Referendum sull'autonomia della Corsica del 2003

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Referendum sull'autonomia della Corsica del 2003
StatoBandiera della Francia Francia
Regione  Corsica
Data6 luglio 2003
Collettività unica della Corsica
  
49,02%
No
  
50,98%
Quorum raggiunto

Il referendum sull'autonomia della Corsica del 2003 è un referendum locale francese che è stato previsto dalla legge n° 2003-486 del 10 giugno 2003 e si è svolto il 6 luglio dello stesso anno. Il referendum prevedeva l'unione dei dipartimenti dell'Alta Corsica e della Corsica del Sud e maggiori poteri all'Assemblea della Corsica[1]. La proposta non è stata approvata, anche se con un margine ridotto. Il 51% ha votato contro la proposta, col 49% che lo ha sostenuta. La differenza tra il sì e il no era di solo 2.190 voti.

Questa consultazione è stata fatta ai sensi dell'articolo 72-1 della Costituzione.

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Un progetto di legge portato da Nicolas Sarkozy, allora ministro degli Interni, è stato presentato il 30 aprile 2003 all'Assemblea nazionale, che ha votato il 27 maggio, seguita dal Senato il giorno successivo. Il presidente Jacques Chirac la firma il 10 giugno.

La legge 2003-486 propone quindi di attribuire alla Corsica lo status di collettività territoriale attraverso la fusione dei due dipartimenti di Haute-Corse e Corse-du-Sud, risultante dalla scissione nel 1975 dell'unico dipartimento di Corsica.[1] I vecchi dipartimenti sarebbero stati declassati in unità amministrative private della maggior parte dei loro poteri.

La nuova autorità locale avrebbe un'unica assemblea deliberativa, il parlamento della Corsica e un governo locale con sede ad Ajaccio.

La nuova organizzazione non avrebbe alcun impatto sui servizi statali, il cui ruolo e missioni rimarrebbero gli stessi.

Quesito[modifica | modifica wikitesto]

(FR)

«Approuvez-vous les orientations proposées pour modifier l'organisation institutionnelle de la Corse figurant en annexe de la loi n° 2003-486 du 10 juin 2003?»

(IT)

«Siete d'accordo con le linee guida proposte per cambiare l'organizzazione istituzionale della Corsica allegata alla legge n 2003-486 del 10 giugno 2003?»

Posizioni[modifica | modifica wikitesto]

Partiti rappresentati nel Parlamento francese e/o all'Assemblea della Corsica[modifica | modifica wikitesto]

Partito Indicazione di voto
Unione per un Movimento Popolare (UMP) Si 
Raggruppamento per la Repubblica (RPR) Si 
Partito Radicale di Sinistra (PRG) Si 
Movimento Repubblicano e Cittadino (MRC)  No
Partito Comunista Francese (PCF)  No
I Verdi (LV)  No
Corsica socialdemocratica (CSD) Si 
Corsica Nazione (CN)  No

Fonte:[2]

Affluenza alle urne[modifica | modifica wikitesto]

TOTALE PERCENTUALE %
Iscritti alle liste 189.992 100,00% SUL TOTALE ELETTORI
Votanti 114.982 60,83% SUL TOTALE ELETTORI
Voti validi 13.171 98,81% SUL NUMERO DI VOTANTI
Schede bianche e nulle 2.810 1,47% SUL NUMERO DI VOTANTI
Astenuti 75.010 39,17% SUL TOTALE ELETTORI

Risultati per dipartimento[modifica | modifica wikitesto]

Dipartimento[3] Votanti No
Voti % Voti %
Corsica del Sud 60,22 25.182 49,94 25.238 50,06
Alta Corsica 60,77 29.808 48,27 31.942 51,73
Totale 60,52 54.990 49,02 57.180 50,98

Risultati per circoscrizione elettorale[modifica | modifica wikitesto]

Circoscrizione Iscritti Votanti Voti validi % Sì (%) No (%)
Ajaccio (Ajaccio) 41.016 24.876 24.261 60,65 % 48,36 % 51,64 %
Bastia (Bastia) 47.424 29.843 29.843 62,93 % 39,52 % 60,48 %
Corte-Balagna (Corte-Balagne) 58.524 33.399 32.576 57,07 % 56,11 % 43,89 %
Sartena (Sartène) 45003 26897 26159 59,77 % 51,41 % 48,59 %

Conseguenze a lungo termine[modifica | modifica wikitesto]

Una riforma simile è entrata in vigore il 1º gennaio 2018 e ha stabilito la Comunità della Corsica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) LOI n° 2003-486 du 10 juin 2003 organisant une consultation des électeurs de Corse sur la modification de l'organisation institutionnelle de la Corse (1), su legifrance.gouv.fr, 23 novembre 2020.
  2. ^ (FR) Cahiers de la Méditerranée: Au nom de la modernité : le référendum du 6 juillet 2003 en Corse, su cdlm.revues.org. URL consultato il 23 novembre 2020.
  3. ^ (FR) Consultation des électeurs de Corse, su interieur.gouv.fr, French Ministry of the Interior, 23 novembre 2012. URL consultato il 20 dicembre 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]