Acquedotto dell'Acqua Paola
Acquedotto dell'Acqua Paola | |
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L'acquedotto dell'Acqua Paola (Aqua Paula) fu edificato nel 1608, ed entrò in funzione nel 1612, attraverso il ripristino di antiche condotte costruite dall'Imperatore Traiano.[1] La sua realizzazione era finalizzata all'approvvigionamento idrico delle zone adiacenti al Gianicolo, oltre a Trastevere.

Le sorgenti[modifica | modifica wikitesto]
Il percorso[modifica | modifica wikitesto]
Il percorso si sviluppava, date anche le notevoli capacità tecniche dell'epoca, in buona parte su arcuazioni, mentre i tratti sotterranei erano limitati a cunicoli (di 0,80 m di larghezza per 1,80 di altezza) per oltrepassare le alture. Un prolungamento del condotto scendeva a valle e attraversava il Tevere, dove, incorporato nell'”Ospizio dei Cento Preti”, alimentava l'omonimo fontanone.
L'acquedotto dell'Acqua Paola giungeva a Trastevere, dopo un percorso di circa 20 km. Si è calcolato che la portata giornaliera di acqua fosse pari a 21.632 m³, circa 250 litri al secondo.
Detti popolari[modifica | modifica wikitesto]
Così scarsi erano il valore e la qualità che il popolo riconosceva all'acqua Paola, da essere diventata proverbiale: "come l'Acqua Paola", cioè di scarso effetto.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Elena Felluca, Acquedotto Traiano-Paolo, su Lago Sabatino, 26 novembre 2013. URL consultato il 13 febbraio 2019.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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