Congregazioni cristiane pentecostali: differenze tra le versioni

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Con il termine di '''congregazioni cristiane pentecostali''' viene definita una comunione di Chiese [[Evangelica|evangeliche]] [[Pentecostale|pentecostali]] italiane autonome a struttura congregazionalista.
Con il termine di '''congregazioni cristiane pentecostali''' viene definita una comunione di Chiese [[Evangelica|evangeliche]] [[Pentecostale|pentecostali]] italiane autonome a struttura congregazionalista.


Le congregazioni cristiane pentecostali hanno origine nel risveglio pentecostale a [[Chicago]], dove un gruppo di evangelici italiani nel [[1907]] si organizzò una comunità italiana da cui partì verso la fine del 1908 un fedele, Giacomo Lombardi, senza alcuna istruzione o preparazione teologica. Egli fondò alcune piccole comunità: [[Roma]] ([[1908]]) e [[La Spezia]] ([[1910]]). Altri evangelisiti come Lucia Menna ha fondato comunità e [[Gissi]] ([[1910]]), un piccolo centro in [[provincia di Chieti]], in [[Abruzzo]]; [[Luigi Francescon]] a Sassari, Umberto Gazzari, Serafino Arena e Luigi Terragnoli qualche comunità. Negli anni seguenti, come conseguenza della testimonianza di altri immigrati tornati in Italia, si costituirono altre chiese e gruppi. Tuttavia, fino a quel momento il movimento pentecostale aveva una organizzazione tipicamente congregazionalista, in cui ogni comunità era completamente autonoma.
Le congregazioni cristiane pentecostali hanno origine nel risveglio pentecostale a [[Chicago]], dove un gruppo di evangelici italiani nel [[1907]] organizzò una comunità italiana da cui partì verso la fine del 1908 un fedele, Giacomo Lombardi, senza alcuna istruzione o preparazione teologica. Egli fondò alcune piccole comunità: [[Roma]] ([[1908]]) e [[La Spezia]] ([[1910]]). Altri evangelisiti come Lucia Menna ha fondato comunità a [[Gissi]] ([[1910]]), un piccolo centro in [[provincia di Chieti]], in [[Abruzzo]]; [[Luigi Francescon]] a Sassari, Umberto Gazzari, Serafino Arena e Luigi Terragnoli qualche comunità. Negli anni seguenti, come conseguenza della testimonianza di altri immigrati tornati in Italia, si costituirono altre chiese e gruppi. Tuttavia, fino a quel momento il movimento pentecostale aveva una organizzazione tipicamente congregazionalista, in cui ogni comunità era completamente autonoma.


Dal [[1935]] al [[1944]] fu il periodo di una grande persecuzione ufficialle sin dalla circolare denominata "[[Guido Buffarini Guidi|Buffarini Guidi]]"), durante il quale i credenti pentecostali vennero arrestati in massa. Terminato il periodo clandestino, ci si rese conto che le comunità non erano diminuite ne disperse. Le statistiche dicono che dalle 172 del [[1930]], le chiese erano 201 nel [[1940]]. Fino a quel momento le chiese pentecostali sono assolutamente indipendenti e non esiste ancora alcuna forma di organizzazione o denominazione. Queste chiese hanno avuta origine alla fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] (Convegno di [[Roma]] delle chiese pentecostali italiane del 28 agosto-1º settembre [[1946]])<ref>{{cita web|http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/pentecostali_03.htm|cesnur-Le religioni in italia|28-2.08}}</ref> quando una parte del mondo pentecostale,(in seguito costituito come [[Assemblee di Dio in Italia]]) nell'intento di ottenere il riconoscimento giuridico come [[ente morale]] di [[culto]], decise di chiedere l'affiliazione alle [[Assemblee di Dio]] degli [[USA]] allo scopo di fornire le adeguate garanzie allora richieste dal Ministero dell'Interno. Un certo numero di chiese, ritenendo di dover mantenere l'originale spirito congregazionalista delle prime comunità pentecostali, non aderì preferendo rimanere indipendente. Queste chiese si organizzarono appunto in modo congregazionalista e nel [[1958]] assunsero il nome di Congregazioni cristiane pentecostali.
Dal [[1935]] al [[1944]] fu il periodo di una grande persecuzione ufficiale sin dalla circolare denominata "[[Guido Buffarini Guidi|Buffarini Guidi]]"), durante il quale i credenti pentecostali vennero arrestati in massa. Terminato il periodo clandestino, ci si rese conto che le comunità non erano diminuite disperse. Le statistiche dicono che dalle 172 del [[1930]], le chiese erano 201 nel [[1940]]. Fino a quel momento le chiese pentecostali sono assolutamente indipendenti e non esiste ancora alcuna forma di organizzazione o denominazione. Queste chiese hanno avuta origine alla fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] (Convegno di [[Roma]] delle chiese pentecostali italiane del 28 agosto-1º settembre [[1946]])<ref>{{cita web|http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/pentecostali_03.htm|cesnur-Le religioni in italia|28-2.08}}</ref> quando una parte del mondo pentecostale, in seguito costituito come [[Assemblee di Dio in Italia]], nell'intento di ottenere il riconoscimento giuridico come [[ente morale]] di [[culto]], decise di chiedere l'affiliazione alle [[Assemblee di Dio]] degli [[USA]] allo scopo di fornire le adeguate garanzie allora richieste dal Ministero dell'Interno. Un certo numero di chiese, ritenendo di dover mantenere l'originale spirito congregazionalista delle prime comunità pentecostali, non aderì preferendo rimanere indipendente. Queste chiese si organizzarono appunto in modo congregazionalista e nel [[1958]] assunsero il nome di Congregazioni cristiane pentecostali.


Sono maggiormente diffuse nella [[Sicilia]] sud orientale, ma qualche comunità è presente anche in altre regioni d'Italia. In Italia vi aderiscono circa 61 congregazioni<ref>[http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/pentecostali_03.htm Le religioni in Italia - La prima ondata: (b) i cosiddetti 'battisti' le ADI e le congregazioni indipendenti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>;
Sono maggiormente diffuse nella [[Sicilia]] sud orientale, ma qualche comunità è presente anche in altre regioni d'Italia. In Italia vi aderiscono circa 61 congregazioni<ref>[http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/pentecostali_03.htm Le religioni in Italia - La prima ondata: (b) i cosiddetti 'battisti' le ADI e le congregazioni indipendenti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>;

Versione delle 00:37, 20 mag 2015

Congregazioni cristiane pentecostali
Classificazioneevangelica
Orientamentopentecostale
Fondata1958
Vittoria
DiffusioneItalia
Struttura organizzativacongregazionista
Congregazioni61

Con il termine di congregazioni cristiane pentecostali viene definita una comunione di Chiese evangeliche pentecostali italiane autonome a struttura congregazionalista.

Le congregazioni cristiane pentecostali hanno origine nel risveglio pentecostale a Chicago, dove un gruppo di evangelici italiani nel 1907 organizzò una comunità italiana da cui partì verso la fine del 1908 un fedele, Giacomo Lombardi, senza alcuna istruzione o preparazione teologica. Egli fondò alcune piccole comunità: Roma (1908) e La Spezia (1910). Altri evangelisiti come Lucia Menna ha fondato comunità a Gissi (1910), un piccolo centro in provincia di Chieti, in Abruzzo; Luigi Francescon a Sassari, Umberto Gazzari, Serafino Arena e Luigi Terragnoli qualche comunità. Negli anni seguenti, come conseguenza della testimonianza di altri immigrati tornati in Italia, si costituirono altre chiese e gruppi. Tuttavia, fino a quel momento il movimento pentecostale aveva una organizzazione tipicamente congregazionalista, in cui ogni comunità era completamente autonoma.

Dal 1935 al 1944 fu il periodo di una grande persecuzione ufficiale sin dalla circolare denominata "Buffarini Guidi"), durante il quale i credenti pentecostali vennero arrestati in massa. Terminato il periodo clandestino, ci si rese conto che le comunità non erano diminuite né disperse. Le statistiche dicono che dalle 172 del 1930, le chiese erano 201 nel 1940. Fino a quel momento le chiese pentecostali sono assolutamente indipendenti e non esiste ancora alcuna forma di organizzazione o denominazione. Queste chiese hanno avuta origine alla fine degli anni quaranta (Convegno di Roma delle chiese pentecostali italiane del 28 agosto-1º settembre 1946)[1] quando una parte del mondo pentecostale, in seguito costituito come Assemblee di Dio in Italia, nell'intento di ottenere il riconoscimento giuridico come ente morale di culto, decise di chiedere l'affiliazione alle Assemblee di Dio degli USA allo scopo di fornire le adeguate garanzie allora richieste dal Ministero dell'Interno. Un certo numero di chiese, ritenendo di dover mantenere l'originale spirito congregazionalista delle prime comunità pentecostali, non aderì preferendo rimanere indipendente. Queste chiese si organizzarono appunto in modo congregazionalista e nel 1958 assunsero il nome di Congregazioni cristiane pentecostali.

Sono maggiormente diffuse nella Sicilia sud orientale, ma qualche comunità è presente anche in altre regioni d'Italia. In Italia vi aderiscono circa 61 congregazioni[2];

Note

Voci correlate

Bibliografia

  • Eugenio Stretti, Il movimento pentecostale, Le Assemblee di Dio in Italia, 1998, Torino, Claudiana.
  • David A. Womack Francesco Toppi, Le radici del movimento pentecostale in Italia, 1989, Roma, ADI Media.