Andreasi (famiglia)
Andreasi | |
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INTUS UT EXTRA Di verde, al cigno d'argento, beccato e piotato di nero, sinistrato da una stella (8) d'oro. | |
Stato | Ducato di Mantova |
Titoli | |
Fondatore | Antonio Andreasi |
Ultimo sovrano | Maria Luigia Andreasi |
Attuale capo | Eufemio Andreasi |
Data di fondazione | XII secolo |
Etnia | Italiani |
Le origini effettive sono fatte risalire ai Longobardi e le prime notizie li vedono con il nome di famiglia dei Della Ripa, a seguito dell'asservimento alla Marchesa di Canossa (da verificare) il capofamiglia di allora detto l'Andreaso diede nuovo titolo e lustro alla famiglia da allora definita famiglia "dell'Andreaso", poi mutata in "degli Andreasi". La famiglia degli Andreasi si trapiantò nel mantovano nel 1156 con Giovanni Buono Cappa degli Andreasi da Carbonara, padre di Niccolò Andreasi, genitore della beata Osanna. Erano anche antichi feudatari del castello di Rivalta sul Mincio, ora completamente scomparso. Durante le guerre di successione del trono d'Ungheria i degli Andreasi furono inviati dal re di Napoli come rappresentanti militari e politici per quel conflitto; circa 200 anni dopo questa parte della famiglia rientrò in Italia stanziandosi a Ferrara, Mantova e Rovigo, interagendo con il ceppo originario titolare del possedimenti di Carbonara Po, i Golfré, diventando così la famiglia Golfrè Andreasi. Oggi i suoi ultimi discendenti risiedono in Lombardia.
Storia e personalità illustri[modifica | modifica wikitesto]
La famiglia Andreasi, ricchi proprietari terrieri a Carbonara di Po, si stabilì nella città di Mantova nel 1475 acquistando l'edificio (Casa della Beata Osanna Andreasi) che diventerà dimora della famiglia in Contrada del Cervo (ora Via Frattini) di fronte alla Chiesa di Sant'Egidio. La casa rimase di proprietà degli Andreasi fino al 1780, quando giunge, per dote nuziale, alla famiglia dei conti Magnaguti. L'edificio, risalente ai primi del Quattrocento, fu ridisegnato da Luca Fancelli nella facciata, che presenta un basamento di mattoni a vista, un portale sormontato da un arco a tutto sesto e tre ordini di finestre.
Non è certo l'imparentamento con i marchesi di Mantova (Agnese Gonzaga, morta nel 1504, era la madre della beata Osanna), di certo si sa che ebbero incarichi importanti nella famiglia regnante su Mantova.

Dalla seconda metà del Quattrocento la beata Osanna acquisì un'importanza rilevante nella casata gonzaghesca tanto da accudire i figli di Federico I Gonzaga, terzo marchese di Mantova e a prevedere la morte della moglie Margherita di Baviera nel 1479.
Tra gli esponenti più importanti della nobile famiglia ci sono:

- Antonio Andreasi, morto nel 1322, il cui nome risulta nell'Archivio di Stato di Mantova[1]
- Niccolò (o Nicola) Andreasi (XIV secolo), padre di Osanna, figlio di Giovanni Buono Cappa degli Andreasi da Carbonara;
- Giacomo Andreasi, Segretario di Stato del Marchese Ludovico III Gonzaga
- Marsilio Andreasi (XV secolo), ambasciatore nel 1477 del marchese Ludovico III Gonzaga presso la corte degli Sforza a Milano.[2] Probabilmente ritratto dal pittore Andrea Mantegna nella celebre Camera degli Sposi del Castello di San Giorgio a Mantova accanto al marchese Ludovico.[3] Potrebbe anche trattarsi del diplomatico Raimondo Lupi di Soragna.[4]
- Osanna Andreasi (1449 – 1505), religiosa e venerata come beata;
- Giorgio Andreasi (1467 - 1549), vescovo di Chiusi e quindi di Reggio Emilia;
- Alessandro Andreasi (1539 - 1593), vescovo di Casale Monferrato e quindi di Mantova;
- Marsilio Andreasi (1503? - ?), monaco carmelitano;
- Annibale Andreasi (1506? - ?), matematico presso l'Università di Ferrara;
- Ascanio Andreasi (XVI secolo), governatore di Casale Monferrato nel 1575 per conto del duca di Mantova Guglielmo Gonzaga;
- Antonio Andreasi, Vicario Ducale di Bigarello;
- Ippolito Andreasi (1548 – 1608), pittore, esponente dei Rinascimento;
- Orazio Andreasi, Arciprete della cattedrale di Mantova;
- Paolo Guglielmo Andreasi (XVII secolo), cavaliere dell'Ordine del Redentore nel 1622;
- Giacomo Andreasi, Gentiluomo di Corte dei Gonzaga, Nel 1636 Acquistò la Casa della Beata Osanna Andreasi;
- Ippolito Andreasi (? - 1646), vescovo di Terni;
- Alfonso Andreasi, Primo Ministro del Duca Carlo II di Gonzaga Nevers, Sposò Aurelia Cavriani;
- Carlo Andreasi, (1645-1729), Ministro del duca Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers, Membro del Ministero di Ferdinando Cavriani;
- Giuseppe Andreasi (XVIII secolo), Ministro del Duca Ferdinando Carlo Gonzaga, Membro del Ministero di Orazio Canossa;
- Ludovico Andreasi, Ministro del Duca Ferdinando Carlo Gonzaga, Membro del Ministero di Carlo Maria Vialardi di Villanova,.[5]
- Giuseppe Andreasi, Segretario nel consiglio di Giustizia del Ducato di Mantova;
- Ascanio Andreasi, maggiordomo maggiore, e primo ministro dell'ultimo duca di Mantova Ferdinando Carlo Gonzaga dal 1705 al 1708[6], fu l'ultimo primo ministro del Ducato di Mantova a seguire il duca a Venezia[7];
- Maria Luigia Andreasi, sposa nel 1788 del conte Giambattista Magnaguti.
"Il ramo dei conti di Ripalta si stabilì a Ferrara in persona di Alessandro Andreasi, cameriere d'Alfonso II. Il Baruffaldi la dice erroneamente estinta poiché si mantenne fino ai nostri giorni in due rami divisa uno dei quali ereditò i beni della cospicua famiglia dei Bassi (da cui gli Andreasi Bassi, Nobili dei Conti di Ripalta). Si estinse soltanto il ramo senatorio in Alfonso Andreasi (1679). Alessandro Andreasi, prese parte al Torneo celebrato in Ferrara nell'anno 1542. Mario Andreasi fu Cameriere del Duca di Mantova e Cometa delle guardie di quel Sovrano." - "Libro d'oro del Ducato di Ferrara" - Rivista del Collegio Araldico Vol. 6, 1908
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Andreasi di Mantova
- ^ http://www.setainlombardia.org/files/Leverotti_Organizzazione%20corte%20sforzesca.pdf[collegamento interrotto]
- ^ ARTINVEST2000 ANDREA MANTEGNA
- ^ Guide turistiche di Mantova. Camera degli Sposi.
- ^ Cronaca universale della città di Mantova. Volume IV.
- ^ I TRE CONSIGLI DI GOVERNO
- ^ Cronologia Universale di Mantova
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Cesare Cantù, Grande illustrazione del Lombardo-Veneto. Mantova e la sua provincia. Volume quinto, Milano, 1859. ISBN non esistente.
- Mario Castagna, Stemmi e vicende di casate mantovane, Montichiari, 2002, ISBN non esistente.
- Mario Castagna, Valerio Predari, Stemmario mantovano. Vol I, Montichiari, 1991.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Organizzazione della corte sforzesca (PDF), su setainlombardia.org.