Operazione Orchard

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Operazione Orchard
F-15I Ra'am dell'IAF
Data6 settembre 2007
LuogoReattore nucleare di Al Kibar, Governatorato di Deir el-Zor, Siria Bandiera della Siria
EsitoReattore distrutto
Schieramenti
Effettivi
10 cacciabombardieri F-15I Ra'am
6 caccia F-16I Sufa
Velivoli ELINT
Forze speciali Shaldag
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L'operazione Orchard[1][2][3][4] (talvolta chiamata operazione Outside the Box, in ebraico מבצע מחוץ לקופסה?, Mivtza MiHutz LaKufsa[5]) fu un attacco aereo dell'Heyl Ha'Avir, aeronautica militare israeliana, al reattore nucleare siriano di Al Kibar[6], nel Governatorato di Deir el-Zor.

Dal 2001 il Mossad seguiva le visite in Siria di dignitari nordcoreani e, dopo aver inizialmente accantonato l'ipotesi di una cooperazione per lo sviluppo di armi nucleari, nel 2007 informò il primo ministro Ehud Olmert che Damasco stava lavorando con Corea del Nord e Iran alla costruzione di un reattore nucleare da cui poter estrarre Plutonio per scopi militari.[7]

In ossequio alla dottrina Begin si decise la distruzione del reattore, come già avvenuto 26 anni prima in Iraq con l'operazione Babilonia. Dopo aver ricevuto un rifiuto da George W. Bush, il presidente Olmert ordinò il bombardamento del sito, effettuato con successo dall'IAF appena dopo la mezzanotte del 6 settembre 2007. Vennero utilizzati 10 cacciabombardieri F-15I Ra'am, scortati da 6 caccia F-16I Sufa, e e un numero imprecisato di velivoli ELINT. La notte precedente il bombardamento un elicottero trasportò presso l'obiettivo incursori dello Shaldag, unità d'élite di commando dell'IAF, che illuminarono il reattore per le bombe a guida laser e furono poi tutti esfiltrati con successo. L'impiego di sofisticate capacità di guerra elettronica hanno impedito ai radar siriani di rilevare il raid, coordinato personalmente dal ministro della Difesa, generale e già presidente Ehud Barak.

A differenza dell'operazione Babilonia, nel caso siriano Israele ha ufficialmente ammesso l'attacco solo 11 anni dopo, evitando in questo modo una possibile rappresaglia che l'umiliazione pubblica poteva portare Bashar al-Assad a imbastire.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Inside Israel’s Secret Raid on Syria’s Nuclear Reactor, su politico.com.
  2. ^ More than a decade on, Israel admits to strike on suspected Syrian nuclear reactor, su france24.com.
  3. ^ Operazione Orchard: l’attacco israeliano al reattore nucleare siriano, su Difesa Online, 15 aprile 2022. URL consultato il 20 aprile 2024.
  4. ^ a b Così Israele distrusse il reattore atomico di Assad, su La Stampa, 21 marzo 2018. URL consultato il 20 aprile 2024.
  5. ^ יובל אזולאי, הותר לפרסום: כך השמידה ישראל את הכור הגרעיני בסוריה, in Globes, 21 marzo 2018. URL consultato il 20 aprile 2024.
  6. ^ (EN) Associated Press, IAEA: Syria tried to build nuclear reactor, in Ynetnews, 28 aprile 2011. URL consultato il 20 aprile 2024.
  7. ^ A strike in the desert German magazine Der Spiegel traces Israel's alleged 2007 strike on Syria's nuke facility, su ynetnews.com.

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