Pomare IV

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Pomare IV
Regina di Tahiti
Stemma
Stemma
In carica11 gennaio 1827 - 17 settembre 1877
PredecessorePomare III
SuccessorePomare V
Nome completoAimata Pomare IV Vahine-o-Punuateraitua
NascitaPare, 28 febbraio 1813
MortePapeete, 17 settembre 1877
SepolturaCimitero reale di Papaʻoa Arue
DinastiaPomare
PadrePomare II
MadreTere-moe-moe Tamatoa di Raiatea
Consortere Tapoa II
principe Ariʻifaʻaite
FigliAriʻiaue, Pomare V, Teriʻimaevarua II, Victoria Pomare, Tamatoa V, Punuariʻi Teriʻitapunui, Teriʻitua Tuavira
ReligioneCalvinismo
Firma

Aimata Pomare IV Vahine-o-Punuateraitua, altrimenti nota come Aimata o semplicemente come Pomare IV (Pare, 28 febbraio 1813Papeete, 17 settembre 1877), è stata regina di Tahiti dal 1827 al 1877.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni di regno[modifica | modifica wikitesto]

Primogenita del re Pomare II e della principessa Tere-moe-moe Tamatoa (figlia del sovrano di Raiatea Tamatoa III), Pomare IV nacque a Pare il 28 febbraio 1813 e le fu imposto inizialmente il nome tradizionale di Aimata.[1]

Il palazzo reale a Papeete, fatto costruire dalla regina Pomare IV

Il regno e l'iniziale influenza britannica[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Regina Pomare IV

Salì al trono di Tahiti all'età di 14 anni quando, nel gennaio 1827, morì il giovanissimo fratello Pomare III. Trasferì la corte e la capitale del regno a Papeete nel 1820.[2]

Uno dei suoi primi intenti come regina fu quello di riuscire ad unificare de facto gli altri reami dell'arcipelago ponendo sui troni di Bora Bora e Raiatea due suoi figli.

Contraria alla religione protestante, accettata da suo padre Pomare II, la sovrana favorì il culto della setta locale Mamaia: i missionari inglesi, però, d'accordo con i capi tahitiani, la obbligarono a rivedere le sue decisioni, influenzata soprattutto dal suo consigliere personale, il pastore George Pritchard. Nel 1838 Pomare IV non diede il permesso di entrare nel regno a Caret e Laval, religiosi cattolici francesi. La decisione si rivelò poi un fatale errore perché rappresentò per la Francia l'occasione di interferire negli affari di Tahiti.[3]

Il protettorato francese[modifica | modifica wikitesto]

La regina con il marito e due figli

I missionari cattolici chiesero, pertanto, l'intervento dell'ammiraglio Abel Aubert du Petit-Thouars. Questi riuscì subito a imporre il controllo francese sulle isole Marchesi e, consigliato in questa azione dal console Jacques-Antoine Moerenhout, buon conoscitore della situazione locale, si impegnò per stabilire un protettorato della Francia anche sull'arcipelago di Tahiti. Un primo trattato fu sottoscritto già nel 1842, ma la regina oppose una certa resistenza. Due anni dopo Pomare domandò asilo a una nave britannica, la HMS Basilisk per poi rifugiarsi sull'isola di Raiatea da dove rifiutò decisamente tutti i tentativi francesi di giungere ad un accordo. Sull'isola intanto scoppiò una guerra civile tra quanti erano favorevoli e quanti erano contrari al protettorato francese e, mentre i francesi si impegnarono sul campo, la sovrana lasciò che le sorti decidessero del destino dell'isola.

La vittoria dell'ammiraglio Armand Joseph Bruat permise alla sovrana di rientrare a Papeete il 9 febbraio 1847, con la condizione che avrebbe acconsentito al protettorato.[4]

Le conseguenze del trattato portarono a una diminuzione dei poteri e delle prerogative reali che dovevano essere approvati dal Commissario francese: apertura dell'assemblea legislativa, nomina dei capi di distretto e dei giudici, emanazione delle leggi. Le forze armate e di polizia locale dipendevano ormai dal rappresentante di Parigi.[5]

Gli ultimi anni di regno[modifica | modifica wikitesto]

Pomare IV regnò, dunque, sotto stretto controllo francese fino alla sua morte, il 17 settembre 1877, all'età di 64 anni. Aveva governato le isole per 50 anni. Il decesso della sovrana fu causato da disturbi cardiaci e avvenne nel palazzo reale di Papeete che lei aveva fatto costruire.
Fu tumulata a Papa'oa 'Arue nel cimitero reale dei Pomare accanto ai suoi antenati.

Le succedette il figlio Pomare V che fu l'ultimo re di Tahiti per tre anni (1877-1880), allorché le isole diventeranno in modo definitivo una colonia francese.[6] L'arcipelago perse, dunque, l'indipendenza ed ancora oggi appartiene alla Francia.

La regina di Tahiti nel 1877, anno della sua scomparsa, era, con Vittoria di Gran Bretagna, Amelia di Wallis, Djoumbé Fatima di Mohéli, la begum Shah Jahan di Bhopal e Ranavalona II del Madagascar, una delle sei donne regnanti nel mondo.[7]

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

La regina Pomare IV con il principe consorte Ari'ifa'aite

Nel 1822, decenne, aveva sposato Tapoa II[8] (futuro re di Bora Bora), da cui divorziò una volta diventata regina per unirsi al cugino di primo grado Ari'ifa'aite (1820-1873), capo di Huahine, nominato da lei principe consorte.
Ebbe nove figli dal secondo marito (due nati morti):[9]

  • Ari'iaue Pomare (1838-55): morto giovane.
  • Henry Pomare (1835-?): morto infante.
  • Teratane Pomare (1839-91): futuro re Pomare V.
  • Teri'imaevarua Pomare (1841-73): Teri'imaevarua II, regina di Bora Bora.
  • Victoria Pomare: morta infante.
  • Tamatoa Pomare (1842-81): Tamatoa V, re di Raiatea.
  • Punuari'i Teri'itapunui Pomare (1846-88), capo di Mahina.
  • Teri'itua Tuavira Pomare (1847-75), capo di Hitia'a.
  • Tevahitua Pomare (1850-?): morto infante

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Teu Tunuieaite Atua Tu-moe-hania  
 
Tetua-huria  
Pomare I di Tahiti  
Tetupaia-i-Hauiri Tamatoa III di Raiatea *  
 
Mai-he'a  
Pomare II di Tahiti  
Teihotu-i-Ahura'i Teri'i-Vaetua-i-Ahura'i  
 
Airoro-ana'a-i-Farepu'a  
Tetua-nui-reia-i-te-raʻi-atea  
Vave'a Tetua-nui-rei-a-ite Ra'iatea Punua Teraitua-i-Nu'urua  
 
Fetefete-te-ui  
Pomare IV  
Vetea-raʻi Uʻuru Tamatoa III di Raiatea *  
 
Hapaitaha'a  
Tamatoa IV di Raiatea  
Opai-pai Te-roro Uruatu  
 
Teri'i Iti  
Teri'to'-o-terai Tere-moe-moe  
Mato Teri'i Tepoara'i Mau'a  
 
Te-atua-nui-marama  
Tu-ra'i-ariʻi E-he-vahine  
Te-ha'apapa I Teri'i-taria Te-ha'apapa  
 
Teri'i-ohua-e-te-anuanua-i-te-tuahu  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Righetti, p. 51
  2. ^ Royal Ark
  3. ^ De la Roncière, p. 51
  4. ^ O'reilly, p. 80
  5. ^ O'reilly, p. 85
  6. ^ De la Roncière, p. 150
  7. ^ Righetti, p. 53
  8. ^ (EN) TAHITI (Kingdom), su members.iinet.net.au, 2 giugno 2016. URL consultato il 5 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2018).
  9. ^ O'reilly, p. 40

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B. De la Roncière, La reine Pomaré, L'Harmattan 2003.
  • D.J. Howarth, Tahiti, ed. Harpercollins 1983.
  • P. O'reilly, Pomare reine de Tahiti, ed. Nel 2008.
  • R. Righetti, Oceano Pacifico, Milano 2005.
  • P.Y. Toullelan, Tahiti et ses archipels, Karthala 2000.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Regina di Tahiti Successore
Pomare III 1827-1877 Pomare V
Controllo di autoritàVIAF (EN77376964 · ISNI (EN0000 0000 5491 8969 · CERL cnp00513697 · LCCN (ENnr2004013653 · GND (DE12884292X · BNE (ESXX5304583 (data) · BNF (FRcb11996927p (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr2004013653
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