Tremensuoli

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Tremensuoli
frazione
Tremensuoli – Veduta
Tremensuoli – Veduta
Piazza Cappelle
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Latina
Comune Minturno
Territorio
Coordinate41°15′43.9″N 13°43′28.1″E / 41.262194°N 13.724472°E41.262194; 13.724472 (Tremensuoli)
Abitanti1 200[1]
Altre informazioni
Cod. postale04026
Prefisso0771
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantitremensuolesi
Patronosan Nicandro[non chiaro]
san Sebastiano (compatrono)
Giorno festivo17 giugno (memoria liturgica)
Seconda domenica di agosto (festa patronale)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tremensuoli
Tremensuoli

Tremensuoli è una frazione del comune laziale di Minturno, in Provincia di Latina.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

La località si trova in zona collinare (111 m. slm) e domina il litorale di Scauri e Marina di Minturno. Presso la base della collina di Tremensuoli vi è la stazione ferroviaria di Minturno-Scauri della Roma-Formia-Napoli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Nicandro Martire in Piazza Capo Trivio

L'etimologia più probabile del nome fa risalire quest'ultimo da tres montes o tres montoli, ossia paese circondato da tre colline o situato fra tre colline: Monte Rotondo, Monte Belvedere e il colle dove sorge Tremensuoli, sulla cui cima si trova Capo Trivio. Secondo una suggestiva, ma del tutto arbitraria, etimologia popolare, il nome della località deriva da "tre monsieurs", ovvero tre francesi, che, invitati dalla dolcezza e piacevolezza del luogo, avrebbero costruito sulla collina le prime abitazioni. Miti di fondazione sono diffusi nella zona anche per altre località.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La zona "La Grotte" prende il nome da una cisterna romana, ancora oggi esistente, che risulta essere in totale stato di abbandono. Tremensuoli è menzionata in un atto del X secolo, inserito nel Codex diplomaticus cajetanus. Da segnalare la Chiesa Parrocchiale di San Nicandro Martire, risalente al X secolo: è a croce greca, con decorazioni a stucco e volte a botte lunettate, che sono state cancellate in un recente restauro. Vi si conservano statue lignee del XIX secolo che raffigurano i due Santi Patroni dell'antico borgo collinare: san Nicandro[non chiaro] e San Sebastiano festeggiati nella seconda domenica d'agosto. Un'altra Chiesa è dedicata al Sacro Cuore di Gesù. In Piazza Mons. Raffaele Bergantino (ex Piazza Cappelle), si trova un monumento dedicato al 339º reggimento "Orso Polare" che ricorda la battaglia di Tremensuoli del 16 maggio 1944, mentre in Piazza Capo Trivio c'è il monumento alla pace, inaugurato nel giugno del 1994.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Approssimativamente

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 2013 - Tremensuoli, amore di una terra di Aurelio Carlino (Caramanica Editore)
  • 2022 - in Tremensuoli di Minturno di Mario D'Onofrio (Caramanica Editore)
  • 2022 - Un uomo che lottò per la nostra libertà (Tremensuoli in guerra) (Caramanica Editore)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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