Andrea Appiani

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Napoleone Re d'Italia, 1805, Vienna, Kunsthistorisches Museum

Andrea Appiani (Milano, 31 maggio 1754Milano, 8 novembre 1817) è stato un pittore italiano.

Proveniente da una modesta famiglia, studiò a Milano dal 1769 alla scuola dell'Ambrosiana con Carlo Maria Giudici, all'Ospedale Maggiore anatomia con Gaetano Monti, poi con il De Giorgi studia Leonardo, Raffaello e il Luini; dal 1776 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera con Giuliano Traballesi e con Martin Knoller, approfondendo le tecniche dell'affresco.

Risale al 1777 la sua prima opera documentata, gli affreschi nella parrocchiale di Caglio. Dal 1779 al 1782 si occupa di scenografia a Milano con Bernardino e Ferdinando Galliari e dal 1783 al 1784 è a Firenze per frequentare la scuola di Domenico Chelli.

Nel 1789 riceve dall'arciduca d'Austria la commissione di affrescare la Storia di Amore e Psiche per la Rotonda delle Serre nella Villa Reale di Monza; l'Appiani ha ormai una personalità ben definita: adotta la grazia della pittura greca e la morbidezza leonardesca.

Nel 1790 e nel 1791 viaggia per studio a Roma, Parma, Bologna, Firenze e a Napoli, anche in vista della stesura dei suoi affreschi milanesi in Santa Maria presso San Celso, iniziati il 10 giugno 1793 e conclusi nel 1795, dopo quelli della Rotonda della Villa Arciducale a Monza, dipinti al suo ritorno da Roma verso il 1792.

Dal 1795 al 1800 affresca il Palazzo milanese Sannazzaro–Prina; nel novembre 1795 è a Parma dove viene introdotto a corte. Il 9 giugno 1796, dopo l'entrata dei Francesi a Milano, il 15 maggio 1796, il "Corriere Milanese" descrive il suo ritratto di Napoleone alla battaglia di Lodi. In questo stesso anno è nominato "Commissario superiore", incaricato di scegliere le opere d’arte lombarde e venete da spedire a Parigi.

Nel 1797 fa parte del Corpo legislativo della Repubblica Cisalpina e viene incaricato di prepararne la Festa Federativa il 9 luglio 1797. Dal ritorno degli austriaci a Milano, il 28 aprile 1799, a quello di Napoleone, il 2 giugno 1800, l'Appiani lavora molto poco; il 18 ottobre 1800 è nuovamente nominato Commissario alle opere d’arte.

Il 7 maggio 1801 il "Journal des debats" dà notizia del suo arrivo a Parigi e il 19 maggio il governo lo incarica, con Jacques-Louis David, di occuparsi del progetto del Foro Bonaparte.

Il 4 giugno 1801 è insegnante all'Accademia di Brera e il 16 gennaio 1802 è nominato Commissario degli Spettacoli; il 17 aprile redige un inventario della collezione arcivescovile dalla quale, il 3 marzo 1811, sceglierà 23 dipinti che faranno parte, con altri, della nuova Pinacoteca di Brera, inaugurata il 5 agosto 1811.

Il 16 giugno 1802 è membro della giuria nel Concorso della Riconoscenza, vinto da Giuseppe Bossi; il 12 luglio scrive un rapporto sui motivi del degrado dell'Ultima Cena di Leonardo e il 15 ottobre è membro dell'Istituto Nazionale della Repubblica Italiana; nel gennaio 1803 va a Bologna e a Parma, dove copia gli affreschi del Correggio nella Camera di San Paolo. Il 7 maggio 1803 è membro della Classe de Littérature et Beaux.-Arts dell'Institut de France; il 20 giugno finisce, nel Palazzo Reale di Milano, i primi 15 episodi dei Fasti, una serie di monocromi a tempera iniziati nel 1801.

Il 26 giugno 1803 si inaugura l'Arena di Milano, progettata da Appiani, Bargigli e Sanquirico. Il 23 gennaio 1804 una commissione composta da Vincenzo Monti, Giuseppe Bossi e Giuliano Traballesi esamina i cartoni dell' Apoteosi di Napoleone come Giove trionfatore e della Caduta dei Giganti, che Appiani fece copiare da Francesco Valentini, e portò in dono a Napoleone.

L'11 novembre 1804 è a Parigi, per l'incoronazione di Napoleone a imperatore dei Francesi e il 26 maggio 1805, a Milano, insieme con lo scultore Pietro Canonica, partecipa alla cerimonia di incoronazione di Napoleone come Re d’Italia: due settimane dopo, il 7 giugno 1805, è nominato primo pittore del Re d’Italia.

Il 31 agosto 1805 Eugenio Beauharnais gli commissiona la preparazione delle stampe dei Fasti, iniziati da Giuseppe Longhi nel 1807 e completati solo nel 1817; il 27 luglio 1806 ringrazia il principe Eugenio per l'ottenuta nomina di Cavaliere della Corona ferrea.

Al 1808 datano gli affreschi nel Palazzo Reale di Milano, andati in gran parte distrutti durante la II Guerra Mondiale: sopravvivono il ciclo comprendente l'affresco con l' Apoteosi di Napoleone e le quattro Virtù che sono ora a Villa Carlotta, a Tremezzo, sul lago di Como.

Il 18 agosto 1808 attesta di aver dipinto in quel solo anno 16 ritratti di Napoleone e della famiglia Beauharnais; tra l'agosto e il settembre 1811 dipinge il Parnaso nella Villa Reale di Monza ed entra a far parte dell'Accademia romana di san Luca. Nel 1812, dopo la disfatta napoleonica in Russia, interrompe a Palazzo Reale l'affresco della Caduta dei Giganti.

Il 28 aprile 1813 è colpito da un infarto che lo lascia paralizzato, impedendogli per il resto della sua vita di lavorare, lasciando incompiute le opere per il Palazzo Reale. Muore nella sua casa milanese di corso Monforte nel 1817.

Opere

  • Alzano Maggiore, chiesa di San Martino, L'incontro di Giacobbe e Rachele, olio, 1795 - 1805.
  • Arona, Duomo: Adorazione dei pastori, olio, ca 1791.
  • Bellagio, Villa Melzi, Napoleone Primo Console, olio, 1800; Francesco Melzi, olio, 1803; La principessa Belgioioso, olio su tela, ca 1804; Affreschi con scene mitologiche
  • Bergamo, Accademia Carrara: Giovanni Battista Sommariva, olio
  • Birmingham, Museum of Art Gallery: Etienne Pierre Graf Méjan, olio, 1806
  • Brescia, Pinacoteca Tosio - Martinengo: Madonna col Bambino, olio, 1805 - 1806; La toeletta di Giunone, olio, ca 1811
  • Cambridge, Fitzwilliam Museum: Minerva mostra lo specchio all'Innocenza, olio, ca 1811
  • Cardiff, Museo Nazionale del Galles: Marianna Moriggia Reina, olio, ca 1810.
  • Firenze, Uffizi: Due autoritratti, olii, ca 1811.
  • Milano, Pinacoteca Ambrosiana: Carlo Pitrot Angiolini, olio, ca 1803 - 1805; Napoleone Re d’Italia, olio, ca 1805; La signora Rua, olio, ca 1811; Severino Bonsignori, olio, ca 1813
  • Galleria d'Arte Moderna: Giuseppe Parini, ca 1793; Apollo e Clizia; Apollo e Marsia, affreschi, 1795 - 1800; Ritratto di Asioli, olio; Ritratto di Bovet, olio; Antonio Canova, olio; Diana e Atteone, olio; Marte e Venere, olio, ca 1801; Plutone e Proserpina; Aurora e Cefalo, olio su rame, ca 1801; Orfeo ed Euridice, affresco, 1805; Ritratto della signora Porro Lambertenghi Serbelloni, olio, 1811; Ritratto di vecchio, olio, ca 1810; Ritratto di Fontanelli, olio, 1811 – 1813
  • Accademia di Brera: Napoleone, 1796; Napoleone Re d’Italia, olio, ca 1805; Autoritratto, olio, ca 1811
  • Pinacoteca di Brera: Apollo e Dafne; Apollo e Giacinto; Il carro d’Apollo, affreschi, 1795 - 1800; Ugo Foscolo, olio, 1801 - 1802; L'Olimpo, olio, 1806
  • Cà Granda: Giovanni Battista Fratres, olio, 1805
  • Collegio di San Carlo: Giove ed Ebe, affresco, 1792 – 1799
  • Palazzo Greppi: Giove e Ganimede, affresco, ca 1790
  • Palazzo Litta Cusani: Il carro del Sole, affresco, 1790
  • Chiesa di Santa Maria presso San Celso: Evangelisti e Padri della Chiesa, affreschi, 1793 - 1795
  • Palazzo Orsini: Amore trionfante; Il banchetto di Giove, affreschi, ca 1787
  • Museo Poldi Pezzoli: Giuseppe Parini, ca 1795; La signora Milesi, olio, ca 1810
  • Prefettura: Divinità, affresco, ca 1783
  • Museo del Risorgimento: Ugo Foscolo, ca 1801; Napoleone, olio, ca 1805; Ludovico Artorio di Gattinara, Marchese di Breme, olio, ca 1806
  • Museo della Scala: La Virtù punisce il Vizio, ca 1800; Ritratto di Landriani, olio, ca 1792
  • Palazzo Radice Fossati - Stanga: Scene mitologiche, affreschi, ca 1790
  • Moltrasio, Villa Lucini Passalacqua: Madonna col Bambino, affresco, 1790.
  • Montevecchia, chiesa di San Giovanni Decollato: affreschi, 1795.
  • Monza, Palazzo del Comune: Amore e Psiche; L'officina di Vulcano, olio, ca 1801
  • Villa Reale, già Arciducale: Storie di Psiche, affreschi, ca 1792.
  • Monaco di Baviera, Neue Pinakothek: I bambini Carlotta e Raffaello, olio, 1808.
  • Oggiono, chiesa di Sant’ Eufemia: Visitazione, affresco, 1790.
  • Parigi, Collezione Prince Napoléon: Giuseppina Beauharnais, olio, 1796
  • Musée Carnavalet: Madame Hamelin, olio, 1796-1799
  • Parma, Pinacoteca Nazionale: Giovanni Battista Bodoni, olio, ca 1798
  • Pavia, Pinacoteca Malaspina: Venere e Imeneo, olio, ca 1790.
  • Rancate, chiesa di Santa Maria Assunta: affreschi, 1778-1780
  • Roma, Accademia di S. Luca: Maria di Santa Cruz Waldstein, olio, ca 1807
  • Galleria Nazionale d'Arte Moderna: Vincenzo Monti, olio, ca 1806
  • Gabinetto Nazionale delle Stampe: Giuseppe Bossi, ca 1802.
  • Soragna, Rocca Meli Lupi: Storie di Venere, olio, 1805-1810
  • Tremezzo, Villa Carlotta: Scene mitologiche, olio; Apoteosi di Napoleone; Quattro Virtù, affreschi, 1808, dal Palazzo Reale di Milano
  • Treviso, Museo Civico: Ritratto di Grimaldi Prati, olio, 1811.
  • Venezia, Gallerie dell'Accademia: Ritratto di Vallardi, ca 1792
  • Museo Correr: Eugenio Beauharnais, 1805-1807.
  • Vercelli, Museo Borgogna: Napoleone, olio, ca 1800.
  • Versailles, Musée National: Il generale Desaix, olio, 1801-1802; Madame Regnault de Saint Jean d'Angely, olio, 1796-1799
  • Galérie des Batailles: Napoleone, olio, ca 1809
  • Vienna, Kunsthistorisches Museum: Napoleone Re d’Italia, olio, ca 1805
  • Visino, chiesa di San Michele: Madonna col Bambino, olio, 1805
  • Appiani con il conte Davenne

Bibliografia

  • C. Maltese, Storia dell'arte italiana, 1785 - 1943, 1960
  • M. Gregori, Il conte Sommariva e l'Appiani, in "Paragone" 23, 1972
  • F. Antal, Riflessioni intorno al classicismo e al romanticismo, in Classicismo e Romanticismo, Torino, 1975
  • S. Pinto, Andrea Appiani, in Storia dell'arte italiana, V, 1982
  • R. P. Ciardi, Appiani commissario per le arti belle, in "Prospettiva", 1983
  • M. E. Tittoni, Mito e storia nei "Fasti di Napoleone" di Andrea Appiani, Roma, 1986
  • AA. VV., Andrea Appiani. Arte e cultura a Milano nell'Illuminismo e nell'Età napoleonica, catalogo della mostra, Milano, 1990
  • A. Zanchi, Andrea Appiani, 1995, ISBN 88-8091-162-7

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