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Valerio Rocco Orlando

Valerio Rocco Orlando (pronuncia italiana: vaˈlɛːrjo ˈrɔkko orˈ lando) (nato nel 1978 a Milano, Italia) è un'artista italiano, professore di Drammaturgia Multimediale all'Accademia di Brera a Milano e dottorando in Ingegneria Architettura e Urbanistica presso l'Università La Sapienza di Roma.

Le sue collaborazioni includono la collaborazione con il filosofo francese Jean-Luc Nancy, il compositore inglese Michael Nyman,[1] artisti Gilbert & George, Ugo Rondinone e Liam Gillick, la cantante jazz Amalia Grè, la top model Eva Riccobono, gli attori Saleh Bakri, Alba Rohrwacher e lo psicoanalista Luigi Zoja.

Valerio Rocco Orlando ha esposto e rappresentato l'Italia all'11a Biennale dell'Avana (2012). Tra le recenti mostre personali istituzionali: The Reverse Grand Tour, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2013); The Sphere of the Between, Korea Foundation, Seoul (2015); What Education for Mars? , Museo Marino Marini, Firenze,[2] (2015); Portami al Confine, MUSMA, Matera[3] (2016); Valerio Rocco Orlando, Santiago Museum of Contemporary Art, Santiago[4] (2017); Dialogo con l'invisibile, MUDEC Museo delle Culture, Milano[5] (2019).

Grazie al sostegno del Ministero della Cultura (Italia) all'interno del programma del Consiglio Italiano, nel 2021 Valerio Rocco Orlando ha fondato una scuola indipendente e transdisciplinare nel cuore dei Sassi di Matera, patrimonio dell'UNESCO, nel Sud Italia; ha creato una piattaforma digitale e avviato il restauro di un edificio a lui concesso dalla città di Matera per trent'anni (Sud dell'Immaginazione, 2021-in corso).

Le opere di Orlando sono presenti in Artforum, ArtReview, Contemporary (fumetto), Corriere della Sera, Domus (magazine), Flash Art, Frieze (magazine), Il manifesto, La Repubblica, L'Uomo Vogue, Modern Painters (magazine), The Korea Herald, Vogue Italia e W magazine.

Pratica artistica

Dal 2002 Valerio Rocco Orlando ha lavorato su una serie di progetti basati sulla comunità, creando diversi cicli di installazioni incentrati sul rapporto tra identità individuale e collettiva. Il suo primo progetto (The Sentimental Glance, 2002-2007) è una video installazione a sette canali costruita come una Bildungsroman stratificata popolata dai ritratti di sei giovani donne sulla soglia tra infanzia e età adulta, passione e solitudine, malinconia, maternità e androginia. Come ha detto la critica d'arte Caroline Corbetta,

"Emozioni e bellezza sono le armi dell'utopia di Valerio Rocco Orlando. La componente estetica erudita delle sue opere non è uno sterile esercizio di stile ma uno strumento necessario (rivoluzionario?) di comunicazione e partecipazione. Nel suo caso, la bellezza è il nome di una particolare interazione tra due esseri, un'Io' e un altro'... La bellezza e l'emozione implicano un'idea di movimento: interiore ma anche verso l'Altro'. Pur passando rapidamente dalla cinematografia all'arte, in realtà Valerio Rocco Orlando ha continuato a "fare" cinema nel senso etimologico del termine: Kinema significa appunto movimento. Entrare nello spazio disegnato da una delle sue video installazioni implica non solo il movimento della visione, ma anche dei corpi e dell'emotività". [6]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Valerio Rocco Oralndo, su artforum.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  2. ^ Firenze, su en.wikipedia.org. URL consultato il 4 marzo 2023.
  3. ^ Matera, su en.wikipedia.org. URL consultato il 4 marzo 2023.
  4. ^ Santiago, su en.wikipedia.org. URL consultato il 4 marzo 2023.
  5. ^ Milan, su en.wikipedia.org. URL consultato il 4 marzo 2023.
  6. ^ Valerio Rocco Orlando, su en.wikipedia.org. URL consultato il 4 marzo 2023.