Timur Kačarava

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Timur Kačarava (in russo: Тиму́р Влади́мирович Качара́ва, Timur Vladimirovič Kačarava; in georgiano: თემურ კაჭარავა, Temur K'ach'arava; 21 agosto 198513 novembre 2005) è stato un attivista russo d'origine georgiana, assassinato da un gruppo di estrema destra a San Pietroburgo.[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato dalla famiglia di un ufficiale dell'esercito presso Černobyl', studiò all'Università statale di San Pietroburgo e prese parte a un gruppo studentesco antifascista e anarchico che organizzava manifestazioni antifasciste e azioni umanitarie. Fu fondatore e chitarrista della band hardcore punk Sandinista! (2003) e prese parte a un tour in Svezia con il gruppo crust punk Distress.

Il 13 novembre 2005 fu accoltellato a morte con cinque colpi al collo in piazza Vosstanija, subito dopo una distribuzione di cibo con i collettivi Food Not Bombs.[2] Nell'attacco fu gravemente ferito anche un compagno. I testimoni sostennero che l'aggressione fosse motivata dall'attivismo del giovane nel movimento antifascista.[3]

Reazione e processo[modifica | modifica wikitesto]

Oltre tremila suoi compagni di università rivolsero una petizione al presidente Putin per la cattura e la punizione dei responsabili. Nel dicembre 2005, la polizia russa arrestò sette sospetti che infine confessarono il crimine. Il 7 agosto 2007 il quattordicenne[4] Aleksandr Šabalin fu riconosciuto colpevole del delitto e ricevette una condanna a dodici anni di reclusione per omicidio e incitamento all'odio razziale o etnico. Gli altri sei membri della banda, che avevano immobilizzato Kačarava impedendogli la resistenza, furono incriminati per incitamento all'odio: tre furono condannati a pene minori e tre godettero della condizionale. Le indagini proseguirono negli anni successivi nei confronti di altri sospettati.[5]

Secondo l'associazione russa Agora il processo è stato la maggior conquista dell'attivismo per i diritti umani presso i tribunali russi nel 2007.[6]

Famiglia, amici e colleghi di Timur rimasero persuasi che il giovane fosse stato vittima di un gruppo neonazista organizzato e armato. Gli amici testimoniarono che era stato pedinato, aveva ricevuto minacce telefoniche ed era stato preso di mira prima dell'aggressione. Secondo il difensore di parte civile della famiglia, il giudice accolse la ricostruzione secondo dell'omicida, che sostenne di aver proposto spontaneamente di pestare un attivista antifascista, senza chiamare gli altri aggressori in correità per l'omicidio.[7] Il caso Kačarava indusse alcuni dei giovani antifascisti russi all'adozione di una nuova tattica con uso della violenza verso neonazisti e razzisti.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Russia: A Timeline Of Recent Racial Incidents. Radio Free Europe/Radio Liberty. April 3, 2006., su rferl.org.
  2. ^ "Minorities Under Siege: Hate Crimes and Intolerance in the Russian Federation". Archived from the original on June 29, 2007. Retrieved 2008-06-01.. Human Rights First. Retrieved on 2008-06-01., su humanrightsfirst.org. URL consultato il giugno 29, 2021 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2007).
  3. ^ Russia: Country Reports on Human Rights Practices – 2005. United States Department of State Bureau of Democracy, Human Rights, and Labor. March 8, 2006., su 2001-2009.state.gov.
  4. ^ Russia: Seven Sentenced In Killing Of Antiracism Campaigner. URL consultato il 23 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2008)., by Claire Bigg, RFE/RL, August 7, 2007
  5. ^ a b Stolyarova, Galina. Extremist Group Steps Up Pressure on Immigrants. The St. Petersburg Times. Retrieved on 2008-06-01., su sptimes.ru. URL consultato il 29 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2008)., (ES) Pilar Bonet, Rusia investiga un crimen racista grabado en vídeo, in El País, 15 agosto 2007. URL consultato il 19 agosto 2021, (EN) Man who took part in killing antifascist protestor Kacharava in St. Petersburg gets 1.5 years, in Interfax, 20 dicembre 2018. URL consultato il 19 agosto 2021.
  6. ^ (RU) Победная десятка: Правозащитники составили рейтинг прецедентных дел 2007 года. URL consultato il 14 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2008), Евгения Зубченко, Novye Izvestiya, 15 января 2008 г.
  7. ^ Gangs: Vigilante Justice. URL consultato il 14 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016), Galina Stolyarova, Transitions online, 2007-09-04. Retrieved on 2008-06-01.
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