SS Perseus (1908)

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Perseus
Descrizione generale
Tipopiroscafo da carico e trasporto passeggeri
ProprietàBlue Funnel Line- Ocean Steamship Co.-Alfred Holt & Co., Liverpool
CantiereWorkman, Clark & Co. Ltd., Belfast
Completamento1908
Caratteristiche generali
Stazza lorda6728 tsl
Lunghezza135 m
Larghezza16,1 m
Propulsione1 macchine alternative a triplice espansione erogante la potenza di 825 nhp
1 asse
Velocità14 nodi (25,93 km/h)
dati tratti da SS Perseus (I) (+1917)[1]
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Il Perseus fu un piroscafo da carico e trasporto passeggeri britannico affondato per urto contro una mina circa 11 miglia a ovest di Colombo, Ceylon, il 21 febbraio 1917.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il piroscafo SS Perseus, con scafo in acciaio, fu costruito presso il cantiere navale Workman, Clark & Co. Ltd.,, Belfast Belfast per conto della Blue Funnel Line-Ocean Steamship Co.-Alfred Holt & Co., di Liverpool.[1] Fu la prima di una classe di nove navi (classe Perseus 1908-1913) costruita per la Ocean Steam Ship Company di Alfred Holt.[1] La nave fu varata nel 1908.[1] La nave disponeva di 12 cabine e poteva trasportare duecento passeggeri ospitati nell'interponte. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale la nave venne militarizzata ed impiegata per il trasporto generico.[1] Il 29 marzo 1915 eluse un attacco sottomarino tedesco 40 miglia a ovest delle Isole Scilly.[1]

Nel 1917 la SS Perseus era salpata da Clyde, via Port Natal, con destinazione Yokohama, in Giappone.[2] Il 21 febbraio 1917, navigando nelle acque dello Sri Lanka urtò una mina posata qualche tempo prima dall'incrociatore ausiliario tedesco Wolf.[2] La nave si trovava a circa 11 miglia a ovest di Colombo.[1] Nel naufragio persero la vita tre persone.[1]

Il relitto giace alla profondità di 40 m a 15 km a ovest di Colombo, ed è stato identificato con certezza con il recupero della campana di bordo da parte del subacqueo Dharshana Jayawardena il 9 marzo 2009.[3][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Dieter Jung, Die Schiffe der Kaiserlichen Marine 1914-1918 und ihr Verbleib, München, Bernard & Graefe Verlag, 1974, ISBN 3-7637-6247-7.
  • (EN) Public Record Office, Lists and Indexes: Supplementary series, Volume 6, Edizione 3, London, Kraus-Thomson Organization Limited, 1974.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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