Notothenia neglecta

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Notothenia neglecta
N. neglecta su un francobollo del Territorio Antartico Britannico
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Famiglia Nototheniidae
Genere Notothenia
Specie N. neglecta
Nomenclatura binomiale
Notothenia neglecta
Nybelin, 1951[1]
Sinonimi
  • Notothenia coriiceps neglecta Nybelin, 1951[1]

Notothenia neglecta (Nybelin, 1951), conosciuta anche come nototenia dal ventre giallo è una specie di pesce attinopterigo della famiglia dei Nototenidi, nativa dell'Oceano Australe[2][3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Notothenia neglecta fu descritto formalmente per la prima volta nel 1951 dall'ittiologo svedese Orvar Nybelin, con il tipo nomenclaturale raccolto a largo dell'Isola Deception nelle Shetland Meridionali[4]. Alcune fonti trattano questa specie come sinonimo di N. coriiceps[5], tant'è che il nome specifico neglecta vuol dire "trascurato", per alludere al mancato riconoscimento di questa specie come autonoma[6].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

N. neglecta ha dai 3 ai 7 raggi spinosi sulla pinna dorsale anteriore, dai 37 ai 40 raggi molli sulla posteriore e 3 o 7 sulla pinna anale[7] e sugli esemplari più giovani è possibile notare una machhia nera posta alla base delle pinne pettorali. Gli individui di questa specie misurano comunemente tra i 20 e i 40 centimetri e pesano dai 200 grammi a 1,6 chilogrammi[8].

Distribuzione, habitat e biologia[modifica | modifica wikitesto]

La nototenia dal ventre giallo vive solitamente ad una profondità di 50 metri[9], ma è riscontrabile anche in superficie e fino ai 450 metri[8]: infatti, i giovani esemplari sono comuni da 1 a 10 metri di profondità[7]. In Antartide, sono stati trovati lungo la piattaforma continentale, a largo della Georgia del Sud e dell'isola Pietro I ed è la specie di pesce predominante nelle acque circostanti l'isola di re Giorgio e le Isole Shetland Meridionali. N. neglecta mostra una dieta molto variegata: specie onnivora[8], si ciba principalmente di krill, ma in estate preda voracemente le salpe[9], cacciando anche varietà di isopodi, anfipodi, alghe e bivalvi[8]. Alcune caratteristiche riscontrabili per l'adattamento agli habitat inospitali in cui vive sono la flora intestinale composta da batteri vibrioni riflette l'abilità di N. neglecta di tollerare le alte salinità e l'ingestione di krill, che contiene alte quantità di chitina[10]; questi batteri regolano gli ioni di sodio per aiutare l'osmoregolazione[10]. Per combattere le temperature bassissime de suo habitat naturale, N. neglecta sintetizza nel proprio sangue otto proteine antigelo[11], oltre ad adottare un comportamento unico nel suo genere, come cibarsi di notte, per evitare predatori più grandi[9]. La nototenia dal ventre giallo ha inoltre mostrato di utilizzare una sorta di "gerarchia sociale" quando è in banco: alcuni scienziati hanno osservato come questi pesci diventino meno reattivi e interessati alla preda osservata se in presenza di certi altri membri della propria specie: ciò può suggerire la presenza di individui dominanti. Solo quando l'altro pesce lascia quell'ambiente, l'individuo non dominante torna a cacciare[9]. La fregola avviene solamente una volta all'anno e le femmine solitamente raggiungono la maturità sessuale tra i 6 e gli 8 anni d'età. Anche se pescato a scopo commerciale, N. neglecta non è molto presente sul mercato[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Nicolas Bailly, Notothenia neglecta Nybelin, 1951, su World Register of Marine Species (WoRMS), 2020. URL consultato l'8 febbraio 2024.
  2. ^ ITIS Standard Report Page: Notothenia neglecta, su itis.gov, Integrated Taxonomic Information System.
  3. ^ Taxonomy Browser, su www.ncbi.nlm.nih.gov, National Center for Biotechnology Information, National Library of Medicine.
  4. ^ (EN) William N. Eschmeyer, "Species in the genus Notothenia", in Catalog of Fishes, California Academy of Sciences. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  5. ^ H.H. Dewitt, P.C. Heemstra e O. Gon, Nototheniidae Notothens, in Fishes of the Southern Ocean, South African Institute for Aquatic Biodiversity, 1990, ISBN 9780868102115.
  6. ^ Order Perciformes: Suborder Notothenoididei: Families Bovichtidae, Pseaudaphritidae, Elegopinidae, Nototheniidae, Harpagiferidae, Artedidraconidae, Bathydraconidae, Channichthyidae and Percophidae, su The ETYFish Project Fish Name Etymology Database, Christopher Scharpf and Kenneth J. Lazara, 12 aprile 2021. URL consultato l'8 febbraio 2024.
  7. ^ a b Rainer Froese e Daniel Pauly (a cura di), Notothenia neglecta, su FishBase, 2021. URL consultato il 1º febbraio 2024.
  8. ^ a b c d e Barrera-Oro e Caseaux, Feeding selectivity in Notothenia neglecta, Nybelin, from Potter Cove, South Shetland Islands, Antarctica, in Antarctic Science, vol. 2, n. 3, 1990, pp. 207-213.
  9. ^ a b c d Donatti e Fanta, Influence of photoperiod on visual prey detection in the Antarctic fish Notothenia neglecta, in Antarctic Science, vol. 14, n. 2, 2002, pp. 146-150.
  10. ^ a b Cormack e Fraile, Bacterial flora of newly caught Antarctic fish Notothenia neglecta, in Polar Biology, vol. 10, n. 6, 1990, pp. 413-416.
  11. ^ Hsiao, Cheng, Fernandes, Detrich e DeVries,, An antifreeze glycopeptide gene from the antarctic cod Notothenia coriiceps neglecta encodes a polyprotein of high peptide copy number, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 87, 1990, pp. 9265-9269.

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