Alif
La alif (in arabo: ا) è la prima lettera dell'alfabeto arabo.
Corrisponde ad un semplice tratto verticale; il suo valore numerico secondo la numerazione abjad è 1.
Indice
Origine[modifica | modifica wikitesto]
Assieme alla lettera ebraica aleph (א), alla lettera greca alfa (A,α) e alla lettera latina a (A,a), deriva dal fenicio 'āleph , a sua volta derivante dal proto-cananeo 'alp ("bue").
Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]
A differenza delle altre 27 lettere dell'alfabeto arabo, l'alif non corrisponde ad un suono consonantico, ma è un segno che viene impiegato con diversi usi, tra cui quello di indice di lunghezza della vocale a, oppure come "sostegno" della hamza.
Alif come allungamento vocalico[modifica | modifica wikitesto]
Quando ha la funzione di allungamento vocalico la alif rappresenta sempre l'allungamento di una fatha (vocale breve /a/) che la precede, e viene comunemente trascritta con la grafia /ā/.
Alif miniaturizzata[modifica | modifica wikitesto]
Vi è tuttavia un numero assai ristretto di parole per le quali la alif, pur fungendo da allungamento vocalico e pur essendo regolarmente pronunciata, non risulta a livello scritto nei testi standard (non vocalizzati). Nei testi vocalizzati viene invece riportata miniaturizzata in cima alla consonante che la precede.
grafia | traslitterazione | significato |
---|---|---|
هذا | hādha | questo |
هذه | hādhihi | questa |
ذلك | dhālika | quello |
لكن | lākin | ma |
الله | Allāh | Dio |
اله | ilāh | divinità |
رحمن | rahmān | misericordioso |
Alif con hamza[modifica | modifica wikitesto]
La alif può anche fungere da sostegno grafico per la hamza (ء), la consonante occlusiva glottidale sorda che corrisponde all'attacco vocalico.
- Ad inizio di parola in particolare la hamza è sempre accompagnata da un'alif, indipendentemente dalla vocale che segue, con l'unica differenza che per le vocali /a/ e /u/ la hamza poggia al di sopra dell'alif (أ), mentre per la vocale /i/ la hamza si trova al di sotto (إ). A livello grafico (e anche nelle traslitterazioni in alfabeto latino) tuttavia la hamza in posizione iniziale viene spesso tralasciata.
- Un caso particolare riguarda determinate parole, che posizionate all'interno della frase perdono il loro attacco vocalico: in tal caso la alif con hamza non viene utilizzata ed al suo posto viene impiegata la alif wasla (v. sotto).
- Anche in posizione centrale o finale la alif può sostenere la hamza, ma in questi casi solo nel caso che la vocale che precede o segue la hamza sia una /a/, perché altrimenti le peculiari regole ortografiche di questa consonante impongono l'uso della waw o della yā come sostegno.
Alif waṣla[modifica | modifica wikitesto]
Le parole che iniziano con una vocale breve, presentando una alif in posizione iniziale, possono essere precedute da altre che terminano per vocale: nella fattispecie si ha un'aferesi della vocale iniziale e la alif diventa una alif waṣla (الف وصلة), la quale si scrive ma non si pronuncia. Dal punto di vista grafico, la hamza scompare e viene sostituita da un piccolo occhiello, che tuttavia viene considerato come mero segno ortografico e quindi segnato solamente nei rari testi vocalizzati (come il Corano). Foneticamente la alif waṣla viene assimilata dal segno grafico che la precede. La alif waṣla è anche chiamata همزة الوصل (hamzatu-l-waṣl).
Prendono la alif waṣla categorie grammaticali ben definite:
1) determinate parole:
grafia | traslitterazione | significato |
---|---|---|
ابن | ibn | figlio |
ابنة | ibna | figlia |
اسم | ism | nome |
امرأة | imra'a | donna |
اثنان | ithnān | due (m.) |
اثنتان | ithnatān | due (f.) |
Così, per esempio, la frase ابني وابنتي (ibnī, "mio figlio" + wa, "e" + ibnatī, "mia figlia") si pronuncia e si traslittera ibnī wa-bnatī anziché *ibnī wa ibnatī. Allo stesso modo, ما اسمك ؟ (mā, "come" + ismuka, "il tuo nome": frase standard per dire "come ti chiami?") si pronuncia e si traslittera mā-smuka? e non *mā ismuka?;
2) le forme verbali dalla VII alla X, con i relativi maṣdar. Così, وانتظرت (wa, "e" + intadhartu, "aspettai") si pronuncia e si traslittera wa-ntadhartu e non *wa-intadhartu;
3) gli imperativi che iniziano con alif e hamza (indipendentemente dal fatto che la vocale breve sia /a/, /i/ o /u/). Ad esempio, واجلس (wa, "e" + ijlis, "siediti!") si pronuncia e si traslittera wa-jlis e non *wa-ijlis;
4) l'articolo al-, la cui /a/ cade regolarmente se la parola precedente non termina per consonante. Es. في الفندق (ossia fī, "dentro" + al-funduq, "l'albergo") si pronuncia e si traslittera fī-l-funduq anziché *fī al-funduq.
Alif maqsūra[modifica | modifica wikitesto]

La alif maqsūra (الف مقصورة), che significa "’alif accorciata", compare solo in fine di parola e viene pronunciata (e generalmente traslitterata) come /ā/. Da un punto di vista grafico, la forma diviene simile a quella di una yā’ finale, ma senza punti. Se seguita da un pronome suffisso, la ’alif maqsūra si trasforma in ’alif semplice.
Nonostante la somiglianza nella forma del tracciato, non va confusa con la yā’ finale: per quest'ultima lettera però in alcuni paesi arabi è invalsa l'abitudine tipografica di non segnare i due puntini, il che la rende di fatto identica (ma solo dal punto di vista della scrittura) ad una ’alif maqsūra.
grafia | traslitterazione | significato |
---|---|---|
متى | matā | quando |
مستشفى | mustašfā | ospedale |
مقهى | maqhā | caffetteria |
Alif madda[modifica | modifica wikitesto]
La ’alif madda (الف مدة), che significa "’alif allungata", è invece un segno ortografico che si utilizza per evitare di scrivere due ’alif consecutive. In questo caso la seconda ’alif viene rappresentata graficamente in cima alla prima e in posizione orizzontale; generalmente viene riportata in sede di scrittura e pronunciata (e traslitterata) come /ā/.
La necessità della ’alif madda sorge qualora vi sia una ’alif hamza con vocale breve /a/ seguita da una seconda ’alif di allungamento vocalico, oppure nel caso la stessa ’alif hamza sia seguita da una seconda ’alif hamza, questa volta con assenza di vocale.
Ad esempio, la radice del verbo "mangiare" (أكل, ’akala) contiene nell'ordine le consonanti hamza-kāf-lām. Per coniugare il verbo alla prima persona del presente indicativo ("io mangio"), la grammatica araba prevede che alla radice trilittera sia anteposta una ’alif con hamza e vocale breve /a/; ebbene, l'incontro di أكل + أ darebbe luogo a un cacografico *أأكل (*’a’kul), che nella pronuncia è stato semplificato in /ʔa:kul/ (ossia la seconda hamza è caduta e la vocale si è allungata); per riflettere questo fenomeno è stata quindi introdotta la ’alif madda: آكل (’ākul).
grafia | traslitterazione | significato |
---|---|---|
القرآن | al-qur'ān | Corano |
الآن | al-’ān | adesso |
آخذ | ’ākhudh | io prendo |
Lām-alif[modifica | modifica wikitesto]
Vi è infine una particolare legatura che deve essere obbligatoriamente utilizzata quando una alif è preceduta dalla lettera lām: per evitare di scrivere لـا (grafia errata) viene impiegato il simbolo لا, chiamato appunto lām-alif e pronunciato /lā/.
Alif lām[modifica | modifica wikitesto]
Non è rappresentato da un grafema ulteriore, ma consiste della lettera alif seguita dalla lettera lām.
Articolo determinativo[modifica | modifica wikitesto]
Alif è una lettera lunare. Ciò significa che quando ad una parola che inizia con questa lettera bisogna anteporre l'articolo determinativo (ال al), esso non subirà alcuna modifica.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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