Pieve dei Santi Cornelio e Cipriano

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Pieve dei Santi Cornelio e Cipriano
facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàCodiponte (Casola in Lunigiana)
Coordinate44°11′35.99″N 10°09′04.93″E / 44.19333°N 10.15137°E44.19333; 10.15137
Religionecattolica
Diocesi Massa Carrara-Pontremoli
Consacrazione793
Stile architettonicoromanico

La pieve dei Santi Cornelio e Cipriano a Codiponte è un edificio sacro che si trova a Codiponte, nel comune di Casola in Lunigiana.

La storia[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente si riferisce a Codiponte il locus sancti Cipriani ricordato già in un documento del 793[1], mentre la prima notizia diretta che testimonia l'esistenza della Pieve risale alla bolla pontificia del 1148, diretta da Papa Eugenio III al vescovo di Luni[2], nella quale si può leggere Plebs Sancti Cipriani de capite pontis.

L'architettura[modifica | modifica wikitesto]

La Pieve attuale è databile al XII secolo[3] e nel XIV secolo è stata ristrutturata a seguito di una frana.

La chiesa romanica ha facciata a salienti con bifora e un'apertura croce. Due contrafforti sostengono la spinta in corrispondenza delle testate delle arcate interne. Il portale in arenaria è d'epoca tardo-barocca. La pianta è basilicale con tre navate rivolte a oriente e partite da colonne in pietra ed archi a tutto sesto. Le absidi sono due, di diversa ampiezza e la copertura è a capriate di legno dipinto.

Soprattutto interessante è l'apparato scultoreo dei capitelli, ricco di un repertorio altomedievale come i nastri solcati e intrecciati, la sirena bicaudata, l'animale rampante, l'orante-telamone, il marzo suonatore di corno, l'uomo itifallico, l'atleta. Queste decorazioni ricordano gli elementi presenti nella vicina San Paolo in Vendaso, ma sono maggiormente stilizzati e - in un certo modo - più astratti.

Sulla parete di fondo della navata destra è esposto un trittico tardo medievale[4]con al centro la Vergine in trono con il Bambino, a destra i Santi Cornelio e Cipriano e a sinistra l'immagine del Volto Santo, venerata reliquia lucchese che ricorda il transito in questi luoghi della via del Volto Santo, variante della via Francigena. Sotto ognuno di queste tavole è una predella dipinta con storie religiose.

La semplice vasca del fonte battesimale è decorata da una croce.

Il campanile del XVII secolo è separato dall'edificio.

Ritrovamenti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Scavi del 1962 sotto il pavimento della navata destra hanno portato alla luce il basamento a pianta ottagonale di un più antico fonte battesimale ad immersione ed un antico lastricato.
Nella stessa navata di destra sono anche emerse le fondamenta di una torre campanaria e di difesa, rivelando così le originali strutture di una chiesa fortificata.
La canonica, anch'essa fortificata, è il risultato dell’evoluzione e dell’ampliamento di un’antica casa torre: nel suo lato ovest sono ancora visibili due feritoie per il lancio delle frecce.

Il luogo di Codiponte[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo di Codiponte è stato oggetto negli ultimi anni di scavi archeologici che hanno rilevato la presenza di insediamenti degli antichi Liguri (VIII secolo a.C.) ed un successivo insediamento romano di età imperiale tra il I ed il IV secolo, confermando la primaria importanza del sito che, come si evince dal toponimo (Caput Pontis), cioè testa di ponte[5], era di importanza strategica per il movimento di uomini e merci.

Non molto distanti sono i ruderi del Castello di Codiponte.

Altre immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si tratta du un documento redatto a Lucca l’8 gennaio 793: l’atto riguarda il testamento del longobardo Valprando del fu Prandulo, che cede al vescovo di Lucca, tramite l’esecutore prete Rachiprando, vari fondi nell’alta valle del Serchio, mentre lascia a suo fratello Pietro una corte sita “trasmontem ad Sanctum Ciprianum”
  2. ^ In quell'anno vescovo di Luni era Gottifredo.
  3. ^ È ipotizzabile che in precedenza qui vi fosse un tempio più antico, forse protoromanico dell'VIII secolo, come peraltro dimostrerebbe il battistero ottagonale ad immersione di cui è stato trovato il basamento
  4. ^ L’opera,un tempo pala d'altare, è datata intorno al XV secolo ed è stata attribuita dagli studiosi al pittore senese Angelo Puccinelli.
  5. ^ Sul fiume Aulella.

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