Michel Mercier

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Michel Mercier
Michel Mercier nel 2007

Sindaco di Thizy-les-Bourgs
Durata mandato5 gennaio 2013 –
4 agosto 2017
PredecessoreJean Desseignés
SuccessoreMartin Sotton

Custode dei sigilli, ministro della giustizia della Repubblica francese
Durata mandato14 novembre 2010 –
10 maggio 2012
PresidenteNicolas Sarkozy
Capo del governoJean-Marc Ayrault
PredecessoreMichèle Alliot-Marie
SuccessoreChristiane Taubira

Ministro dello spazio rurale, dell'assetto del territorio e dello sviluppo della regione della capitale della Repubblica francese
Durata mandato23 giugno 2009 –
13 novembre 2010
PresidenteNicolas Sarkozy
Capo del governoFrançois Fillon
PredecessoreHubert Falco
Christian Blanc
SuccessoreBruno Le Maire

Dati generali
Partito politicoMoDem (dal 2016
In precedenza:
UDI (fino al 2007)
CDS-UDF (2012-2016)
UniversitàIstituto di studi politici di Lione
ProfessioneDocente

Michel Mercier (Thizy, 7 marzo 1947) è un politico francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 7 marzo 1947 a Thizy (dipartimento del Rodano), si è laureato all'Istituto di studi politici di Lione, dove ha studiato giurisprudenza. Ha iniziato la sua carriera professionale insegnando finanza e fondamenti giuridici del governo locale presso l'Università di Lione III.[1]

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971-1977 è stato membro del consiglio comunale di Thizy, dal 1977 al 2001 sindaco di questa città. Nel 1978-2014 è stato membro del consiglio generale del dipartimento del Rodano, dal 1990 ne è suo presidente. Nel 1992-1993 è vicepresidente del Consiglio regionale del Rodano-Alpi, nel 1994-2001 presidente della Comunità dei Comuni di Thizi.[2]

Nel 1993, diventa deputato dell'Assemblea nazionale per l'8ª circoscrizione elettorale del dipartimento del Rodano, prendendo il posto del deputato Alain Mayoud dopo la sua morte.

Nel 1995, diventa senatore della Francia del dipartimento del Rodano, nel 2004 è stato rieletto, nel 2009 ha lasciato il mandato a causa dell'adesione al governo.

Il 23 giugno 2009 è entrato nel secondo governo di François Fillon nella carica appositamente creata di Ministro delle aree rurali e dello sviluppo territoriale.[3]

Il 14 novembre 2010, durante la formazione del terzo governo di Fillon ha ottenuto il portafoglio di ministro della giustizia, dopo di che la procura di Lione ha archiviato il caso con l'accusa di favoritismi da parte di Mercier (Mercier era sospettato di aver facilitato il contratto della società Vinci per la costruzione della linea tranviaria di Lione, che è un importante sponsor del patrono politico di Mercier François Bayrou).[4]

Il 15 maggio 2012 si è formato il primo governo di Jean-Marc Ayrault, in cui Mercier non ha ricevuto alcuna nomina.

È tornato al Senato il 17 giugno 2012, ma si è dimesso il 22 aprile 2014. Il 28 settembre 2014 è stato rieletto, il 30 settembre 2017 ha superato il suo mandato prima del previsto.

Nel 2013 è stato eletto sindaco di Thizy-les-Bourgs e il 25 luglio 2017 il presidente del Senato, Gérard Larcher, ha proposto la candidatura di Mercier al Consiglio costituzionale.[5]

Il 2 agosto 2017, è stato incluso nel Consiglio costituzionale con un voto della Commissione giuridica del Senato francese con una maggioranza di 22 voti contro 7, sebbene il quotidiano Le Canard enchaîné abbia affermato che Mercier aveva fittiziamente assunto sua figlia come sua assistente parlamentare.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Biographie Michel Mercier, Le Parisien. URL consultato il 3 giugno 2021.
  2. ^ (FR) Michel Mercier - Mouvement démocrate, Le Point. URL consultato il 3 giugno 2021.
  3. ^ (FR) Michel Mercier, un ex-proche de Bayrou à l'Espace rural, Liberation, 3 giugno 2009. URL consultato il 3 giugno 2021.
  4. ^ (FR) C.B, Le parquet de Lyon classe sans suite une enquête qui aurait pu viser Michel Mercier, le nouveau ministre de la Justice, 20 minutes, 15 novembre 2010. URL consultato il 3 giugno 2021.
  5. ^ (FR) Gérard Larcher a nommé Michel Mercier au Conseil constitutionnel, Le Figaro, 25 luglio 2013. URL consultato il 3 giugno 2021.
  6. ^ (FR) Conseil constitutionnel : la nomination de Michel Mercier validée, Le Point, 2 agosto 2017. URL consultato il 3 giugno 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN105633146 · ISNI (EN0000 0000 7837 9699 · LCCN (ENno2014048877 · BNF (FRcb13556471j (data)