Amalia Ercoli-Finzi
Amalia Ercoli-Finzi (Gallarate, 20 aprile 1937) è un'accademica, ingegnera aerospaziale e ricercatrice italiana.
È una delle persone di massima esperienza internazionale nel campo dell'ingegneria aerospaziale, consulente scientifico della NASA, dell'ASI e dell'ESA, già Principal Investigator responsabile dello strumento SD2 sulla sonda spaziale Rosetta.
È stata la prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica,[1] con votazione 100 e lode,[2] presso il Politecnico di Milano, dove è stata poi docente di meccanica orbitale fino alla pensione.[3]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Dopo il liceo scientifico, sebbene i genitori la vogliano insegnante di matematica, preferisce iscriversi al Politecnico di Milano (5 ragazze su 650 ragazzi)[4] perché, racconterà, "Sono un ingegnere nato, da piccola smontavo e rimontavo le bici senza difficoltà"[5]. Racconterà anche che a volte si ritrovava qualche pezzo in più tra le mani.
A pochi mesi dalla laurea Yuri Gagarin effettua il primo volo umano nello spazio: inizia l'era spaziale e Ercoli-Finzi, determinata e dal forte spirito, passa dagli aeroplani allo spazio tenendo il corso di meccanica aerospaziale e diventando in seguito direttrice del dipartimento.[4] Progetta diversi strumenti, realizza un teorema - legato al comportamento dei fluidi non newtoniani - che porta il suo nome e con metodi algebrici dimostra l'esistenza del monopolo magnetico;[6] collabora con l'Agenzia Spaziale Europea nella missione Giotto con cui si riesce a passare vicini alla cometa di Halley a una velocità di 245mila km/h,[4] quindi si occupa della missione Rosetta, lanciata nel 2004 e conclusa dodici anni dopo.[7]
Più recentemente continua a collaborare col Politecnico di Milano, facendo studi su come fare atterrare un equipaggio umano su Marte e su come realizzare un orto botanico sulla Luna;[7] è delegata italiana a Horizon 2020, il programma dell'Unione Europea per la ricerca e l'innovazione.
Le vicende narrate da Tommaso Tirelli nel romanzo giallo "La Signora delle Comete" (Edizioni Dedalo) sono ispirate alla vita ed al lavoro di Ercoli-Finzi.
Attività e ricerca[modifica | modifica wikitesto]
Ercoli-Finzi ha tra l'altro partecipato:[2]
- al programma TSS (Tether Satellite System, di ASI e NASA);
- al programma SAX (ASI) per l'astronomia a raggi X;
- all'esperimento MITE, per la misura di tensioni interfacciali;
- al programma SPIDER (ASI) per lo sviluppo di un free-flyer robotico;
- all'esperimento SD2, di cui è responsabile scientifica, della missione europea Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, destinato alla perforazione del nucleo cometario e alla raccolta di campioni, sia dell'esperimento DEDRI che permette la raccolta e il trasferimento verso la Terra di campioni del suolo marziano.
Autrice di oltre 150 tra pubblicazioni scientifiche e comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali, è stata direttrice del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano, insegnandovi Meccanica Orbitale e Sistemi Spaziali. È stata, per alcuni anni, membro del Consiglio di Amministrazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, nonché membro esperto dell’Human Spaceflights Vision Group (HSVG) dell'ESA per la programmazione di voli spaziali con equipaggio.[2]
Attualmente è membro del consiglio tecnico-scientifico dell'ASI e dell'Exploration Program Advisory Committee dell'ESA per l'esplorazione di Marte, nonché del Lunar Lander Science Definition Team sempre dell'ESA[8]. È inoltre consigliere dell'Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica e membro di numerose associazioni scientifiche nazionali ed internazionali tra cui l’American Astronautical Society, la British Interplanetary Society e l' Internatiomal Academy of Astronautics. Presidentessa del comitato per le pari opportunità del Politecnico di Milano e delegato rettorale per le politiche di genere, è inoltre membro dell’Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti, di cui è stata presidente nazionale.[2]
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Amalia Ercoli ha assunto il secondo cognome Finzi dopo il matrimonio con Filiberto Finzi, figlio del matematico e ingegnere Bruno Finzi. Da questo matrimonio ha avuto cinque figli e sei nipoti.[5][9]
Vive a Sotto il Monte e si professa credente, ritenendo che fede e scienza siano compatibili.[10]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Ha ricevuto:
- la medaglia d'oro dell'Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica,[2]
- il Premio Leonardo alla Carriera da parte dell'UGIS,[8]
- nel 2012 la Frank J. Malina Astronautics Medal dello IAF[11],
- nel 2017 il "Premio Porto Venere Donna" alla carriera,
- nel 2018 le è stato dedicato un asteroide: 24890 Amaliafinzi[12],
- nel 2019 Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana[13],
- nel 2019 ha ricevuto il Premio Giorgio Ambrosoli ,
- nel 2019 è stata nominata Ambasciatrice della Grande Milano nel mondo dal Centro Studi Grande Milano.
Interviste sul Web[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ RNews, Amalia Finzi: "Io ingegnere e nonna vi svelerò i segreti della cometa", in Repubblica, 14 novembre 2014.
- ^ a b c d e Sulle Spalle dei Giganti Conversazioni con i protagonisti della scienza (PDF), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, 28 aprile 2006. URL consultato il 16 ottobre 2015.
- ^ Scheda Docente, su www4.ceda.polimi.it. URL consultato il 10 aprile 2020.
- ^ a b c La donna cresciuta con lo spazio, su researchitaly.it, 21 maggio 2018. URL consultato il 12 agosto 2018.
- ^ a b Amalia Ercole Finzi: "La mia regola dei tre metalli: nervi d'acciaio, salute di ferro e marito d'oro", su famigliacristiana.it, 1º settembre 2017. URL consultato il 25 maggio 2018.
- ^ Giovanni Caprara, Miss Cometa: lo spazio? È un Nilo in CorriereInnovazione, p. 35, 27 aprile 2018
- ^ a b L'instancabile Amalia Ercole Finzi, ingegnere con la testa nello spazio, su bergamopost.it, 12 aprile 2018. URL consultato il 12 agosto 2018.
- ^ a b Amalia Ercole Finzi, Premio Leonardo alla carriera - Orbiter, su Orbiter. URL consultato il 16 ottobre 2015.
- ^ Le eccellenze del Made in Italy, Amalia Ercole Finzi: da angelo del focolare a signora delle stelle - IL SUD ON LINE, su IL SUD ON LINE. URL consultato il 16 ottobre 2015.
- ^ Amalia Ercoli Finzi: studia lo spazio e crede in Dio. È buono e cerca il nostro bene!, su it.aleteia.org. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ Scheda di Amalia Ercoli-Finzi sul sito IAF
- ^ Un asteroide porta ora il nome di Amalia Ercoli Finzi, su polimi.it. URL consultato il 17 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2018).
- ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su quirinale.it, 27 dicembre 2019. URL consultato il 19 luglio 2020.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Amalia Ercoli-Finzi, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- Registrazioni di Amalia Ercoli-Finzi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.