Hull classification symbol

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Il numero di scafo 75 riportato sulla torretta della portaerei nucleare
USS Harry S. Truman

Hull classification symbol, letteralmente "simbolo di classificazione di scafo", è un sistema di sigle adottato dalla Marina, dalla Guardia costiera e dall'Amministrazione oceanica e atmosferica degli Stati Uniti per la classificazione delle unità navali[1].

Ad esempio la sigla CVN (che deriva da Carrier, Volplane, Nuclear) identifica le portaerei a propulsione nucleare. Talvolta gli hull classification symbol sono semplicemente indicati come hull code o hull numbers, codici di scafo.

Assieme al numero di scafo (hull number), assegnato dal Dipartimento della Marina, consente l'immediata e univoca identificazione di una nave della US Navy. Ad esempio CVN-72, che sta per portaerei a propulsione nucleare n. 72, identifica la USS Abraham Lincoln.

Sebbene l'identificazione sia univoca, una nave che sia stata sottoposta a significative modifiche, o che ne sia stato riconsiderato l'utilizzo in un diverso ruolo può vedersi riassegnare una nuova sigla e un nuovo numero: ad esempio la USS Patoka (AO-9) nella sua carriera vide assegnarsi in diversi periodi le sigle AV-6 e AG-125.

Inoltre il sistema, dalla sua introduzione nel 1907, è stato modificato e riorganizzato numerose volte. Pertanto talvolta una nave può vedersi riassegnata una nuova sigla, nell'ambito della riorganizzazione del sistema, nonostante non abbia subito modifiche di sorta. Ad esempio la USS Midway, nata come CVB-41, nell'ambito della riorganizzazione degli hull classification symbol per le portaerei, nel 1952 si vide assegnare la sigla CVA-41, e nel 1975 la sigla CV-41, mantenuta poi fino alla dismissione.

I paesi della NATO e i membri del Commonwealth adottano i pennant number, un sistema analogo, basato su quello introdotto dalla Royal Navy nel 1910.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Prima del 30 giugno 1975 Dopo il 30 giugno 1975
portaerei da attacco Attack Carrier CVA
CVAN
Attack Aircraft Carrier
Attack Aircraft Carrier Nuclear
portaerei multimissione Multimission Carrier CV
CVN
Aircraft Carrier
Aircraft Carrier Nuclear
incrociatore Cruiser CG
CLG
Cruiser Guided
Cruiser Light Guided
incrociatore Cruiser CG Cruiser Guided
fregata Frigate DL
DLG
DLGN
Destroyer Leader
Destroyer Leader Guided
Destroyer Leader Guided Nuclear
incrociatore
cacciatorpediniere
Cruiser
Destroyer
CG
CGN
DDG
Cruiser Guided
Cruiser Guided Nuclear
Destroyer Guided
cacciatorpediniere Destroyer DD
DDG
Destroyer
Destroyer Guided
cacciatorpediniere Destroyer DD
DDG
Destroyer
Destroyer Guided
ocean escort Ocean Escort DE
DEG
Destroyer Escort
Destroyer Escort Guided
fregata Frigate FF
FFG
Frigate
Frigate Guided
fregata di pattugliamento Patrol Frigate PF Patrol Frigate fregata Frigate FFG Frigate Guided

Tipi in uso[modifica | modifica wikitesto]

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Elenco generale[modifica | modifica wikitesto]

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Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il sistema degli hull classification symbol era esteso anche ai dirigibili, fintanto che la US Navy li mantenne in servizio, fino agli anni sessanta
  2. ^ Le lettere del simbolo di classificazione CV, introdotto nel 1935, non sono la sigla di Carrier Vessel, letteralmente "vascello portatore"; il simbolo deriva dall'inglese Cruiser, incrociatore, e dal verbo francese Voler, volare. Talvolta è anche riportato come "CV" derivi da Cruiser AViation ("incrociatore aeronautico"). È bene ricordare che gli hull classification symbol non sono sigle, anche se in buona parte derivano da sigle. La stessa US Navy, nel Glossary of U.S. Naval Abbreviations, si limita a specificare che la sigla CV sta per aircraft carrier. Questa definizione trae origine dal fatto che le portaerei erano viste inizialmente destinate al ruolo di controllo e interdizione marittima degli incrociatori.
  3. ^ Dictionary of American Naval Fighting Ships, pagina 724

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Norman Friedman. U.S. Small Combatants, Including PT-Boats, Subchasers, and the Brown-Water Navy: An Illustrated Design History. Annapolis, Md: Naval Institute Press, 1987. ISBN 0870217135.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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