Monte Stevia

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Monte Stevia
Le pareti della Stevia nordoccidentale e sullo sfondo a destra il gruppo del Sella.[1]
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Bolzano
Altezza2 555 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate46°34′33.65″N 11°46′00.81″E / 46.576014°N 11.766892°E46.576014; 11.766892
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Stevia
Monte Stevia
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Stevia
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneDolomiti
SottosezioneDolomiti di Gardena e di Fassa
SupergruppoDolomiti di Gardena
GruppoGruppo del Puez
SottogruppoAltopiano della Stevia
CodiceII/C-31.III-A.4.d

Il Monte Stevia (o La Stevia) è una montagna del gruppo del Puez nelle Dolomiti, sul versante settentrionale della Val Gardena. Il massiccio, che è protetto nel Parco Naturale Puez-Odle, è caratterizzato da ripide pareti dolomitiche a nord-ovest, torri e gole a sud-est della Vallunga, nonché da un vasto altopiano con prati alpini, pascoli e il rifugio Stevia. Il punto più alto della Stevia a 2555 m si trova sul bordo nord-ovest dell'altopiano. Secondo Castiglioni,[2] il nome Stevia significa "pascolo lontano" in ladino. A nord-est della Pizascharte (2489 m) la catena montuosa continua a Montejela (2644 m) e al Col dala Pieres (2747 m).

In direzione della Vallunga, gole profondamente incise separano le torri nel sud-est. La prima torre, Steviola (2083 m), è separata dalla seconda, la torre La Porta (2206 m), che è contrassegnata da una finestra di montagna, dalla gola della Val d'Andrea. Una seconda gola, la Valaccia, che scende dall'altopiano a sud-est, è facile da percorrere e separa il Ciastel (2196 m) dalla torre La Porta. La valle del Pisciodel con una piccola cascata separa un'altra torre senza nome (2226 m); la gola successiva è la Val di Ciavai. L'ultima valle è la Val Ntaiëda.

L'altopiano è raggiungibile attraverso la via normale da sud di Selva di Val Gardena attraverso il cosiddetto Palota. Un'ulteriore salita conduce dal Rifugio Firenze ad ovest, sotto la Stevia, fino alla cima.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Julius Gallhuber (Bearb.): Dolomiten. Ein Führer durch die Täler, Orte und Berge der gesamten Dolomiten. III. Band: Westliche Dolomiten. Artaria, Wien 1929, S. 106.
  2. ^ Ettore Castiglioni: Odle Sella Marmolada. Club Alpino Italiano – Touring Club Italiano, Roma/ Milano, 1937, pp. 313–314.

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