2002 MN
2002 MN | |
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Stella madre | Sole |
Scoperta | 17 giugno 2002 |
Scopritore | MIT Lincoln Laboratory |
Classificazione | NEA, asteroide Apollo |
Designazioni alternative | 2002 MN |
Parametri orbitali | |
(all'epoca JD 2458600,5 27 aprile 2019) | |
Semiasse maggiore | 173102923 km 1,1571051 au |
Perielio | 98580718 km 0,6589714 au |
Afelio | 247620200 km 1,6552388 au |
Periodo orbitale | 889,62 giorni (2,44 anni) |
Inclinazione sull'eclittica | 0,34026° |
Eccentricità | 0,4305000 |
Longitudine del nodo ascendente | 35,93171° |
Argom. del perielio | 273,56013° |
Anomalia media | 45,44748° |
Par. Tisserand (TJ) | 5,348 (calcolato) |
Ultimo perielio | 19 settembre 2016 |
Prossimo perielio | 26 febbraio 2019 |
Dati fisici | |
Massa | 5,4×108 kg
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Dati osservativi | |
Magnitudine ass. | 23.6 |
2002 MN è la designazione data all'asteroide di 73 m che il 14 giugno 2002 transitò a soli 120000 km dalla Terra, circa un terzo della distanza del pianeta stesso dalla Luna[1], diventando uno degli asteroidi di passaggio ad essersi più avvicinato al pianeta, similmente a 1994 XM1, che passò a soli 100000 km di distanza dall'atmosfera terrestre e, per dimensioni, il maggiore tra quelli transitati a meno di 1 distanza lunare.
2002 MN è stato scoperto solo tre giorni dopo il suo massimo avvicinamento, il 17 giugno 2002[2][3], la sua massa e velocità relativa erano nella stessa gamma generale dell'oggetto attribuito all'evento di Tunguska del 1908, che rase al suolo oltre 2100 km² di vegetazione in Siberia.
L'asteroide ha un arco di osservazione di 53 giorni con un parametro di incertezza pari a 6. C'è un cumulativo di 1 su 50.000 possibilità che l'asteroide possa avere un impatto sulla Terra verso il 2100, in particolare per il 16 giugno dello stesso anno[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Asteroid 2002 MN: Second Closest Asteroid Approach to Earth, su neo.jpl.nasa.gov. URL consultato il 13 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2016).
- ^ MPEC 2002-M14 : 2002 MN, su minorplanetcenter.net. URL consultato il 13 gennaio 2017.
- ^ (EN) Asteroid’s near-miss with Earth, in New Scientist. URL consultato il 13 gennaio 2017.
- ^ 2002 MN Impact Risk, su neo.jpl.nasa.gov. URL consultato il 13 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2017).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) 2002 MN - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) 2002 MN - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.