Tea Bonelli

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Aristea Bertasi

Aristea Bertasi, nota come Tea Bonelli (Milano, 6 marzo 1911Bologna, 6 agosto 1999), è stata un'editrice e disegnatrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Moglie di Giovanni Luigi "Gianluigi" Bonelli e madre di Sergio Bonelli, durante la Seconda guerra mondiale lei e il figlio lasciano Milano durante i bombardamenti e sfollano in Liguria, mentre il marito si rifugia in Svizzera e successivamente (ma per conto suo) in Liguria[1][2].

Al termine del conflitto, Gianluigi Bonelli si presenta con una nuova compagna. La separazione è però consensuale e Gianluigi, per garantire un sostentamento a Tea e al figlio, le cede la sua casa editrice di fumetti, le Edizioni Audace, che poi diventerà nel 1988 la Sergio Bonelli Editore, rimanendone collaboratore freelance.[1][2][3][4]

Da casalinga, che secondo il figlio Sergio "non credo che abbia mai letto un fumetto prima del 1946", diviene quindi editrice, dimostrando notevoli qualità imprenditoriali.[2][4][5]

Quando l'ex marito, nel 1948, ha in mente due pubblicazioni fumettistiche, Occhio Cupo e Tex, è lei ad assumere il disegnatore Aurelio Galleppini, creando una delle coppie di autori di fumetti più celebri e durature di sempre nel campo dei fumetti; Occhio Cupo chiuse dopo dodici numeri ma l'altra serie, il western Tex, raggiunge presto notevole successo venendo pubblicata ininterrottamente dal 1948.[6][7][8][9][10]

Senza mai essere accreditata, Tea Bonelli effettua di sua mano qualche disegno.[11]

Viene tumulata in un'edicola del Cimitero Monumentale di Milano[12].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Le venne intitolato "Largo Tea Bertasi Bonelli", nel territorio del Municipio IX di Roma.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Leggendo Tex Willer - Scheda capitolo, su leggendotexwiller.it. URL consultato il 10 maggio 2017.
  2. ^ a b c Leggendo Tex Willer - Scheda capitolo, su leggendotexwiller.it. URL consultato il 10 maggio 2017.
  3. ^ accadde…oggi: nel 1911 nasce Tea Bertasi Bonelli, su daniela e dintorni, 6 marzo 2017. URL consultato il 10 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2017).
  4. ^ a b Sergio Bonelli Editore, Sergio Bonelli, 26 settembre 2014. URL consultato l'11 maggio 2017.
  5. ^ FondazioneDNArt, MILANO 54 - SERGIO BONELLI RACCONTA TEX WILLER, 17 marzo 2016. URL consultato l'11 maggio 2017.
  6. ^ scrip, Cinque storici disegnatori dei fumetti di Tex Willer - Cinque cose belle, in Cinque cose belle, 3 aprile 2014. URL consultato il 10 maggio 2017.
  7. ^ Leggendo Tex Willer - Scheda capitolo, su leggendotexwiller.it. URL consultato il 9 giugno 2017.
  8. ^ Guida Fumetto Italiano, Guida Fumetto Italiano, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 9 giugno 2017.
  9. ^ Baci_e_spari, su baciespari.it. URL consultato il 2 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2011).
  10. ^ Massimo Cappelli, Tex Willer: la storia di una leggenda (1948-1957), su magazine uBC Fumetti, 3 giugno 2018. URL consultato il 3 luglio 2019.
  11. ^ Tea Bertasi Bonelli | imPagine, su impagine.it. URL consultato il 10 maggio 2017.
  12. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  13. ^ Roma - IX Municipio - TOPONOMASTICA FEMMINILE, su toponomasticafemminile.com. URL consultato il 24 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2015).