Utente:Nonvelodico/Sandbox

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Giovanni Bruffel (Trieste, 22 luglio 1831 - Roma, 8 maggio 1909) è stato un patriota italiano, distintosi durante i moti del 1848.

Nato a Trieste da Giovanni, ancora minorenne va a Roma per prendere parte alla Prima Guerra d'Indipendenza, arruolandosi nella guardia civica cittadina. In maggio, marcia con essa verso Venezia, per essere incorporato nell'esercito della Repubblica di San Marco, col quale combatte, presso Vicenza, la battaglia di Monte Berico, il 10 giugno 1848, rimanendo inoltre ferito.

Dopo la caduta di Vicenza, Bruffel venne cocongedato dall'Esercito Pontificio, e poco dopo ripartì verso Venezia per dare il suo apporto a Manin e Tommaseo, prendendo parte alla battaglia di Mestre, il 27 ottobre 1848. Nel frattempo, in seguito alla cacciata di Pio IX era sorta la Repubblica Romana. Bruffel, allora, decise di tornare in città per aiutarla a resistere al contrattacco da parte di francesi e papisti. Venne ferito il 3 giugno, e congedato dopo la capitolazione della città.

Dopo la fine dei moti, Bruffel raggiunse Smirne, dove il padre possedeva diverse attività commerciali, tornando poi in Italia solo nel 1866, all'inizio della Terza Guerra d'Indipendenza. Fu incorporato nel Corpo Volontari Italiani di Garibaldi, operando principalmente in Val di Ledro. Con Garibaldi parteciperà nel 1870, all'Assedio di Parigi.

Dopo la campagna trentina e l'esperienza a Parigi, Bruffel fa ritorno a Roma; da qui si mette in contatto con i circoli irredentistici di Trieste e dell'Istria, cercando di riunire in un'unica associazione tutti gli irredenti, partecipando a numerose cerimonie pubbliche e offrendo riparo ai patrioti di quelle zone a Roma (tra cui è doveroso citare Guglielmo Oberdan) Cercò di porre al centro dell'attenzione politica il problema delle "Terre irredente" diventando direttore del "Comitato Triestino-Istriano" di Roma, insieme ai conterranei Popovich e Salmona.

Giovanni Bruffel muore a Roma l'8 maggio 1909.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]