]

La FAI-Federazione Apicoltori Italiani ha provocatoriamente dichiarato che vi sono molti motivi per ritenere che l'ape italiana sia a rischio di estinzione, così come altre sottospecie di ape mellifera. Sebbene possa apparire strano pensare al rischio di estinzione per un animale che viene allevato con successo da secoli ed è la sottospecie più diffusa al mondo, è in corso una moria estremamente preoccupante e sempre più spesso il numero di api nate non supera quello delle api morte. Le ragioni per considerare a rischio questo animale sono numerose; fra queste l'introduzione di nuove specie "spurie" e, si sospetta, i trattamenti insetticidi a base di imidacloprid, prodotto già bandito in Francia dal 2002. [1][2]

Anatomia[modifica | modifica wikitesto]

  • Colore: l'addome tende a essere castano e le righe dorate.
  • Dimensioni: Corpo più affusolato e peli più corti rispetto all'Apis mellifera mellifera.
  • Lunghezza della ligula: da 6,3 a 6,6 mm
  • Indice cubitale: 2,2 a 2,5.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Allarme della Federazione apicoltori, l'Apis mellifera Ligustica è a rischio estinzione, su News ambiente, 10 settembre 2007. URL consultato il 2 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
  2. ^ http://www.agricolturaitalianaonline.gov.it/contenuti/zootecnia/produzioni_zootecniche/miele/la_piccola_ape_in_via_di_estinzione?eZSESSIDagriconline=c4c43f5c19a683e9ccaa7dbfc81ef64f[collegamento interrotto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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