Amalia Ercoli-Finzi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Amalia Ercoli-Finzi nel 2017

Amalia Ercoli, coniugata Finzi, nota come Amalia Ercoli-Finzi (Gallarate, 20 aprile 1937), è un'ingegnera e filantropa italiana.

È una delle personalità più importanti al mondo nel campo delle scienze e tecnologie aerospaziali; consulente scientifica della NASA, dell'ASI e dell'ESA, è stata Principal Investigator responsabile dello strumento SD2 sulla sonda spaziale Rosetta.

È stata la prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica[1], con votazione 100/100 e lode[2][3], presso il Politecnico di Milano, dove è stata poi docente di meccanica orbitale[4].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appassionata del mondo scientifico fin da piccola, dopo il liceo scientifico, sebbene i genitori la vogliano insegnante di matematica, preferisce iscriversi alla facoltà di ingegneria aeronautica (a quel tempo ingegneria aerospaziale non esisteva) del Politecnico di Milano, corso di studi all'epoca frequentato da 5 ragazze su 650 studenti[5]. A tal proposito racconterà: «Sono un’ingegnera nata, da piccola smontavo e rimontavo le bici senza difficoltà»[6].

Quando Jurij Gagarin diventa la prima persona a volare nello spazio, dando inizio all'era spaziale, la Ercoli, da poco laureata, determinata e dal forte spirito, inizia subito a occuparsi di tale settore, diventando docente del corso di meccanica orbitale, incarico che manterrà fino al pensionamento, nonché, in seguito, direttrice del dipartimento[5]. Progetta diversi strumenti, realizza un teorema legato al comportamento dei fluidi non newtoniani che porta il suo nome e con metodi algebrici dimostra l'esistenza del monopolo magnetico[7]. Collabora con l'Agenzia Spaziale Europea nella missione Giotto, con cui si riesce a passare vicini alla cometa di Halley a una velocità di 245.000 km/h[5]; quindi si occupa della missione Rosetta, lanciata nel 2004 e conclusa 12 anni dopo[8].

Continua a collaborare con il Politecnico di Milano anche dopo il ritiro dall'insegnamento, realizzando studi sulla possibilità di atterraggio di un equipaggio umano su Marte e di realizzazione di un orto botanico sulla Luna[8]. È delegata italiana a Horizon 2020, il programma dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione.

Le vicende narrate da Tommaso Tirelli nel romanzo giallo La Signora delle Comete (Edizioni Dedalo) sono ispirate alla vita e al lavoro della Ercoli-Finzi.

Attività e ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Rosetta: la sonda spaziale a cui ha lavorato Amalia Ercoli-Finzi, lanciata nel marzo 2004 e che ha consentito il 12 novembre 2014 al lander Philae, trasportato dalla sonda, di atterrare su una cometa

La Ercoli-Finzi ha tra l'altro partecipato[9]:

  • al programma TSS (Tether Satellite System, di ASI e NASA);
  • al programma SAX (ASI) per l'astronomia a raggi X;
  • all'esperimento MITE, per la misura di tensioni interfacciali;
  • al programma SPIDER (ASI) per lo sviluppo di un free-flyer robotico;
  • all'esperimento SD2, di cui è responsabile scientifica, della missione europea Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, destinato alla perforazione del nucleo cometario e alla raccolta di campioni, sia dell'esperimento DEDRI che permette la raccolta e il trasferimento verso la Terra di campioni del suolo marziano.

Autrice di oltre 150 tra pubblicazioni scientifiche e comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali, è stata direttrice del dipartimento di ingegneria aerospaziale del Politecnico di Milano, insegnandovi meccanica orbitale e sistemi spaziali. È stata, per alcuni anni, membro del Consiglio di Amministrazione del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, nonché membro esperto dell’Human Spaceflights Vision Group (HSVG) dell'ESA per la programmazione di voli spaziali con equipaggio[9].

Attualmente è membro del consiglio tecnico-scientifico dell'ASI e dell'Exploration Program Advisory Committee dell'ESA per l'esplorazione di Marte, nonché del Lunar Lander Science Definition Team sempre dell'ESA[10]. È inoltre consigliere dell'Associazione italiana di aeronautica e astronautica e membro di numerose associazioni scientifiche nazionali ed internazionali tra cui l’American Astronautical Society, la British Interplanetary Society e l'Internatiomal Academy of Astronautics. Presidentessa del comitato per le pari opportunità del Politecnico di Milano e delegato rettorale per le politiche di genere, è inoltre membro dell’Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti, di cui è stata presidente nazionale[9].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Amalia Ercoli ha assunto legalmente il secondo cognome Finzi dopo il matrimonio con Filiberto Finzi, figlio del già rettore del Politecnico di Milano Bruno Finzi e fratello del professore di Scienza delle costruzioni Leo Finzi. Da questo matrimonio ha avuto cinque figli e sei nipoti[6][11].

Amalia Ercoli-Finzi vive a Sotto il Monte Giovanni XXIII, in provincia di Bergamo. Si professa cattolica e praticante, ritenendo, come del resto altri scienziati, che la fede possa coniugarsi con l'attività scientifica[12].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
— 1º giugno 2007

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Interviste sul Web[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ RNews, Amalia Finzi: "Io ingegnera e nonna vi svelerò i segreti della cometa", in Repubblica, 14 novembre 2014.
  2. ^ Amalia Ercoli Finzi - Curriculum Vitae (PDF), su iuss.unife.it.
  3. ^ Impronte Politecniche - Amalia Ercoli Finzi intervistata da Michèle Lavagna. URL consultato il 25 marzo 2023.
  4. ^ Scheda Docente, su www4.ceda.polimi.it. URL consultato il 10 aprile 2020.
  5. ^ a b c La donna cresciuta con lo spazio, su researchitaly.it, 21 maggio 2018. URL consultato il 12 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2018).
  6. ^ a b Amalia Ercole Finzi: "La mia regola dei tre metalli: nervi d'acciaio, salute di ferro e marito d'oro", su famigliacristiana.it, 1º settembre 2017. URL consultato il 25 maggio 2018.
  7. ^ Giovanni Caprara, Miss Cometa: lo spazio? È un Nilo in CorriereInnovazione, p. 35, 27 aprile 2018
  8. ^ a b L'instancabile Amalia Ercole Finzi, ingegnere con la testa nello spazio, su bergamopost.it, 12 aprile 2018. URL consultato il 12 agosto 2018.
  9. ^ a b c d Sulle Spalle dei Giganti Conversazioni con i protagonisti della scienza (PDF), su museoscienza.org, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, 28 aprile 2006. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  10. ^ a b Amalia Ercole Finzi, Premio Leonardo alla carriera, su orbiter.it. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  11. ^ Le eccellenze del Made in Italy, Amalia Ercole Finzi: da angelo del focolare a signora delle stelle, su ilsudonline.it. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  12. ^ Amalia Ercoli Finzi: studia lo spazio e crede in Dio. È buono e cerca il nostro bene!, su it.aleteia.org. URL consultato il 15 aprile 2019.
  13. ^ Scheda di Amalia Ercoli-Finzi sul sito IAF
  14. ^ Un asteroide porta ora il nome di Amalia Ercoli Finzi, su polimi.it. URL consultato il 17 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2018).
  15. ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su quirinale.it, 27 dicembre 2019. URL consultato il 19 luglio 2020.
  16. ^ Delibera di Consiglio Comunale 35/2022, su www.comune.opera.mi.it. URL consultato il 26 ottobre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN242092084 · SBN MILV293450