Palazzo Baccelli

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Palazzo Baccelli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàFirenze
IndirizzoVia dell'Anguillara 23
Coordinate43°46′10.82″N 11°15′32.23″E / 43.769671°N 11.258954°E43.769671; 11.258954
Informazioni generali
CondizioniIn uso

Il palazzo Baccelli è un edificio storico del centro di Firenze, situato in via dell'Anguillara 23, con affaccio retrostante su via Borgognona 14 e laterale su via Filippina.

Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Baccelli

Il grande edificio (quattro assi sviluppati per tre piani e un mezzanino), con forti aggetti seicenteschi, si propone sulla via quasi senza soluzione di continuità con il fronte del palazzo Pieri Ginori che lo precede, a seguito di un intervento di restauro (1981) che ha interessato contemporaneamente le due fabbriche e nel quale non si è reputato necessario staccare cromaticamente le facciate.

Messo in relazione con l'attività di Bartolomeo Ammannati (ovvero di un suo più tardo seguace), è sicuramente da considerare una testimonianza importante dell'architettura manierista fiorentina.

Ostenta sulla facciata uno scudo con l'arme della famiglia Baccelli (d'azzurro, a due mazze d'arme decussate d'oro, accantonate da quattro pere dello stesso, fogliate di due pezzi di verde), originaria di Peretola, che ne fu proprietaria.

Così Marcello Jacorossi[1]: "Fu in antico dei Sinibaldi, detti anche da Carmignano. Ai primi del XVI secolo lo comprò Bartolo Gualtierotti de' Bardi e da lui pervenne, nel 1534, alla figlia Cassandra, moglie di Giovanni d'Antonio Tornaquinci. Passò quindi al Baccelli da Peretola (consorti dei Mazzinghi) che lo ridussero nella forma attuale".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ in Palazzi 1972

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti), Elenco degli Edifizi Monumentali in Italia, Roma, Tipografia ditta Ludovico Cecchini, 1902, p. 252;
  • Walther Limburger, Die Gebäude von Florenz: Architekten, Strassen und Plätze in alphabetischen Verzeichnissen, Lipsia, F.A. Brockhaus, 1910, n. 59;
  • Walther Limburger, Le costruzioni di Firenze, traduzione, aggiornamenti bibliografici e storici a cura di Mazzino Fossi, Firenze, Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, 1968 (dattiloscritto presso la Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato, 4/166), n. 59;
  • I Palazzi fiorentini. Quartiere di San Giovanni, introduzione di Piero Bargellini, schede dei palazzi di Marcello Jacorossi, Firenze, Comitato per l’Estetica Cittadina, 1972, p. 227, nn. 438-439;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, I, 1977, p. 64;
  • Franco Cesati, Le strade di Firenze. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità della città più affascinante del mondo attraverso 2400 vie, piazze e canti, 2 voll., Roma, Newton & Compton editori, 2005, I, p. 32;
  • Claudio Paolini, Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce a Firenze, Firenze, Paideia, 2008, pp. 42-43, n. 44;
  • Claudio Paolini, Architetture fiorentine. Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce, Firenze, Paideia, 2009, pp. 57-58, n. 54.

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