Pleuronectes platessa

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Platessa
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Ittiopsidi
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Acanthopterygii
Ordine Pleuronectiformes
Sottordine Pleuronectoidei
Famiglia Pleuronectidae
Sottofamiglia Pleuronectinae
Tribù Pleuronectini
Genere Pleuronectes
Specie P. platessa
Nomenclatura binomiale
Pleuronectes platessa
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Platessa latus Cuvier, 1829
Platessa platessa (Linnaeus, 1758)
Platessa vulgaris Cloquet, 1826
Pleuronectes borealis Faber, 1828
Pleuronectes latus Cuvier, 1829
Pleuronectes platessa baltica Nilsson, 1855
Pleuronectes platessus Linnaeus, 1758

Nomi comuni

Passera di mare

La platessa[2] (Pleuronectes platessa Linnaeus, 1758), conosciuta anche come passera di mare (Regolamento (UE) 2016/1679), è un pesce d'acqua salata, appartenente alla famiglia Pleuronectidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Tale specie è diffusa nell'Atlantico orientale (dalla Groenlandia fino al Marocco), nel Mar Baltico e nel Mar Bianco. È rara nel Mediterraneo. Abita fondali sabbiosi, dove può mimetizzarsi. Gli esemplari giovani vivono in prossimità della riva, mentre gli adulti si spingono più in profondità.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione di Pleuronectes platessa o passera di mare. Ana Madinabeitia, Norarte studio

Il corpo ha forma romboidale, molto schiacciato ai fianchi, con pinne dorsale e anale simmetriche e opposte, rette da spessi raggi. La pinna caudale è a delta, piuttosto robusta. La platessa è un pesce adattato a vivere sdraiato sul fianco sinistro, pertanto l'evoluzione ha portato ad avere entrambi gli occhi sul lato destro e una livrea mimetica, mentre il lato sinistro presenta una colorazione biancastra a volte macchiata di nero e una pinna pettorale di piccole dimensioni.
La livrea è semplice: il lato destro presenta una colorazione bruna con sfumature variabili dal giallo ocra, al rossastro al verde, ed è macchiata e marezzata di bruno e ocellata da decine di macchie rossastre orlate di bianco.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Il periodo riproduttivo è nei mesi freddi (da novembre a giugno, secondo le zone geografiche), quando la temperatura dell'acqua è di circa 6 °C. Il numero delle uova deposte varia in base al peso della femmina (50.000 - 500.000).

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La platessa si nutre di bivalvi, crostacei, stelle marine (Ophiura albida), anfipodi, gasteropodi e policheti.

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è predata da molti animali, quali delfini, foche, meduse (Pleurobrachia pileus) nonché squali, rane pescatrici e altri pesci.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Platesse al banco del pesce

La platessa è oggetto di un'ambita pesca intensiva da parte dell'uomo, che trova le sue carni leggere, delicate e meno costose di quelle della sogliola.[senza fonte]

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

Come altre specie della famiglia, è ospite di acquari pubblici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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