Nothofagus alpina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Raulí)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Raulí
Nothofagus alpina
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Fagales
Famiglia Nothofagaceae
Genere Nothofagus
Specie N. alpina
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Fagales
Famiglia Fagaceae
Genere Nothofagus
Specie N. alpina
Nomenclatura binomiale
Nothofagus alpina
(Poepp. & Endl.) Oerst.
Sinonimi

Fagus alpina
Poepp. & Endl.
Fagus nervosa
Phil.
Nothofagus nervosa
(Phil.) Krasser
Nothofagus procera
Oerst.

Il raulí (Nothofagus alpina (Poepp. & Endl.) Oerst.) è una specie arborea appartenente alla famiglia Fagaceae[1], tipica delle foreste andine e patagoniche, di alta importanza ecologica ed economica. La sua distribuzione in Argentina è molto ridotta e relativamente frammentata.

L'eccessivo utilizzo del suo legname, pregiato e di qualità, unito alla pastorizia e agli incendi forestali hanno portato a una situazione critica per molti esemplari di questa specie.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un albero monoico, caducifoglio, frondoso, che può raggiungere i 45 m di altezza e i 2 m di diametro; il fusto è retto e cilíndrico, la corteccia è grigiastra e spezzata longitudinalmente.

Albero giovane.

Le foglie sono alternate, i piccioli di grandezza compresa fra 3 e 12 mm di lunghezza, con ghiandole e peli distribuiti regolarmente, e margini ondulati.

I fiori sono piccoli e divisi in grappoli di tre fiori (per i maschi) e in tre infiorescenze sostenute da un peduncolo di circa un centimetro (per le femmine).

Il frutto è formato da una cupola al cui interno si trovano 2-3 noci giallognole di circa 6 mm di lunghezza, leggermente pelose.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Il legno è di eccellente qualità, di grano fine e tono rosato, (0,6 kg/dm³). È molto impiegato in ogni tipo di costruzione, specialmente rucas o capanne.

È stato introdotto come prodotto ornamentale nelle Isole Britanniche e cresce bene nell'ovest della Scozia, dove c'è la pioggia necessaria per la sua buona crescita, minimo 750 mm all'anno.[2] Per le coltivazioni scozzesi sono stati provati diversi esemplari, provenienti da distinte aree del mondo, e si è scoperto che gli alberi provenienti da Neuquén, in Argentina, sono i più resistenti al freddo. La selezione di piante proveniente da Malleco, in Cile, è invece quella che per prima ha ottenuto risultati soddisfacenti.[3] È stata introdotta anche nella costa nord del Pacifico degli Stati Uniti[4] e anche in Norvegia.[5]

Esistono ibridi con la pianta di quercia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nothofagus alpina (Poepp. & Endl.) Oerst., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  2. ^ Huxley. A. 1992 The New RHS Dictionary of Gardening.MacMillan Press 1992 ISBN 0-333-47494-5
  3. ^ M. B. Murray, M. G. R. Cannell, L. J. Sheppard and R. Lines. 1986. Frost Hardiness of Nothofagus procera and Nothofagus obliqua in Britain. Institute of Terrestrial Ecology, Bush Estate Penicuik, Midlothian, Scotland. Forestry Commission, Northern Research Station, Roslin, Midlothian, Scotland.
  4. ^ Nothofagus procera (alpina) en Washington Park Arboretum (PDF), su seattle.gov, Seattle Government. URL consultato il 27 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2009).
  5. ^ Raulí en Noruega, su git-forestry.com, GIT Forestry Consulting. URL consultato il 27 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Donoso, C. 2005. Alberi nativi di Cile. Guida di visita. Edizione 4. Marisa Cuneo Edizioni, Valdivia, Cile. 136p.
  • Hoffmann, Adriana. 1998. Flora Selvatica di Cile, Zona Centrale. Edizione 4. Fondazione Claudio Gay, Santiago. 254 pp.
  • Rodríguez, R. e Quezada, M. 2003. Fagaceae. In C. Marticorena e R. Rodríguez [eds.], Flora di Cile Vol. 2(2), pp 64–76. Università di Concezione, Concezione
  • Bean. W. 1981 Trees and Shrubs Hardy in Great Britain. Vol 1 - 4 and Supplement. Murray

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica