Neotinea maculata

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Neotinea maculata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Neotinea
Specie N. maculata
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Neotinea
Specie N. maculata
Nomenclatura binomiale
Neotinea maculata
(Desf.) Stearn, 1975
Sinonimi

Bas.:Satyrium maculatum
Desf., 1799
Aceras intacta
Rchb.f.
Neotinea intacta
(Link) Rchb.f.
Orchis intacta
Link

Nomi comuni

Satirione, Neotinea

Il satirione macchiato (Neotinea maculata (Desf.) Stearn, 1975) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee.[2]

L'epiteto specifico deriva dal latino maculatus = macchiato, riferito alle foglie basali macchiate.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]


È una pianta erbacea geofita bulbosa, con fusto alto 10–30 cm e foglie basali ovato-lanceolate, spesso maculate di bruno o violetto.
L'infiorescenza è cilindrica con piccoli fiori di colore bianco-rosato e lievemente profumati di vaniglia.
Le brattee, più corte dell'ovario, sono lanceolate e biancastre, percorse da una venatura porporina.
Il labello è trilobo, con lobi laterali lineari e più corti del lobo mediano che si presenta bifido e di colore biancastro, talora con macchie rosa-porpora.
Lo sperone è sacciforme e molto corto (meno di 2 mm).

Periodo di fioritura: marzo-maggio.

Numero cromosomico: 2n = 42

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione di questa specie avviene esclusivamente per autogamia[3]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Specie a distribuzione steno-mediterranea, diffusa in Macaronesia e dal Nord Africa e dalla penisola iberica sino all'Asia minore[2]. In Italia è presente in quasi tutta la penisola (tranne le regioni più settentrionali) e nelle isole maggiori.

Cresce nei cespuglieti, nelle garighe, nei boschi aperti, fino a 1600 m di altitudine.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Rankou, H. 2011, Neotinea maculata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 3 aprile 2021.
  2. ^ a b (EN) Neotinea maculata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 aprile 2021.
  3. ^ (EN) Duffy et al, Ecology and genetic diversity of the dense-flowered orchid, Neotinea maculata, at the centre and edge of its range, in Annals of Botany, 104(3), 2009, pp. 507-516.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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