Amanita caesarea

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Amanita caesarea
Amanita caesarea
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Funghi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Amanitaceae
Genere Amanita
Specie A. caesarea
Nomenclatura binomiale
Amanita caesarea
(Scop.) Persoon, 1801
Sinonimi

Agaricus aurantiacus
Bull., 1783

Agaricus aureus
Batsch, 1783

Agaricus caesareus
Schaeff., 1774

Agaricus caesareus
Scop., 1772

Amanita aurantia
Lam., 1783

Amanita aurantiaca
Pers., 1801

Fungus caesareus
Kuntze, 1898

Helvella ciceronis
Battarra, 1755

Hypophyllum caesareum
(Scop.) Paulet, 1808

Venenarius caesareus
(Scop.) Murrill, 1913

Volvoamanita caesarea
(Scop.) E. Horak, 1968

Nomi comuni

Ovolo, Voita, Vrigliuocciudu

Amanita caesarea
Caratteristiche morfologiche
Cappello
semisferico
Imenio
Lamelle
libere
Sporata
bianca
Velo
anello e volva
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
commestibile

L'Amanita cæsarea (Scop.) Pers., 1801, volgarmente conosciuta come ovolo buono oppure ovolo reale, è uno dei più apprezzati e ricercati funghi commestibili, da molti consumato anche crudo con insalata. Al contrario di molte specie fungine che necessitano di umidità elevata, questa specie predilige un clima secco.
La sua prelibatezza indusse gli antichi Romani a definirlo "Cibo degli Dei" e a tutelare i boschi in cui si riproduceva.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare di Amanita caesarea

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Colore decisamente arancione, inizialmente racchiuso nel velo primordiale bianco, simile ad un uovo, con la crescita assume la forma sferoidale, quindi piana, di dimensioni fino a 20 cm di diametro; orlo segnato da solchi nel senso delle lamelle.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Fitte, di colore giallo, libere al gambo; presenti numerose lamellule.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Cilindrico, e di colore giallo, alto 9–15 cm.

Anello[modifica | modifica wikitesto]

Membranaceo, giallo.

Volva[modifica | modifica wikitesto]

Bianca, persistente, liscia, carnosa e libera al gambo.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Bianca, tenera e fragile, immutabile al taglio.

  • Odore: tenue, non particolare.
  • Sapore dolce, molto gustoso

Spore[modifica | modifica wikitesto]

Ovali, bianche volgenti al giallino in massa, non amiloidi, 10-12 × 6-7 µm.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Prolifera con preferenza nelle radure leggermente secche e ventose dei boschi ben soleggiati, ma è possibile trovare esemplari isolati anche nel bosco fitto e in anfratti più scuri.
È un fungo raro che cresce soprattutto nei boschi di castagni, querce e più raramente sotto pini, ad una altitudine solitamente non superiore ai 1000 metri. Sopporta solo temperature miti. Diffuso al sud della penisola italiana, si va rarefacendo man mano che si sale verso settentrione.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Eccellente sia cotto, che crudo in insalata.

ATTENZIONE: si raccomanda di non raccogliere MAI esemplari allo stato di ovolo o non dischiusi, e ciò sia perché le spore non possono disperdersi nell'ambiente e sia perché è più facile la confusione con altre specie velenoso-mortali.
N.B. Anche il taglio in sezione longitudinale del fungo chiuso ad ovolo non basta a distinguere l'Amanita caesarea da altre amanite ed anche quando è dischiusa può essere confusa a prima vista con l'Amanita aureola (velenosa), anch'essa con il cappello arancione. Si rammenta a questo proposito che il maggior numero di decessi per intossicazione fungina in Italia è dovuta al consumo di "ovoli" ancora chiusi, facilmente confusi con giovani esemplari di Amanita phalloides, Amanita virosa o Amanita verna (mortali).

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Cesto di ovoli buoni

L'Amanita caesarea è diventata una specie rara in alcune zone e lo sta diventando in altre; questo a causa, non tanto della raccolta intensiva, quanto dell'abitudine deleteria, oltre che illegale, di molti cercatori di raccoglierla allo stato di ovolo, oppure quando il cappello non si è ancora dischiuso: questo comporta l'impossibilità per le spore di liberarsi e completare la riproduzione della specie.
Oltre a ciò, tale pratica può risultare molto pericolosa dato che, allo stato di ovolo, la caesarea può essere tragicamente confusa con amanite mortali.

Particolarità[modifica | modifica wikitesto]

  • Si presta ad essere conservato essiccato sott'olio o sotto aceto.
  • La legge italiana vieta la raccolta di questa specie allo stato di ovolo chiuso.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal latino caesareus, dei Cesari, per la sua ottima commestibilità.

Taxa inferiori di Amanita caesarea[modifica | modifica wikitesto]

  • Amanita caesarea var. lutea
  • Amanita caesarea f. alba

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

  • Amanita crocea (velenoso da crudo), appartenente al gruppo delle "Vaginate", che però ha il cappello di un arancio più sbiadito, il gambo cosparso di piccole squame bianche e manca di un anello evidente.
  • Amanita muscaria e la sua variante aureola (velenoso) le cui lamelle sono però bianche anziché gialle.
  • Amanita phalloides (mortale) se raccolto allo stadio di ovulo, anche se l'ovulo della A. caesarea (contrariamente alla A. phalloides) è assottigliato alla base ed ingrossato all'apice, e, se sezionato, presenta l'embrione aranciato del fungo (che nella A. phalloides è bianco o verdognolo). Vedi foto sopra.
  • Amanita jacksonii, diffusa principalmente in Nord America

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Gonçalves, S.C. 2019, Amanita caesarea, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato l'8 gennaio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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