Porto di Berbera

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Porto di Berbera
Dekedda Berbera (in somalo)
ميناء بربرة (in arabo)
StatoBandiera della Somalia Somalia
RegioneBandiera del Somaliland Somaliland
DistrettoNordovest
CittàBerbera
LocalitàBerbera
MareMar Rosso
Tipocommerciale
GestoriDP World (51%)
Somaliland (30%)
Etiopia (19%)
Coordinate10°26′16.8″N 44°59′49.2″E / 10.438°N 44.997°E10.438; 44.997
Mappa di localizzazione: Somalia
Porto di Berbera

Il Porto di Berbera (in somalo: Dekedda Berbera in arabo ميناء بربرة? ) è il porto marittimo ufficiale di Berbera, la capitale commerciale del Somaliland . È classificato come un porto di classe principale.[1]

Panoramica[modifica | modifica wikitesto]

Logo del Porto di Berbera
Vista notturna del Porto di Berbera
Il nuovo terminal per container del DP World Berbera
Il piano della multinazionale emiratina DP World Berbera riguardo al porto.

Lo scopo storico del porto di Berbera è quello di base navale e missilistica per il governo centrale somalo. A seguito di un accordo del 1962 tra la Repubblica somala e l'Unione Sovietica, le strutture del porto furono migliorate e patrocinate dai sovietici.[2][3] Successivamente è stato ampliato per uso militare statunitense, dopo che le autorità somale hanno rafforzato i legami con il governo americano.[4]

Nel luglio 2013, la Raysut Cement dell'Oman ha annunciato che è prevista la costruzione di un nuovo terminal di cemento all'avanguardia nel porto di Berbera. Il progetto di costruzione fa parte di una joint venture con partner commerciali somali. Sarà composto da tre silos della capacità di 4000 tonnellate ciascuno, che saranno destinati allo stoccaggio, confezionamento e distribuzione del cemento.[5][6]

Nel maggio 2016, DP World ha firmato un accordo da 442 milioni di dollari con il governo del Somaliland per gestire un centro commerciale e logistico regionale nel porto di Berbera.[7] Il progetto, in fase di attuazione, prevede anche l'istituzione di una zona franca.

Il 1 marzo 2018 l' Etiopia è diventata uno dei principali azionisti a seguito di un accordo con DP World e l'Autorità Portuale del Somaliland. DP World detiene una quota del 51% nel progetto, il Somaliland il 30% e l'Etiopia il restante 19%. Nell'ambito dell'accordo, il governo etiope investirà in infrastrutture per sviluppare il Corridoio Berbera come porto commerciale per il Paese abissino, che è uno dei Paesi in più rapida crescita al mondo. Ci sono anche piani per costruire un ormeggio aggiuntivo al porto di Berbera, in linea con il piano generale di Berbera, che DP World ha iniziato a implementare, aggiungendo nuove attrezzature per migliorare ulteriormente l'efficienza e la produttività del porto.[8]

L'accordo fa parte di un più ampio Memorandum d'intesa tra i governi degli Emirati Arabi Uniti e l'amministrazione del Somaliland per rafforzare ulteriormente i loro legami strategici.[9] Tuttavia, il patto ha suscitato incomprensioni e dibattiti con il principale partito dell'opposizione del Somaliland, Waddani, sostenendo che l'accordo era tra la Somalia e gli Emirati Arabi Uniti, questa affermazione è stata negata dal Ministro degli Affari Esteri somalo affermando che non è stata prodotta alcuna prova che indichi che l'accordo portuale di Berbera è stato firmato con i precedenti governi della Somalia.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ somalitalk.com, http://www.somalitalk.com/2010/may/istambul/transport.pdf.
  2. ^ Radoslav A. Yordanov, The Soviet Union and the Horn of Africa during the Cold War : Between Ideology and Pragmatism, 2016, p. 103, ISBN 978-1498529105.
  3. ^ Jussi M. Hanhimäki, The Rise and Fall of Détente: American Foreign Policy and the Transformation of the Cold War, Potomac Books, Inc., 2013, ISBN 978-1612345864.
  4. ^ Intercontinental Press Combined with Inprecor, Volume 20, Issues 25-37, Intercontinental Press, 1982, p. 674.
  5. ^ Raysut making moves in Somalia, Yemen and UAE, 1º luglio 2013. URL consultato il 10 novembre 2014.
  6. ^ Oman's Raysut Cement Company to invest in expansion plans, 11 giugno 2013. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2014).
  7. ^ Somalia project opens up Africa for DP World, in thenational.ae, 30 maggio 2016. URL consultato il 30 maggio 2016.
  8. ^ Copia archiviata (PDF), su web.dpworld.com. URL consultato il 18 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2018).
  9. ^ Dubai's DP World Agrees to Manage Port in Somaliland for 30 Years, in Wall Street Journal, 30 maggio 2016. URL consultato il 30 maggio 2016.
  10. ^ (EN) Reuters, DP World Should Rethink Port Deals in Somalia-Foreign Minister, in The New York Times, 20 aprile 2018, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 22 aprile 2018.

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