Angelo Autore

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Angelo Autore
Autore nel 1969
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Rugby a 15
Ruolo Estremo
Ritirato 1976
Carriera
Attività di club[1]
1956-76L'Aquila280 (350)
1959-61Fiamme Oro23 (?)
Attività da giocatore internazionale
1961-69Bandiera dell'Italia Italia12 (13)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 16 marzo 2020

Angelo Autore (Rocca di Cambio, 14 settembre 1936L'Aquila, 20 novembre 2014) è stato un rugbista a 15 italiano, per vent'anni estremo dell'Aquila Rugby, e due volte campione d'Italia con il club abruzzese, oltre ad avere rappresentato l'Italia 12 volte tra il 1961 e il 1969.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nella vita di tutti i giorni infermiere all'ospedale psichiatrico di Collemaggio all'Aquila[1], debuttò nella prima squadra del club cittadino nel 1956 contro la S.S. Lazio[2].

Nel biennio 1959-61 fu militare in Pubblica Sicurezza[3] e, pertanto, aggregato alla squadra delle Fiamme Oro di stanza a Padova, con cui si laureò per la prima volta campione d'Italia nel 1961: in tale anno giunse anche l'esordio con l'Italia a Piacenza contro la Germania Ovest.

Tornato all'Aquila, fu tra i protagonisti della vittoria del primo scudetto della compagine neroverde nel 1967[2] e, due anni più tardi, del secondo, cui contribuì con il record di punti marcati (108) in tale edizione di torneo[2]. Sempre nel 1969 disputò l'ultimo dei suoi 12 incontri in nazionale, a Catania contro la Francia.

Dopo il ritiro, con 280 partite per l'Aquila e 303 complessive in serie A[4], fu sindacalista della CGIL, militante e candidato del PSIUP e a seguire del Partito Democratico della Sinistra e di tutte le sue derivazioni; a seguito della sua morte avvenuta a il 20 novembre 2014 all'Aquila, la Federazione Italiana Rugby dispose di schierare la nazionale impegnata contro il Sudafrica a Padova con il lutto al braccio in omaggio ad Autore[5].

A Rocca di Cambio gli è dedicata una statua, insieme al concittadino Piergiorgio Desiati, per i risultati sportivi raggiunti.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano (brevetto 902)[6]»
— 1967

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'Aquila, 1963. Quando i lupi arrivarono in centro, la città era più viva che mai, in NewsTown – Le notizie dalla città che cambia, 12 aprile 2015. URL consultato il 16 marzo 2020 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2015).
  2. ^ a b c Addio ad Angelo Autore, stella dell'Aquila Rugby, in il Centro, 21 novembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2020.
  3. ^ Roberto Berardocco, È morto Angelo Autore, icona nella vita e nello sport, in Agenzia Notizie, 22 novembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2019).
  4. ^ Rugby 2018, p. 102.
  5. ^ La FIR piange la scomparsa di Angelo Autore, azzurro numero 188, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 21 novembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2020).
  6. ^ Benemerenze sportive: Angelo Autore, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 16 marzo 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Pacitti e Francesco Volpe, Rugby 2018, 23ª ed., Roma, ZESI, 2017 [1995].

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]