Tripping the Rift

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Tripping the Rift
serie TV d'animazione
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti, Canada
AutoreChris Moeller, Chuck Austen
ProduttoreAndrew Makarewicz
StudioCinéGroupe, Film Roman
ReteSci Fi (st. 1), Space (st. 2), Teletoon (st. 3)
1ª TV4 marzo 2004 – 13 dicembre 2007
Episodi39 (completa)
Durata ep.20 min
Rete it.Fox (st. 1), Steel (st. 2-3)
1ª TV it.9 settembre 2004 – 8 aprile 2008
Dialoghi it.Oliviero Corbetta
Studio dopp. it.VIDEODELTA (st. 1), DREAM&DREAM (st. 2-3)
Dir. dopp. it.Mario Brusa (st. 1), Federico Danti, Marcello Cortese (st. 2-3)

Tripping the Rift è una serie televisiva animata statunitense-canadese del 2004, creata da Chris Moeller e Chuck Austen e prodotta da CinéGroupe.

La serie è basata su due cortometraggi animati pubblicati da Moeller e Austen su internet. Dopo la cancellazione da parte della rete via cavo Sci Fi, CineGroupe ha continuato a produrre la serie per altre emittenti nordamericane e internazionali.[1]

La serie è stata trasmessa negli Stati Uniti su Sci Fi e in Canada su Space e Teletoon[2] dal 4 marzo 2004 al 13 dicembre 2007, per un totale di 39 episodi ripartiti su tre stagioni. In Italia la serie è stata trasmessa su Fox e Steel dal 9 settembre 2004.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La serie segue un gruppo di fuorilegge che, guidati da Chode a bordo dell'astronave Jupiter 42, compiono lavori occasionali con il solo scopo di auto-arricchirsi rapidamente.

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Episodi Prima TV originale Prima TV Italia
Prima stagione 13 2004 2004
Seconda stagione 13 2005 2008
Terza stagione 13 2007

Personaggi e doppiatori[modifica | modifica wikitesto]

Personaggi principali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The Deadbolt Interview - Pushing Brand Boundaries with Syfy President David Howe, su web.archive.org, 31 dicembre 2009. URL consultato il 30 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2009).
  2. ^ (EN) Ryan Ball, More Rift being Tripped, su Animation Magazine, 10 novembre 2006. URL consultato l'11 gennaio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]