Scottish Army

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Royal Scots Army
Ryal Scots Airmy

Stemma Reale di Scozia
Descrizione generale
Attiva1660-1707
NazioneBandiera della Scozia Scozia
ColoriBlu & Bianco         
Battaglie/guerreRibellione Covenanter del 1679
Rivolta giacobita del 1689
Guerra guglielmita
Guerra dei Nove Anni
Guerra di successione spagnola
Parte di
Forze armate scozzesi
Comandanti
Degni di notaGeorge Monck,
(1660–1670)
James Scott,
(1674–1679)
John Churchill,
(1690–1691)
Meinhardt Schomberg,
(1691)
John Churchill
(1702–1707)
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Il Royal Scots Army (scots: Ryal Scots Airmy), fu l'esercito del Regno di Scozia tra la Restaurazione nel 1660 e gli Acts of Union del 1707. Il piccolo esercito venne istituito nel corso della Restaurazione, principalmente impegnato a contrastare, sia le ribellioni Covenanter, che la guerriglia dei Cameroniani. Vi furono anche tentativi di fondare una milizia più grande. Al momento della Gloriosa Rivoluzione, tra il 1688 ed il 1689, l'esercito permanente contava su oltre 3.500 uomini. Diversi nuovi reggimenti vennero creati per difendere il nuovo regime e, anche se alcuni vennero presto sciolti, altri parteciparono alle guerre continentali di Guglielmo II. Al momento degli Acts of Union del 1707, l'esercito possedeva sette unità di fanteria, due di cavalleria e una truppa di Guardie a Cavallo. Le prime unità indossavano uniformi di colore grigio, ma successivamente adottarono il colore rosso, come l'esercito inglese dopo il 1684. Nel 1707 i reggimenti esistenti vennero incorporati nella British Army, mentre nuovi reggimenti scozzesi, ed in particolare i reggimenti delle Highland, dal 1740 si sarebbero sollevati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Al tempo della Restaurazione nel 1660 , il Consiglio della Corona Scozzese istituì una forza composta da diversi reggimenti di fanteria ed alcuni soldati di cavalleria. Tra questi, venne creata una truppa di Guardie, di cui una seconda truppa nel 1661, il reggimento di cavalleria del tenente generale William Drummond, cinque truppe indipendenti a cavallo, un reggimento di guardie a piedi, in seguito conosciute come Scots Guards e le regiment de Douglas, formatesi e in servizio in Francia dal 1633, e, una volta restituite divennero il Royal Regiment of Foot.[1][2] Vi furono anche tentativi di fondare, sul modello inglese, una milizia nazionale di 20 000 soldati e 2 000 cavalieri. Venne poi creata una Foote Company of Highland Men [2] e, nel 1678, tre truppe di Dragoni scozzesi. Altre tre truppe vennero aggiunte per costituire, nel 1681, il The Royal Regiment of Scots Dragoons, ma a quel punto erano già montati su cavalli grigi con il nome di Royal Scots Greys.[3] Alla vigilia della Gloriosa Rivoluzione l'esercito permanente scozzese era formato da circa 3 000 uomini suddivisi tra vari reggimenti ed altri 268 veterani dislocati nelle principali guarnigioni, ad un costo annuale di circa £ 80.000.[4]

Dragoni Scots Greys del tardo XVII secolo.

Dopo la Gloriosa Rivoluzione del 1688-1689, dieci reggimenti vennero utilizzati per la difesa del regime. Alcuni vennero presto sciolti,[5] ma altri servirono contro i ribelli giacobiti, in Irlanda e sempre più nelle guerre continentali di Guglielmo II, ad iniziare dalla guerra dei Nove Anni nelle Fiandre (1689-1697).[6] Il loro ruolo era di tale importanza che il Parlamento scozzese costrinse la regina Anna a dare un assenso reale al controverso Act of Security del 1704, minacciando di ritirare tutte le forze scozzesi al di fuori dagli eserciti confederati.[7] Al momento dell'atto di Unione nel 1707, il Regno di Scozia possedeva un esercito permanente composto da sette unità di fanteria, due di cavalleria e una di truppe di Guardie a Cavallo, oltre a vari livelli di fortezza d'artiglieria situate nei castelli presidio di Edimburgo, Dumbarton, e Stirling.[8] Il nuovo British Army, creato dall'Atto di Unione, incorporò i reggimenti scozzesi esistenti. Alcune unità avrebbero avuto una lunga storia reggimentale,[9] mentre i nuovi reggimenti scozzesi, in particolare degli Highlanders, sarebbero stati sollevati dal 1740.[10]

Uniformi[modifica | modifica wikitesto]

I primi gruppi furono probabilmente vestiti di un panno di lana filato in casa in hodden grigio, usato nel 1640, durante la guerra dei tre regni. I dragoni continuarono a indossare il grigio, ma dal 1684 venne importato il panno rosso dall'Inghilterra per rendere le uniformi abbinate a quelle dell'Esercito inglese; alla fine anche i dragoni adottarono il rosso.[11] Le unità di milizia avrebbero potuto essere vestite con un uniforme blu. Le unità erano differenziate, su base reggimentale, per colori contrastanti visibili sui colletti e sui polsini.[12]

Storie dei reggimenti[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è riportato un elenco di reggimenti commissionati tra il 1660 e il 1707.[13]

Nome/Primo colonnello Data Commissione Altri Colonnelli/Nomi Data di scioglimento
Lt-General William Drummond’s Horse 1660 ?
1st Troop of Life Guards 1660 4th Troop of Horse Guards (1709) 1746
2nd Troop of Life Guards 1661 1663
3rd Troop of Life Guards 1663–64 1676
Royal Regiment of Scots Dragoons 1694 Royal North British Dragoons (1707), 2nd Dragoons (1717), 2nd Dragoons (Royal Scots Greys) (1877) Amalgamato nel 1971
Royal Regiment of Foot 1633 His Majesty's Royal Regiment of Foot (1684), 1st (Royal) Regiment of Foot (1751)
Marquis of Argyll's Royal Regiment 1642 Life Guard of Foot (1650), His Majesty's Foot Guards (1661), 3rd Regiment of Foot Guards (1714)
Lt-General Thomas Dalyell’s Foot 1666 1667
Sir William Lockhart’s Foot 1672 1674
Sir George Munro's Foot 1674 1676
Earl of Mar’s Foot 1677 Royal Scots Fusiliers (1695) Amalgamato nel 1959
Lord Douglas's Foot 1678 1679
John Wauchope's Foot 1688 1717
Lord Bargeny’s Foot 1689 1689
Lord Blantyre’s Foot 1689 1689
Earl of Glencairn’s Foot 1689 1689
Earl of Mar’s Foot 1689 1689
Lord Strathnaver’s 1st Foot 1689 1690
Grant's Foot 1689 1690
Laird of Grant's Foot 1689 1691
Viscount Kenmure’s Foot 1689 1691
Earl of Argyll’s Foot 1689 John Lord Lorne 1694 1698
John Hill's Foot 1689 1698
Richard Cunningham's Foot 1689 1698
Sir James Mocrief's Foot 1689 George Hamilton 1694 1714
Earl of Angus’s Foot 1689 Cameronians, 26th Foot (1751) Amalgamato nel 1881
Lord Leven's Foot 1689 Semphill's Foot (1745 ca.), 25th Foot (1751), King's Own Borderers (1805) Amalgamato nel 2006
John Hill’s Foot 1690 1698
William Douglas's 1st Foot 1694 ?
William Douglas's 2nd Foot 1694 1697
Lord John Murray's Foot 1694 Earl of Tullibardine 1697
Lord Lindsay (più tardi Lord Crawford)'s Foot 1694 1697
Robert Mackay's 1st Foot ? ?
Robert Mackay's 2nd Foot ? 1697
Lord Strathnaver's 2nd Foot 1698 John Lord Lorne (1702), John Marquis of Tullibardine 1717
Lord Strathnaver's 3rd Foot 1702 1713
Earl of Mar's Foot 1702 Alexander Grant (1706) 1713
Lt-Col George MacCartney's Foot 1704 1713

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ K. A. J. McLay, "The Restoration and the Glorious Revolution 1660–1702", in E. M. Spiers, J. A. Crang and M. J. Strickland, eds, A Military History of Scotland (Edinburgh: Edinburgh University Press, 2012), ISBN 0748633359, p. 14.
  2. ^ a b C. C. P. Lawson, A History of the Uniforms of the British Army Volume 1 (P. Davies, 1967), p. 57.
  3. ^ C. Grant, The Royal Scots Greys (Botley: Osprey, 1972), ISBN 0850450594, pp. 1–3.
  4. ^ J. Young, "Army: 1600–1750" in M. Lynch, ed., The Oxford Companion to Scottish History (Oxford: Oxford University Press, 2001), ISBN 0-19-211696-7, pp. 24–5.
  5. ^ C. C. P. Lawson, A History of the Uniforms of the British Army Volume 1 (P. Davies, 1967), p. 59.
  6. ^ Anthony Leask, Sword of Scotland: Our Fighting Jocks, Pen and Sword Books Limited, 2006, p. 85, ISBN 1-84415-405-X.
  7. ^ J. Panton, Historical Dictionary of the British Monarchy (Scarecrow Press, 2011), ISBN 0810874970, p. 485.
  8. ^ D. Grove, and C. Abraham, Fortress Scotland and the Jacobites (Batsford/Historic Scotland, 1995), ISBN 978-0-7134-7484-8, p. 38.
  9. ^ E. M. Furgol, "Warfare, weapons and fortifications: 3 1600–1700" in M. Lynch, ed., The Oxford Companion to Scottish History (Oxford: Oxford University Press, 2001), ISBN 0-19-211696-7, pp. 637–8.
  10. ^ A. Mackillop, "Highland Regiments 1750–1830" in M. Lynch, ed., The Oxford Companion to Scottish History (Oxford: Oxford University Press, 2001), ISBN 0-19-211696-7, pp. 25–6.
  11. ^ J. Tincey, The British Army: 1660–1704 (Botley: Osprey Publishing, 1994), ISBN 1855323818, p. 15.
  12. ^ C. C. P. Lawson, A History of the Uniforms of the British Army Volume 1 (P. Davies, 1967), pp. 57–8.
  13. ^ C. C. P. Lawson, A History of the Uniforms of the British Army Volume 1 (P. Davies, 1967), pp. 57–65.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]