Monti Terektinskij

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Coordinate: 50°25′N 86°10′E / 50.416667°N 86.166667°E50.416667; 86.166667
Monti Terektinskij
ContinenteAsia
StatiBandiera della Russia Russia
Catena principaleMonti Altaj
Cima più elevatamonte Caskaktu-Bažy (2926 m s.l.m.)
Lunghezza120[1] km
Tipi di roccescisti cristallini e rocce effusive

I monti Terektinskij (in russo Теректинский хребет?, Terektinskij chrebet) sono una catena montuosa nella parte centrale dei monti Altaj, nella Siberia meridionale. I monti si trovano in Russia, nella Repubblica dell'Altaj, la cresta della catena segna il confine tra l'Ongudajskij e l'Ust'-Koksinskij rajon.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

La catena montuosa si trova tra i monti Seminskij (a nord) e i Katunskij (a sud) e si allunga per circa 120 km. La cima più alta, il monte Caskaktu-Bažy (Каскакту-Бажы[2]), a sud-est, tocca i 2 926 m.[3]

A ovest, una vasta parte dell'altopiano è paludosa, la più vasta è la palude Tjugurjukskoe (Тюгурюкское болото). A sud della catena, attraversata dal Katun', si trova la steppa Ujmonskaja.

Dai monti Terektinskij scendono molti affluenti del Katun' il quale li accoglie girando intorno alla catena montuosa da sud e a est, procedendo verso nord. A nord la valle dell'Ursul li divide dai Seminskij e a sud-ovest c'è la valle del Koksa e del suo affluente Abaj.[4])

Le montagne sono composte principalmente da scisti cristallini e rocce effusive. Le pendici settentrionali sono ricoperte da boschi di Cedrus, larice e abete; quelle meridionali da larici; sopra i 2 000 m si trova la betulla nana e il salice; sul crinale, prati alpini e tundra di montagna.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Теректинский хребет, su bse.sci-lib.com. URL consultato il 19 maggio 2020.
  2. ^ (RU) Конкурс «Назови вершину» завершен! [collegamento interrotto], su gasu.ru. URL consultato il 19 maggio 2020.
  3. ^ Конкурс «Назови вершину» завершен!, su gasu.ru. URL consultato il 19 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2019).
  4. ^ M-45-VIII, su mapm45.narod.ru. URL consultato il 19 maggio 2020.

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