57P/du Toit-Neujmin-Delporte
57P/du Toit-Neujmin-Delporte | |
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La cometa du Toit-Neujmin-Delporte ripresa dal telescopio spaziale WISE il 13 giugno 2015 | |
Scoperta | 18 luglio 1941 |
Scopritori | Daniel du Toit, Grigory N. Neujmin, Eugène J. Delporte |
Classificazione | Cometa |
Designazioni alternative | 1983 IX; 1989 XIV; 1941 VII; 1970 XIII; 1983 IX |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2456800,5 23 maggio 2014[1]) | |
Semiasse maggiore | 3,8589898 UA |
Perielio | 1,7731022 UA |
Afelio | 5,945 UA |
Periodo orbitale | 7,58 anni |
Inclinazione orbitale | 10,23136° |
Eccentricità | 0,5405269 |
Longitudine del nodo ascendente | 188,80877349588° |
Ultimo perielio | 7 marzo 2014 |
Prossimo perielio | 5 ottobre 2021 |
Dati osservativi | |
Magnitudine ass. | 15,8 |
57P/du Toit-Neujmin-Delporte, o cometa du Toit-Neujmin-Delporte è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane[2]. Nel 2002 è stato scoperto che la cometa si è frantumata in più di 19 frammenti.
Scoperta
[modifica | modifica wikitesto]La storia della scoperta della cometa risulta piuttosto complicata a causa dell'inaffidabilità delle comunicazioni durante la Seconda guerra mondiale. Daniel du Toit scoprì la cometa il 18 luglio 1941, lavorando presso l'osservatorio Boyden in Sudafrica, ma la sua comunicazione via cavo non raggiunse l'Harvard College Observatory fino al 27 luglio. Nel frattempo, durante una campagna di routine di ricerca degli asteroidi, Grigorij Nikolaevič Neujmin dell'osservatorio di Simeiz, in Crimea, individuò la cometa su una piastra fotografica esposta il 25 luglio. Confermò l'osservazione il 29 luglio, ma il suo radiogramma da Mosca impiegò 20 giorni per raggiungere Harvard. L'annuncio ufficiale della scoperta della nuova cometa risale al 20 agosto 1941. Pochi giorni dopo tuttavia divenne noto che Eugène Joseph Delporte aveva individuato la cometa il 19 agosto dall'Osservatorio Reale del Belgio, ed anche lui fu aggiunto alla lista degli scopritori.
Infine, dopo qualche altra settimana, giunse ad Harvard la comunicazione che Paul Oswald Ahnert, dell'Osservatorio di Sonneberg, in Turingia, aveva scoperto la cometa il 22 luglio, ma era troppo tardi per riconoscere il suo apporto.
Passaggio del 1996 e successivi
[modifica | modifica wikitesto]Nel passaggio al perielio del 1996 la cometa è entrata in outburst, termine inglese utilizzato per indicare un repentino cambiamento nell'attività di un nucleo cometario, che conduce ad una rapida espansione della chioma. Come conseguenza di tale evento, il nucleo cometario si è frammentato, presumibilmente nei pressi del perielio del 1996[3].
Nel luglio del 2002 fu osservato un oggetto che seguiva la cometa sulla sua orbita. Analisi approfondite attraverso il programma NEAT della NASA hanno permesso di contare ben altri 18 componenti[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I dati di 57P dal sito MPC.
- ^ (EN) List of Jupiter-Family and Halley-Family Comets, su physics.ucf.edu. URL consultato il 7 settembre 2008.
- ^ (EN) La Cometa 57P/du Toit-Neujmin-Delporte sul: BAA Comet Section : Periodic Comets, sito dell'Istituto di Astronomia dell'Università di Cambridge
- ^ (EN) Immagine della Cometa 57P/du Toit-Neujmin-Delporte Astronomy Picture of the Day del 2 agosto 2002
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) 57P/du Toit-Neujmin-Delporte - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) 57P/du Toit-Neujmin-Delporte - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.
- (EN) 57P/du Toit-Neujmin-Delporte - Dati riportati sul sito di Kazuo Kinoshita, su jcometobs.web.fc2.com.
- (EN) 57P/du Toit-Neujmin-Delporte - Dati riportati sul sito di Seiichi Yoshida, su aerith.net.
- (EN) La Cometa 57P/du Toit-Neujmin-Delporte sul: Kronk's Cometography, su cometography.com.