Fustigazione: differenze tra le versioni

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Un altro dispositivo utilizzato per immobilizzare i trasgressori era il cosiddetto ''birching table'' usato in [[Scozia]], con due buchi attraverso i quali venivano inserite le braccia del condannato ma per il resto lasciato libero, tranne che per una cinghia fissata immediatamente sopra la vita.<ref>[http://www.westhighlandmuseum.org.uk/collections/the-fort/item-one/ The Birching Table], West Highland Museum.</ref>
Un altro dispositivo utilizzato per immobilizzare i trasgressori era il cosiddetto ''birching table'' usato in [[Scozia]], con due buchi attraverso i quali venivano inserite le braccia del condannato ma per il resto lasciato libero, tranne che per una cinghia fissata immediatamente sopra la vita.<ref>[http://www.westhighlandmuseum.org.uk/collections/the-fort/item-one/ The Birching Table], West Highland Museum.</ref>

== Royal Navy ==
La fustigazione era la punizione più comune per i giovani marinai che prestavano servizio a bordo delle navi britanniche. Molte volte si veniva puniti per le colpe meno gravi, come non aver svolto con ''dedizione'' il proprio lavoro, o semplicemente a discrezione del Capitano. Tutte le punizioni venivano eseguite sul [[Ponte (nautica)]] mentre il resto dell’equipaggio lavorava. A questo punto il Capitano ordinava alla vittima di spogliarsi, dopo, il ragazzino veniva legato a una grata per mani e ginocchia, di [[schiena]] o di [[petto]] a mo’ di crocifissione. A volte la “tortura” consisteva nel lungo mantenimento della ''posizione di stress.'' Fatto ciò il Capitano proclamava la colpa del ragazzo, quindi la causa della punizione. Il Nostromo (Sottoufficiale) era incaricato di colpire la vittima con il [[Gatto a nove code]]. La fustigazione continuava fino a quando il Capitano avesse deciso che la punizione fosse stata quella corretta. Le '''altre punizioni''' potevano essere più o meno crudeli; Se un marinaio offendeva un membro dell’equipaggio di grado maggiore veniva legato ad una sedia e costretto a tenere in bocca una spranga di ferro. Se il ragazzo era stato scoperto a rubare veniva legato e, a torso nudo, veniva fatto “girare” per i ponti della nave, venendo così colpito anche dai propri compagni. Quando non si svolgeva il proprio lavoro con dedizione, costantemente, si veniva congedati, ma prima il Capitano doveva decidere una punizione che fosse adatta alla situazione. Nella maggior parte dei casi il ragazzino veniva legato legato, completamente nudo, ad un’aspa posizionata sulla [[prua]] della nave. I Nostromi erano incaricati, anche in questo caso, di fustigare la vittima per almeno venticinque volte. Poi il ragazzo doveva essere condotto su un’altra nave della flotta e doveva subire la stessa punizione,fino a quando essa non veniva considerata scontata per intero.<ref>{{Cita web|url=https://www.velaemotore.it/articoli/view/la-royal-navy-tra-rhum-e-frustate-1-introduzione-vela-4751|titolo=La Royal Navy tra rhum e frustate|sito=www.velaemotore.it|accesso=2019-03-05}}</ref>


==Storia==
==Storia==

Versione delle 12:41, 5 mar 2019

Rappresentazione medioevale di fustigazione di uno scolaro

La fustigazione (dal latino fustis, bastone) è una punizione corporale che prevede l'uso di verghe. Di norma applicata sulle natiche nude del destinatario, può esser usata anche per colpire la schiena o le spalle.

Utilizzo

Lo strumento usato per la fustigazione è un fascio di rametti senza foglie legato insieme. Può essere di betulla (in inglese birch, da cui il termine birching), ma può essere anche composto da vari altri rami lisci e resistenti di albero o arbusto, tra i quali il salice.[1]

Le verghe di nocciolo risultano essere particolarmente dolorose: un fascio composto di quattro o cinque rami di nocciolo è stato utilizzato fino agli anni sessanta e settanta sull'isola di Man, ultimo luogo in Europa a utilizzare il birching a titolo di pena giudiziaria.[2]

Un altro dei fattori che può aumentare di molto la sofferenza data dalla punizione è la dimensione dei rametti utilizzati, cioè la loro lunghezza, peso e il numero di rami di cui è composto. In alcuni istituti di pena erano in uso differenti versioni dello stesso strumento: ad esempio nella prigione di Dartmoor il dispositivo utilizzato per punire i colpevoli di sesso maschile di età superiore ai 16 anni era un fascio di rami lungo più di un metro e che poteva arrivare a un peso complessivo di 450 g, che era conosciuto come senior birch.

Vi sono state nel tempo opinioni diverse circa l'utilità di bagnare o mettere in ammollo in un liquido il fascio di rami prima dell'uso sulla pelle dei colpevoli: dopo esser stato messo in acqua il suo peso di certo aumenta, quindi l'impatto dev'esser maggiormente doloroso se chi esegue la punizione usa la forza sufficiente.

Tradizionalmente i rami di betulla venivano messi in salamoia (composto d'acqua fortemente salata) prima dell'uso, il che ne aumenta notevolmente il peso, la flessibilità e la resistenza; rendendo così la punizione più grave sia in termini di dolore sia di danni alla carne della vittima sotto forma di tagli e lividi. A causa delle sue proprietà fortemente antisettiche, poi, la salamoia contribuiva anche a prevenire infezioni prodotte dalle eventuali ferite.

Nel 1860 la Royal Navy abbandonò l'uso del gatto a nove code sui ragazzi che facevano da mozzo e sui marinai più giovani; lo strumento aveva difatti acquisito una brutta reputazione a causa del suo uso intensivo all'interno delle carceri: venne così sostituito dalle bacchette di legno di betulla.

La fustigazione era il metodo con cui per tutto il XIX secolo le classi più agiate si erano trovate in maggior familiarità, essendo quello attraverso cui tutti i ragazzi venivano castigati durante il periodo degli studi, sia nei collegi sia nelle scuole private per ricchi e nobili.[3] All'incirca nello stesso periodo i tribunali civili seguirono sistematicamente l'esempio della Marina e passarono al fascio di rami di betulla per la punizione corporale giudiziaria di adolescenti negli orfanotrofi o nei riformatori e di giovani uomini nelle prigioni; laddove in precedenza era stata utilizzata la frusta o il gatto a nove code.

A seguito d'un tentativo di standardizzare le bacchette di betulla, l'ammiragliato del ministero della marina faceva tenere in ognuno dei suoi porti maggiori degli esemplari modello di birch, così come anche del cane (vedi caning): venivano poi portati nelle navi e usati per frustare i ragazzini imbarcati come novelli marinai (le punizioni erano eseguite rigorosamente sul ponte davanti a tutti).

Il termine betulla giudiziaria si riferisce generalmente al tipo più severo di birching per le punizioni corporali inflitte in seguito a una sentenza apposita del tribunale; qui era particolarmente usato il fascio di rami di nocciolo.

Un memorandum del 1951 (ma la sua pratica era già largamente in uso anche in precedenza) ha ordinato che sui carcerati maschi del Regno Unito potessero essere utilizzati gatti a nove code o bacchette di betulla solo nel carcere nazionale di massima sicurezza di Wandsworth a sud di Londra: gli strumenti dovevano essere accuratamente testati prima d'esser forniti al carcere ogni qualvolta fosse necessario per il suo utilizzo come forma disciplinare all'interno della prigione.[4]

Il termine Eton birch (betulla di Eton) era invece usato per indicare lo strumento per le punizioni scolastiche in vari college, fatto con ramoscelli di piccoli alberi di betulla.

Posizioni

Solo se si trattava di un bambino piccolo questo poteva essere punito in posizione OTK (sopra il ginocchio a pancia in giù); in alternativa veniva piegato sopra un mobile o la spalliera d'una sedia. Per l'esecuzione delle pene giudiziarie il colpevole poteva anche essere legato, per impedirgli di muoversi troppo o tentare la fuga.

In alcune prigioni e riformatori giudiziari si utilizzava un apparato di legno noto come birching donkey o birching pony appositamente costruito per questo tipo di fustigazione. Poiché non v'erano modalità standard le carceri e le stazioni di polizia avevano elaborato e adattato per l'uso diverse "panche o letti da fustigazione" sopra cui imputati minorenni e adulti venivano messi per ricevere la pena. Alcuni di questi modelli consentivano una posizione in piedi o appoggiata, questo per poter utilizzare anche altri strumenti di correzione (caning, strapping, ecc).

Una delle posizioni più in auge per la disciplina scolastica era quella denominata horsing, in cui la persona che dev'essere punita è tenuta per le braccia sopra la parte posteriore da qualcun altro (per esempio un compagno di classe) o direttamente sulle spalle di due o più colleghi: tuttavia, nel college di Eton e in altre scuole di fama simile, colui che doveva essere frustato veniva fatto inginocchiare su un blocco di legno speciale.

Un altro dispositivo utilizzato per immobilizzare i trasgressori era il cosiddetto birching table usato in Scozia, con due buchi attraverso i quali venivano inserite le braccia del condannato ma per il resto lasciato libero, tranne che per una cinghia fissata immediatamente sopra la vita.[5]

Royal Navy

La fustigazione era la punizione più comune per i giovani marinai che prestavano servizio a bordo delle navi britanniche. Molte volte si veniva puniti per le colpe meno gravi, come non aver svolto con dedizione il proprio lavoro, o semplicemente a discrezione del Capitano. Tutte le punizioni venivano eseguite sul Ponte (nautica) mentre il resto dell’equipaggio lavorava. A questo punto il Capitano ordinava alla vittima di spogliarsi, dopo, il ragazzino veniva legato a una grata per mani e ginocchia, di schiena o di petto a mo’ di crocifissione. A volte la “tortura” consisteva nel lungo mantenimento della posizione di stress. Fatto ciò il Capitano proclamava la colpa del ragazzo, quindi la causa della punizione. Il Nostromo (Sottoufficiale) era incaricato di colpire la vittima con il Gatto a nove code. La fustigazione continuava fino a quando il Capitano avesse deciso che la punizione fosse stata quella corretta. Le altre punizioni potevano essere più o meno crudeli; Se un marinaio offendeva un membro dell’equipaggio di grado maggiore veniva legato ad una sedia e costretto a tenere in bocca una spranga di ferro. Se il ragazzo era stato scoperto a rubare veniva legato e, a torso nudo, veniva fatto “girare” per i ponti della nave, venendo così colpito anche dai propri compagni. Quando non si svolgeva il proprio lavoro con dedizione, costantemente, si veniva congedati, ma prima il Capitano doveva decidere una punizione che fosse adatta alla situazione. Nella maggior parte dei casi il ragazzino veniva legato legato, completamente nudo, ad un’aspa posizionata sulla prua della nave. I Nostromi erano incaricati, anche in questo caso, di fustigare la vittima per almeno venticinque volte. Poi il ragazzo doveva essere condotto su un’altra nave della flotta e doveva subire la stessa punizione,fino a quando essa non veniva considerata scontata per intero.[6]

Storia

La fustigazione è stata la forma più comune di punizione giudiziaria e scolastica in Europa fino alla prima metà del XIX secolo, quando venne sempre più rimpiazzata dal caning o dallo strapping. Il fascio di rami di betulla veniva sempre applicato sulle natiche nude, solitamente un'umiliazione in più per i ragazzi, laddove agli adulti era invece somministrato sulle spalle o sulla schiena.

L'uso è testimoniato fin dai tempi delle rivoluzione francese: Théroigne de Méricourt impazzì finendo i suoi giorni in un manicomio dopo una fustigazione pubblica. Il 31 maggio 1793 un gruppo di donne giacobine la sequestrò e dopo averla spogliata nuda la frustarono sul sedere nudo nel giardino delle Tuileries.[7] La fustigazione giudiziaria lungo il corso del XX secolo in Gran Bretagna è stata usata molto più spesso come una delle punizioni inflitte ai minori di sesso maschile, solitamente per furti e vagabondaggio, piuttosto che come sanzione rivolta a uomini adulti. Era applicato per i ragazzi fino a 14 anni in Inghilterra e Galles e fino a 16 anni in Scozia: in questa versione la betulla era molto più leggera e piccola e veniva somministrata privatamente da un poliziotto subito dopo la sentenza del magistrato (o in una sala del palazzo di giustizia o alla più vicina stazione di polizia).

La fustigazione è oggi usata di rado come punizione giudiziaria, ed è quasi completamente scomparsa come castigo da infliggere ai bambini.

Usi non punitivi

All'interno della pratica sadomaso si può usare la fustigazione come versione alternativa rispetto allo spanking (sculacciata erotica): qui la persona, che può essere indifferentemente sia maschio sia femmina, viene colpita sul sedere nudo con manciate di ramoscelli e foglie di giovani alberi di betulla o salice con l'intento di eccitare sessualmente gli attori del gioco.

In Scandinavia (soprattutto in Finlandia), nei Paesi baltici e in Russia vige la tradizione di colpire il proprio corpo con ramoscelli di betulla bagnati all'interno della sauna, come forma di massaggio e per aumentare la circolazione del sangue e aprire i pori della pelle. Esser colpiti in questa maniera induce una piacevole sensazione di bruciore che non giunge mai a un vero e proprio dolore.

Note

  1. ^ Nello stato australiano di Victoria , le verghe per la punizione giudiziaria d'imputati minorenni erano fatte di "vimini di salice imbevuti d'acqua". Benson, G. Flogging: The Law and Practice in England, Howard League for Penal Reform, London, 1937, Appendix I: The Law and Practice of Other Countries. OCLC 5780230
  2. ^ Such a birch is illustrated in "Birching - The Facts", Isle of Man Courier, Ramsey, 17 March 1972.
  3. ^ "Kissing the Gunner's Daughter", Part II - The Ryder Reforms at World Corporal Punishment Research.
  4. ^ Prison Commission Memorandum, 20 July 1951, PRO HO 323/13.
  5. ^ The Birching Table, West Highland Museum.
  6. ^ La Royal Navy tra rhum e frustate, su www.velaemotore.it. URL consultato il 5 marzo 2019.
  7. ^ Roudinesco, Elisabeth. (1992) Madness and Revolution: The Lives and Legends of Theroigne de Mericourt, Verso, p.198. ISBN 0860915972

Voci correlate

Collegamenti esterni