Terremoto di Creta del 1303

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Terremoto di Creta del 1303
Data8 agosto 1303
Magnitudo momento8,0 ca.
Epicentromar Egeo, al largo di Creta
35°N 27°E / 35°N 27°E35; 27
Stati colpitiBandiera della Grecia Grecia
Bandiera della Turchia Turchia
Bandiera dell'Egitto Egitto
Intensità MercalliVIII-X
Maremoto
Vittimediverse migliaia
Mappa di localizzazione: Mar di Levante
Terremoto di Creta del 1303
Posizione dell'epicentro

Il terremoto di Creta del 1303 è un evento sismico che ha avuto luogo la sera dell'8 agosto, con epicentro tra le isole egee di Creta e Rodi e di intensità di circa 8 di magnitudo momento.[1] La scossa causò ingenti danni materiali, feriti e vittime lungo le coste del mar Egeo e del mar di Levante, provocando un conseguente maremoto, anch'esso devastante.[2]

Danni e vittime[modifica | modifica wikitesto]

Mar Egeo[modifica | modifica wikitesto]

A quel tempo l'isola di Creta era amministrata dal ducato di Candia, una colonia della Repubblica di Venezia; i rapporti dei rappresentanti locali in Italia descrissero la distruzione di edifici pubblici nella capitale, Candia, e di castelli e villaggi in tutto il territorio dell'isola, specialmente nella parte orientale. I decessi sull'isola furono circa 4 000 e il tasso di mortalità venne riportato più elevato per le donne e i bambini.

Anche altre aree dell'Egeo furono duramente colpite, in particolare Rodi e il Peloponneso.

Egitto[modifica | modifica wikitesto]

Ad Alessandria d'Egitto il terremoto provocò la distruzione delle mura urbane, il crollo parziale del faro cittadino, una delle sette meraviglie del mondo, e il maremoto successivo alla scossa trasportò le navi del porto fino a tre chilometri nell'entroterra.

Anche al Cairo furono riportati ingenti danni, soprattutto alle moschee della città e alle piramidi della necropoli di Giza.

Costa levantina[modifica | modifica wikitesto]

La scossa provocò danni anche nella regione levantina, in particolare ne furono riportati sull'isola di Cipro e nelle città di Acri, Antiochia e Damasco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. A. Papadopolous, E. Daskalaki, A. Fokaefs, N. Giraleas, Tsunami hazards in the Eastern Mediterranean: strong earthquakes and tsunamis in the East Hellenic Arc and Trench system (PDF), in Natural Hazards and Earth System Sciences, vol. 7, 1ª ed., 2007, pp. 57–64.
  2. ^ A. Z. Hamouda, Numerical computations of 1303 tsunamigenic propagation towards Alexandria, Egyptian Coast, in Journal of African Earth Sciences, vol. 44, 1ª ed., 2006, pp. 37–44.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]