Benvenuti nel Portale Sistema solare di it.wikipedia!
|
Il nostro sistema planetario

Il Sistema solare è il sistema planetario cui appartiene la Terra, costituito dai vari oggetti celesti mantenuti in orbita dalla forza di gravità attorno alla nostra stella, il Sole. È costituito dagli otto pianeti (e le loro 166 lune conosciute), dai cinque pianeti nani (Cerere, Plutone, Makemake, Haumea, Eris e le loro sette lune conosciute), qualche centinaia di migliaia di asteroidi, un numero imprecisato ma sicuramente enorme di comete e da miliardi di altri corpi minori, come piccoli oggetti ghiacciati o polvere interplanetaria.
In modo schematico, il sistema solare è composto dal Sole, dai quattro pianeti tellurici interni, da una cintura di asteroidi composta da piccoli corpi rocciosi, quattro giganti gassosi esterni ed una seconda cintura chiamata cintura di Kuiper, composta da oggetti ghiacciati; al di là di questa si trova un disco di oggetti sparsi, la nube di Oort.
Dal più vicino al più lontano dal Sole, i pianeti del sistema sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Sei di questi pianeti possiedono dei satelliti in orbita e ciascuno dei pianeti esterni è circondato da anelli planetari di polvere e di altre particelle.
Questo portale, sviluppato dal Progetto Astronomia, ha lo scopo di illustrare in maniera semplice e chiara le caratteristiche principali del nostro sistema planetario; da qui si può avere rapido accesso alle voci più specifiche su ogni aspetto ed alle categorie che contengono i link alle voci di tutte le caratteristiche del sistema su it.wiki.





La stella della vita: il Sole

Il Sole (in lingua latina Sol ) è la stella madre del sistema solare, di cui costituisce da solo il 99,8% della massa. La radiazione emessa dalla stella, soprattutto sotto forma di onde elettromagnetiche (in particolare luce ed infrarossi), consente la vita sulla Terra e regola il clima e i fenomeni meteorologici.
Il Sole è, propriamente, una stella di medie dimensioni, classificata dagli astronomi come nana gialla di classe spettrale G2 V. G2 indica che la stella ha una temperatura superficiale di circa 5 780 K, caratteristica che le conferisce un colore rosso, che però appare giallo a causa dello scattering dell'atmosfera terrestre. La V (5 in numeri romani) indica che il Sole, come la maggior parte delle stelle, è nella sequenza principale.
Il Sole fa parte degli oltre 100 milioni di stelle di classe spettrale G2 note all'interno della Via Lattea e supera in luminosità ben l'85% delle stelle della Galassia, gran parte delle quali sono deboli nane rosse. Collocata all'interno del Braccio di Orione, un braccio galattico secondario, la stella orbita attorno al centro della Via Lattea ad una distanza media di circa 26 000 anni luce e completa la propria rivoluzione in circa 225-250 milioni di anni. Tra le stelle più vicine, poste entro un raggio di 17 anni luce, il Sole è la quinta più luminosa in termini assoluti: la sua magnitudine assoluta, infatti, è pari a +4,83.
Se qualcuno avesse la possibilità di osservare la nostra stella da α Centauri, il sistema stellare più vicino, essa apparirebbe nella costellazione di Cassiopea con una magnitudine apparente di 0,5.
Il simbolo astronomico del Sole consiste di una circonferenza con un punto al centro (Unicode U+2609: ; in esadecimale, ☉ == ☉).
- Categoria • Continua a leggere la voce...





|
|
Cos'è un pianeta nano?
Un pianeta nano è un corpo celeste in orbita attorno ad una stella, la cui massa è sufficiente a conferirgli una forma sferoidale e la cui fascia orbitale non è ripulita da corpi di dimensioni confrontabili.
Nonostante il nome, un pianeta nano non è necessariamente più piccolo di un pianeta: in teoria, non vi è un limite di dimensioni. Il termine è stato introdotto ufficialmente nella nomenclatura astronomica nel 2006 dall'IAU, con numerose polemiche: infatti, si è fatto notare sin da subito che il termine poteva rivelarsi fuorviante e che i criteri di assegnazione a questa categoria non fossero oggettivi. Tuttavia, data la necessità pregressa di creare una classe di oggetti intermedi, essa verrà mantenuta.
- Categoria · Continua a leggere la voce...
|
I corpi minori

I corpi minori sono generalmente oggetti di piccola massa, distinti dai pianeti maggiori e dai pianeti nani, ma in alcuni casi la classificazione è problematica, in quanto non esiste una linea di separazione netta fra le differenze dei corpi del sistema solare. La stessa definizione di pianeta è stata messa in crisi con la scoperta degli oggetti più grandi della fascia di Edgeworth-Kuiper, che ha portato alla riclassificazione di alcuni corpi del sistema solare, tra cui Plutone, a pianeta nano. Si è anche discusso se Plutone non fosse una cometa gigante.
I corpi minori sono considerati particolarmente importanti per la comprensione dell'origine ed evoluzione del sistema solare, infatti è probabile che rappresentino i resti della primordiale materia proto-planetaria indifferenziata.
Ulteriore interesse nello studio di questi corpi riguarda l'eventualità di un impatto con la Terra, infatti le loro orbite, in alcuni casi, li portano ad avvicinarsi pericolosamente al nostro pianeta.
A questa categoria di oggetti celesti appartengono principalmente le comete, gli asterodi e le meteoroidi, corpi molto piccoli (in genere frammenti derivanti da collisioni), con le dimensioni di un masso o anche meno (secondo l'IAU, corpi di massa compresa fra 10-9 e 107 kg).
- Continua a leggere la voce...





|
Naviga nel sistema solare





|
|
Astropillole

- 99942 Apophis (nell'immagine) è un asteroide near-Earth che ha causato un breve periodo di allarme nel dicembre 2004, poiché le osservazioni iniziali indicavano una probabilità relativamente alta di collisione con la Terra nel 2029. Le osservazioni seguenti ne hanno determinato meglio l'orbita, pur non avendo di fatto escluso la possibilità di un impatto con il nostro pianeta o con la Luna per quella data: l'eventualità di un impatto per il 13 aprile 2036 era ancora tangibile, il che manteneva l'asteroide al livello 1 della Scala Torino, con una probabilità d'impatto di a 1 su 6250. Nell'agosto 2006, grazie a nuovi dati raccolti, si è giunti alla conclusione che la probabilità d'impatto è minore di 1 su 40000 e il livello di rischio è pari a zero.
- Nel 1690 John Flamsteed osservò e catalogò le stelle delle varie costellazioni, assegnando loro un numero. Se oggi si osserva una mappa dettagliata della costellazione del Toro, si scopre che manca la stella 34 Tauri, passando dalla 33 alla 35: Flamsteed aveva in realtà osservato e catalogato come 34 Tauri, scambiandolo per una stella... il pianeta Urano.





|
Contatti
Il punto di ritrovo per tutti coloro che collaborano alle voci di astronomia ed astrofisica è il Progetto Astronomia, costantemente impegnato per aggiornare, creare e approfondire voci sul sistema solare e sugli oggetti astronomici; tuttavia, il lavoro da svolgere è davvero notevole.
Se desideri collaborare, o qualora avessi la necessità di contattare il gruppo del progetto per segnalazioni, richieste, suggerimenti e quant'altro, lascia un messaggio ad Ishtar Terra, il nostro bar tematico.
|
|
|
|