Sara Storer

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sara Storer
Sara Storer in concerto nel 2012
NazionalitàBandiera dell'Australia Australia
GenereCountry
Periodo di attività musicale1996 – in attività
EtichettaABC Music, Universal Music Australia, EMI Records
Album pubblicati8
Studio7
Raccolte1
Sito ufficiale

Sara Bettine Storer (Katherine, 6 ottobre 1973) è una cantautrice e insegnante australiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata da una famiglia di contadini,[1] dopo aver completato gli studi terziari a Melbourne, è diventata insegnante e si è diretta a nord a metà degli anni '90. Qui ha incontrato uno sparatutto in pensione di bufali d'acqua, Harry Chandler, la cui storia l'ha ispirata a scrivere Buffalo Bill, la sua prima canzone.[2]

Parallelamente al lavoro di insegnante, Sara Storer aveva iniziato a suonare e cantare in feste di tutto il territorio. Ha incontrato Garth Porter, ex tastierista dei Sherbet, e produttore discografico, con cui ha lavorato su sei tracce. Porter le ha proposte alla ABC Music e Storer ha firmato un contratto discografico.

Il primo album in studio, Chasing Buffalo, è stato pubblicato nell'agosto 2000 tramite ABC Music / Universal Music Australia con la produzione di Porter; ha raggiunto la 99ª posizione della ARIA Albums Chart e la 6ª in quella dedicata al genere country.[3] In seguito ha vinto la categoria Best New Talent ai Country Music Awards of Australia 2001.

Il secondo album, Beautiful Circle, è stato commercializzato nel novembre 2002, nuovamente prodotto da Porter; si è classificato 50° nella classifica australiana ed è stato certificato disco d'oro in madrepatria.[4] A gennaio 2004 è stata nominata per otto Golden Guitars ai Country Music Awards of Australia, trionfando in sette categorie e rompendo il record per il maggior numero di statuette vinte in una singola cerimonia.[5] Il disco è stato promosso con una tournée con i cantanti Troy Cassar-Daley e Charlie Landsborough. Ad ottobre 2004 ha pubblicato il suo primo DVD, Stories to Tell, che ha incluso video musicali, interviste, performance acustiche e nuove tracce.

Firefly, il terzo album in studio prodotto sempre da Porter, è stato pubblicato nel luglio 2005 ed ha raggiunto il 24º posto nella classifica australiana degli album, oltre a diventare il primo di Storer a raggiungere la vetta in quella country.[6] Ha visto la partecipazione vocale del fratello Greg Storer, di Josh Cunningham e di Paul Kelly.

Nel dicembre 2005 Deborah Conway ha istituito il progetto Broad Festival, che ha riunito cantanti femminili appartenenti a diversi generi musicali;[7] Sara Storer si è esibita con Katie Noonan, Ruby Hunter e Clare Bowditch.[8] Tra febbraio e marzo 2007 si è esibita in un doppio tour con la cantante di musica country Felicity Urquhart.

Nel novembre dello stesso anno ha diffuso il suo quarto album in studio, Silver Skies, piazzatosi 60° nella ARIA Albums Chart e 3° in quella country.[9] È stato il primo distribuito dalla sua nuova casa discografica EMI Records, coprodotto da Cunningham e Matt Fell, ed è stato anticipato dal singolo Land Cries Out.[10]

Dal 2007 al 2009 ha costituito, con Beccy Cole e Gina Jeffreys, il trio country Songbirds; insieme hanno pubblicato un DVD dal vivo, You Got a Friend: Live in Concert, certificato disco d'oro in madrepatria.[11] È stato registrato a Tamworth nel gennaio 2009 e reso disponibile a maggio, anche nei cinema.[12]

Ad ottobre 2010 è stata la volta della prima raccolta della cantante, Calling Me Home - The Best of Sara Storer, che ha raggiunto la 28ª posizione nella ARIA Albums Chart e la vetta tra i progetti country.[13] Per il disco ha inciso tre nuove tracce, Calling Me Home, Children of the Gurundi (con Kev Carmody) e Tears. Storer ha lanciato il quinto album in studio, Lovegrass, al Gympie Music Muster nell'agosto 2013.[14] Prodotto da Matt Fell, si è piazzato alla 25ª posizione nella classifica degli album australiana. Nel 2015 Storer ha registrato Song for Grace, un duetto con Lee Kernaghan per il suo album Spirit of the Anzacs.

A marzo 2016 ha pubblicato il suo sesto album in studio, Silos, che ha raggiunto la 30ª posizione nella classifica australiana e che le è valso la sua sesta candidatura per il premio ARIA per il miglior album country e che ha segnato la sua prima vittoria nella categoria. Ai Country Music Awards of Australia 2017 ha ricevuto la sua ventunesima Golden Guitar, più di qualsiasi artista femminile.[15] Ad aprile 2019 è uscito il settimo album Raindance.[16]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Sara Storer ha ricevuto sette candidature agli ARIA Music Awards, una per ogni album in studio, vincendo solo una volta, nel 2016 per Silos.[17] Ai Country Music Awards of Australia ha accumulato 21 Golden Guitars.[18]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000 – Chasing Buffalo
  • 2002 - Beautiful Circle
  • 2005 - Firefly
  • 2007 – Silver Skies
  • 2013 – Love Grass
  • 2016 – Silos
  • 2019 – Raindance

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 - Calling Me Home – The Best of Sara Storer

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000 – Buffalo Bill
  • 2002 – Raining on the Plains (con John Williamson)
  • 2003 – These Hands
  • 2005 – Firefly
  • 2007 – Land Cries Out
  • 2009 – When I Was a Boy (con Greg Sorter)
  • 2010 – Calling Me Home
  • 2011 – Children of the Gurundi (con Kev Carmody)
  • 2013 – Lovegrass
  • 2013 – Pozie (con John Williamson)
  • 2016 – Dandelions
  • 2016 – Purple Cookies
  • 2019 – Raindance

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Dave's Diary 19 October 2003, su nucountry.com.au. URL consultato il 21 giugno 2020.
  2. ^ (EN) Buffalo Bill (2000) – Sara Storer, su observationblogger.com. URL consultato il 21 giugno 2020.
  3. ^ (EN) View archived webpage (PDF), su aria.com.au. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2002).
  4. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2004 Albums, su aria.com.au. URL consultato il 21 giugno 2020 1.
  5. ^ (EN) Storer plucks Tamworth's Golden Guitar - ABC News, su amp.abc.net.au. URL consultato il 21 giugno 2020.
  6. ^ (EN) View archived webpage (PDF), su pandora.nla.gov.au. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2005).
  7. ^ (EN) Lady's night at the beckoning microphone, su smh.com.au, The Sydney Morning Herald. URL consultato il 21 giugno 2020.
  8. ^ (EN) Broad Festival, su broadfestival.com. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2007).
  9. ^ (EN) View archived webpage (PDF), su pandora.nla.gov.au. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2007).
  10. ^ (EN) View archived webpage, su pandora.nla.gov.au. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2008).
  11. ^ (EN) http://www.aria.com.au/pages/httpwww.aria.com.aupageshttpwww.aria.com.aupagesARIACharts-Accreditations-2009DVD.htm, su aria.com.au. URL consultato il 21 giugno 2020.
  12. ^ (EN) View archived webpage, su undercover.fm. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2014).
  13. ^ (EN) australian-charts.com - Australian charts portal, su australian-charts.com. URL consultato il 21 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
  14. ^ (EN) Sophie Hamley, Jolene: The Country Music Blog: Interview: Sara Storer, su jolenethecountrymusicblog.blogspot.com. URL consultato il 21 giugno 2020.
  15. ^ (EN) Chris Young, Border vocalists enjoy Golden Guitar success, su bordermail.com.au, The Border Mail. URL consultato il 21 giugno 2020.
  16. ^ (EN) Vickii Byram, Sara Storer brings her Raindance to LUSC, su portnews.com.au, Port Macquarie News. URL consultato il 21 giugno 2020.
  17. ^ Wiggles and Sara Storer Take ABC Music’s Toatal 2016 ARIA Awards to Six, su abccommercial.com.
  18. ^ (EN) Golden Guitars: Travis Collins, Sara Storer, Troy Cassar-Daley take out country music gongs - ABC News (Australian Broadcasting Corporation), su mobile.abc.net.au. URL consultato il 21 giugno 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàEuropeana agent/base/64791