Anthurium
Anthurium | |
---|---|
Anthurium andraeanum | |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Arecidae |
Ordine | Arales |
Famiglia | Araceae |
Sottofamiglia | Pothoideae |
Tribù | Anthurieae |
Genere | Anthurium Schott, 1829 |
Classificazione APG | |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Alismatales |
Famiglia | Araceae |
Sinonimi | |
Podospadix | |
Nomi comuni | |
Anturio | |
Specie | |
vedi Specie di Anthurium
|
Anthurium Schott, 1829 è un genere di piante a fogliame decorativo della famiglia delle Araceae, originario dell'America tropicale.
Indice
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome del genere deriva dall'unione di antho-, che in latino scientifico ha valore di "fiore", e del greco οὐρά (ourá), "coda", alludendo allo spadice longilineo che caratterizza l'infiorescenza.[1]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il genere Anthurium comprende diverse specie, alcune apprezzate come piante ornamentali per i fiori molto decorativi, come Anthurium andraeanum e Anthurium scherzerianum. È generalmente un genere di piante epifite, che usano cioè altre piante come sostegno, ma alcune specie sono terrestri.[2] Tutta la pianta è di solito velenosa a causa di cristalli di ossalato di calcio, ma diventa rischiosa solo se ingerita in grandi quantità.[3]

Foglie[modifica | modifica wikitesto]
Le foglie sono di solito grandi cordiformi o lanceolate, ma hanno forme variabili in base alla specie.
Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]
È formata da una grande brattea a forma di cuore, detta spata, color rosso-lacca, salmone, bianco o rosa, lucida e coriacea, avvolta intorno a un piccolo cilindro, detto spadice, sottile e ben eretto da cui originano i fiori ermafroditi bianchi o gialli. La fioritura dura da giugno a settembre.
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
Le piante di Anthurium sono originarie delle zone tropicali e subtropicali dell’America centrale e meridionale.
Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]
Il numero di specie è imprecisato, ma certamente molto numeroso.
Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]
L'anturio esige ambienti caldo-umidi e luminosità discreta e indiretta, terreno umido e leggero, concimazione liquida mensile, annaffiature e nebulizzazioni frequenti nella bella stagione, d'inverno le innaffiature vanno diradate. Per pulire le foglie è preferibile usare un panno umido e non utilizzare lucidanti fogliari. Ogni due anni in primavera va effettuata una rinvasatura utilizzando terriccio comune leggero ponendo sul fondo del vaso ciottoli o argilla espansa per il drenaggio idrico.
Avversità[modifica | modifica wikitesto]
Le correnti d'aria e gli sbalzi di temperatura causano l'ingiallimento delle foglie, l'eccessivo ristagno d'acqua può favorire le infezioni fungine ed occorre prestare attenzione alle infestazioni di afidi e di cocciniglia farinosa.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ antùrio in Vocabolario, su www.treccani.it. URL consultato il 19 novembre 2017.
- ^ (EN) Anthurium, su www.aroid.org. URL consultato il 19 novembre 2017.
- ^ (EN) Anthurium spp., su plants.ces.ncsu.edu. URL consultato il 19 novembre 2017.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mantovani, A. and T. E. Pereira. (2005). Anthurium (section Urospadix; subsection Flavescentiviridia).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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