Santocielo

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Santocielo
Dio Padre (Giovanni Storti) in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2023
Durata120 min
Generecommedia, fantastico
RegiaFrancesco Amato
SoggettoFicarra e Picone
SceneggiaturaFicarra e Picone, Francesco Amato, Davide Lantieri, Fabrizio Testini
ProduttoreAttilio De Razza
Casa di produzioneTramp Ltd. con la collaborazione di Medusa Film
Distribuzione in italianoMedusa Film
FotografiaGherardo Gossi
MontaggioClaudio Di Mauro
MusicheAndrea Farri
ScenografiaEmita Frigato
CostumiCristina Francioni
Interpreti e personaggi

Santocielo è un film del 2023, diretto da Francesco Amato e interpretato dal duo comico Ficarra e Picone.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Aristide è un angelo che lavora in paradiso all'ufficio smistamento preghiere e che ha come sogno quello di entrare a fare parte del coro dell'Altissimo. Proprio durante un'assemblea indetta da Dio, si deve decidere se eliminare l'umanità con un diluvio universale per punirla per la sua scelleratezza oppure mandare sulla Terra un nuovo messia come ultimatum. Si opta per la seconda, ma nessun angelo si propone per il delicato compito; alla fine la scelta cade proprio su Aristide che, una volta fatto il suo dovere, verrà ricompensato da Dio.

Aristide quindi deve solo recarsi sul pianeta Terra, scegliere una ragazza e toccarle il grembo per farla restare incinta, ma per una serie di equivoci, dopo una serata a bere al bar, finisce per ingravidare Nicola, un professore di matematica in separazione con la moglie Giovanna, cui tocca il ventre per errore nell'atto di spingerlo per evitare che venga investito da un furgone, mentre entrambi sono ubriachi. Arrabbiato, Dio punisce Aristide privandolo dei suoi poteri celestiali.

Dopo tre mesi si scopre che Aristide si è risvegliato dal coma (a seguito dell'incidente) e che Nicola deve la sua vita a lui; inizialmente Nicola (che ignora di aspettare un bambino) è restio ad aiutare Aristide, che non conosce nessuno oltre lui e che, d'altro canto, deve badare alla gravidanza, ma col tempo tra i due inizia ad instaurarsi un certo rapporto di amicizia. Aristide (che intanto ha scoperto le conseguenze di quella notte), trova lavoro nella scuola di Nicola come tuttofare e conosce Suor Luisa, di cui si invaghisce, mentre Nicola nel frattempo inizia a sperimentare sempre di più i sintomi di una gravidanza.

Scoperta la sua condizione e credendola un misterioso fenomeno scientifico, Nicola cade in un profondo sconforto, meditando inizialmente di abortire ma decidendo infine di tenere il bambino. Inizia quindi ad interessarsi alle cose da "mamma". Grazie a questo, si riappacifica con Giovanna, anch'essa incinta dell'uomo per cui ha lasciato Nicola. Durante un imprevisto, Nicola finisce in ospedale e, dopo un'ecografia, i medici scoprono che è "incinto". Tempo un istante che la notizia ha già fatto il giro del mondo e un'enorme folla di gente interessata di vedere il fenomeno del momento costringe Aristide, Nicola e Giovanna a rinchiudersi in casa. Subentra Suor Luisa, che con uno stratagemma riesce a portare fuori i tre dalla casa senza farsi notare e a portarli nel suo paese natale, un posto sperduto nell'entroterra siciliano abitato esclusivamente da anziani. La gente del posto è contenta di ricevere ed accogliere il nascituro, preparandosi all'evento, ma Nicola all'ultimo decide di tornare a casa per il parto perché, pervaso dai sensi di colpa, pensa di essere un codardo scappando dai problemi.

Il parto ha delle complicazioni, ma al termine nasce una femmina e improvvisamente nevica. Dio, felice per il lieto evento, spedisce sulla Terra un angelo per riprendere Aristide, che nel mentre saluta in maniera sentita Nicola e Suor Luisa, la giovane sembra avvertire qualcosa anche se non vede l'angelo e nota l'ascensore guasto che viene riparato e la porta aperta da qualcuno che non si vede, Aristide dice qualcosa all'orecchio della suora prima di sparire e lei fissa la bambina con gioia avendo capito chi diventerà.

Aristide non è riuscito ad entrare nel coro dell'Altissimo ed è rimasto nell'ufficio smistamento preghiere, ma almeno è contento perché può ricevere le preghiere del neopapà Nicola, avendo capito che la cosa più importante di una preghiera è sentire la vicinanza di qualcuno.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato girato in gran parte a Catania e Montalbano Elicona e le riprese si sono svolte tra maggio e luglio 2023.[1][2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 14 dicembre 2023.[3]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima settimana di programmazione ha incassato 1607774  con 232576 presenze.[4] Al 4 febbraio 2024 il film ha incassato 5470000 

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha ottenuto recensioni generalmente positive da parte della critica cinematografica italiana, che ne ha apprezzato la capacità di affrontare tematiche sociali come la religione, la parità di genere, genitorialità e l'aborto.[5][6][7] Oltre all'interpretazione del duo comico, sono stati apprezzati nella recitazione Maria Chiara Giannetta, Barbara Ronchi e Giovanni Storti.[8][9]

Paola Casella di Mymovies assegna al film 3 stelle su 5, scrivendo che il progetto rappresenti «una storia che rispecchia i nostri tempi confusi» in cui si applica «la scelta intelligente di non offrire soluzioni ma punti di vista»; Casella apprezza il «tentativo di appropriazione indebita di un privilegio femminile» della maternità con cui si prova ad «allargare gli orizzonti di un uomo che non ha saputo ascoltare la sua compagna, e a farlo uscire dalle proprie chiusure mentali ed emotive».[10] Mauro Donzelli di Comingsoon.it scrive che a partire da Il primo Natale, la religione si sia impostato come «un codice comunicativo da rielaborare e da cui partire» tra il duo comico e lo spettatore, trovando il progetto «un salto in avanti in termini di ambizioni che li porta verso una sorta di equilibrismo fra provocazione blasfema» ed «il più articolato e coraggioso, complesso e frastagliato nello sviluppo narrativo».[11]

Vania Amitrano di Ciak afferma che si tratta di «un film che mette in gioco temi assai sensibili in diversi campi senza risultare mai offensivo o irrispettoso verso nessuna categoria», descrivendolo come il progetto del duo comico «umanamente più ricco di sensibilità e tenero».[12] Paolo Borrometi dell'Agenzia Giornalistica Italia scrive che la «genialità» del film risiede nel «modernizzare un dibattito pubblico con l'unica arma che conoscono: la comicità» e «rispettando le diverse sensibilità, con una leggerezza che è propria dei geni».[13]

Davide Milani, scrivendo per Famiglia Cristiana, ha ritenuto il film non blasfemo poiché «riscrive secondo il politicamente corretto ampie pagine di Vangelo, aggiornando quei tratti del Dio cristiano che a molti contemporanei appaiono antiquati». Milani, sebbene non la giudichi una «commedia rispettosa» della fede cristiana, precisa che «il cinema può ridere anche di Dio e delle cose sante: è necessario però non sconvolgere i fondamenti che caratterizzano la divinità e l’esperienza religiosa».[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Giarrizzo, Presentato a Montalbano Elicona “Santocielo” di Ficarra e Picone, festa nel paese che ha fatto da set al film, su Gazzetta del Sud, 21 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  2. ^ Vania Amitrano, Giovanni Storti tra i protagonisti di Santocielo, il nuovo film di Ficarra e Picone, su Ciak, 1º agosto 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  3. ^ Ficarra e Picone, in Santocielo un nuovo messia per il mondo, su Agenzia ANSA, 5 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  4. ^ Box Office al 20/12/2023, su Cinetel, 20 dicembre 2023. URL consultato il 21 dicembre 2023.
  5. ^ Boris Sollazzo, Santocielo: recensione del film natalizio di e con Ficarra e Picone, su The Hollywood Reporter Roma, 5 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  6. ^ Serena Nannelli, “Santocielo”: Ficarra e Picone, più illuminati che blasfemi, su Il Giornale, 26 dicembre 2023. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  7. ^ Gianluca Arnone, Santocielo, la commedia “divina” di Ficarra e Picone, su Cinematografo, 5 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  8. ^ Elsa Ungari, "Santocielo" di Ficarra e Picone arriva oggi al cinema, tutto sul film di Natale accusato di blasfemia, su iO Donna, 14 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  9. ^ Mattia Pasquini, Santocielo: l’Annunciazione post femminista di Ficarra e Picone, su Style, 15 dicembre 2023. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  10. ^ Paola Casella, Una commedia che si propone con garbo e gentilezza, offrendo piccole consolazioni adatte alle feste, su Mymovies, 6 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  11. ^ Mauro Donzelli, Allargano orizzonti e cast, sempre attenti ai comportamenti della società di oggi, sempre in chiave di commedia. Ficarra e Picone tornano diretti da Francesco Amato in 'Santocielo'., su Comingsoon.it, 6 dicembre 2023. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  12. ^ Vania Amitrano, Santocielo, la recensione del film di Natale di Ficarra e Picone, su Ciak, 15 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  13. ^ Paolo Borrometi, 'Santocielo' di Ficarra e Picone è un film graffiante e 'anti tabù', su Agenzia Giornalistica Italiana, 16 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  14. ^ Davide Milani, 'Santocielo' di Ficarra e Picone: niente di blasfemo, solo una riscrittura superficiale del Vangelo, su Famiglia Cristiana, 18 dicembre 2023. URL consultato il 2 gennaio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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