Sepiola rondeletii
Seppiola | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Cephalopoda |
Sottoclasse | Coleoidea |
Superordine | Decapodiformes |
Ordine | Sepiida |
Famiglia | Sepiolidae |
Sottofamiglia | Sepiolinae |
Genere | Sepiola |
Specie | S. rondeletii |
Nomenclatura binomiale | |
Sepiola rondeletii Leach, 1817 | |
Sinonimi | |
Sepiola desvigniana, Sepiola grantiana, Sepiola vulgaris |
La seppiola[1] (Sepiola rondeletii Leach, 1817) è un mollusco cefalopode appartenente alla famiglia Sepiolidae[2].
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
Proviene dal mar Mediterraneo e dal nord dell'oceano Atlantico. È comune lungo le coste di Grecia, Marocco, Francia e Regno Unito[2]. Nuota in zone con fondali sabbiosi, spesso ricche di vegetazione acquatica[3] (Posidonia[4]), fino a 450 m di profondità[2].
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
È una specie di piccole dimensioni: il mantello non supera i 6 cm, i maschi tendono a essere ancora più piccoli e difficilmente oltrepassano i 2,5[2]; non presenta conchiglia interna[5]. La colorazione è rossastra, tendente al marrone scuro sul dorso. Ai lati del corpo sono presenti due pinne di forma rotonda[5].
Le braccia presentano cromatofori. Quelle cefaliche sono corte con due file di ventose, quelle tentacolari sono più allungate con otto file[6]. Somiglia a diverse altre specie come la più grande Rossia macrosoma[5] e Sepiola atlantica[7].
Biologia[modifica | modifica wikitesto]
Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]
La sua dieta è composta da altri invertebrati acquatici, in particolare crostacei, e da pesci[4].
Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]
Si riproduce tra marzo e novembre[3].
Nomi regionali italiani[modifica | modifica wikitesto]
- Veneto: zotolo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
- ^ a b c d (EN) Bouchet, P.; Gofas, S. (2014), Sepiola rondeletii, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b Rupert Riedl, p. 352.
- ^ a b Roper, C.F.E., M.J. Sweeney & C.E. Nauen, p. 68.
- ^ a b c W. Luther, K. Fiedler, p. 199.
- ^ Rupert Riedl, p. 351.
- ^ Marine Life Information Network - UK [collegamento interrotto], su marlin.ac.uk. URL consultato il 15 aprile 2014.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio editore, 1983, ISBN 978-88-7413-224-9.
- Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.
- Roper, C.F.E., M.J. Sweeney & C.E. Nauen, Cephalopods of the World. An annotated and illustrated catalogue of species of interest to fisheries (PDF) [collegamento interrotto], in FAO Species catalogue, vol. 3, FAO Fish. Synop, 1984.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sepiola rondeletii
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) ITIS Standard Report Page: Sepiola rondeletii, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 15 aprile 2014.