154 Bertha
Aspetto
Berta (154 Bertha) | |
---|---|
Scoperta | 4 novembre 1875 |
Scopritore | Prosper-Mathieu Henry |
Classificazione | Fascia principale |
Classe spettrale | C |
Parametri orbitali | |
(all'epoca JD 2453600,5) | |
Semiasse maggiore | 477 286 000 km 3,190 UA |
Perielio | 437 053 000 km 2,922 UA |
Afelio | 517 519 000 km 3,459 UA |
Periodo orbitale | 5,699 anni |
Velocità orbitale |
|
Inclinazione sull'eclittica | 21,032° |
Eccentricità | 0,084 |
Longitudine del nodo ascendente | 36,967° |
Argom. del perielio | 154,236° |
Anomalia media | 159,936° |
Par. Tisserand (TJ) | 3,088 (calcolato) |
Dati fisici | |
Dimensioni | 184,9 km |
Massa | 6,62 × 1018 kg
|
Densità media | ~2,0 × 10³ kg/m³ |
Acceleraz. di gravità in superficie | 0,0517 m/s² |
Velocità di fuga | 97,8 m/s |
Periodo di rotazione | 0,5000 giorni (12,000 ore) |
Temperatura superficiale |
|
Albedo | 0,048 |
Dati osservativi | |
Magnitudine ass. | 7,58 |
154 Bertha (in italiano 154 Berta) è un asteroide discretamente massiccio, di colore scuro, che orbita nella parte esterna della fascia principale del sistema solare.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Bertha fu scoperto il 4 novembre 1875 da Prosper Mathieu Henry, in collaborazione con il fratello Paul-Pierre Henry, dall'Osservatorio di Parigi. Ben quattordici asteroidi furono complessivamente individuati in cooperazione dai due fratelli; la loro intesa fu tale che rispettarono una stretta imparzialità nell'annunciare alternativamente la paternità di ogni asteroide da loro individuato.
L'annuncio iniziale della scoperta fu dato il 6 novembre 1875; probabilmente, Bertha fu battezzato così in onore di Berthe Martin-Flammarion, sorella dell'astronomo Camille Flammarion.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 154 Bertha
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) 154 Bertha - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) 154 Bertha - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.