Mario Martinoni

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Mario (Antonio) Martinoni

Mario (Antonio) Martinoni (Minusio, 26 novembre 1896Lugano, 8 febbraio 1981) è stato un militare svizzero, colonnello, comandante del Reggimento 32 dal 1944 al 1945.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Albino e di Maria Assuelli, secondogenito di dodici figli. Emigrò diciottenne a Parigi dove conobbe la futura moglie Rose (Augustine Louise) Auzoux. Rientrò in Svizzera in occasione della chiamata di leva, dove cercò, senza riuscirci, di farsi scartare. Ciononostante si impegnò nello svolgimento dei suoi compiti e nel 1922 venne promosso a tenente. Essendo in ristrettezze economiche e pensando che potesse essere una buona occasione per aiutare la famiglia nel mantenimento dei suoi numerosi fratelli, Martinoni proseguì nella carriera militare e divenne ufficiale istruttore. Nel 1926 divenne primo tenente, nel 1930 capitano e nel 1937 maggiore.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale il suo battaglione venne inviato in Valle Morobbia. Nel 1940 divenne maggiore istruttore presso la scuola reclute di Bellinzona. Nel 1941 venne promosso tenente colonnello mentre nel 1944 diviene colonnello e gli viene assegnato il comando del reggimento Ticino Sud, di quasi 3.000 uomini, con lo scopo di difendere il Ticino dalle truppe nazional-socialiste tedesche in ritirata dall'Italia.

I fatti di Chiasso[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 1945 ricevette un ordine segreto da parte del Consiglio Federale Svizzero. Il 28 aprile di quell'anno si recò a Como per trattare col maggiore Joseph McDivitt dell'esercito americano la resa di 450 militari tedeschi, appartenenti sia alla Wehrmacht che alla Kriegsmarine. Grazie alla sua mediazione vennero garantite sia l'inviolabilità del territorio elvetico che l'incolumità della popolazione di Chiasso. Essendo però la missione segreta e pressoché sconosciuta ai suoi immediati superiori, su proposta del colonnello Herbert Constam[1], Martinoni venne rimosso dal comando per aver abbandonato il posto di comando. Questo fatto segnò la fine della sua carriera militare.

Memoria[modifica | modifica wikitesto]

La memoria di Martinoni fu riabilitata solo a partire dagli anni Dieci di questo secolo. Ciò è avvenuto in seguito a indagini giornalistiche, in particolare grazie a un documentario andato in onda sulla televisione della Svizzera italiana) e all'accoglimento di una mozione del Consiglio federale datata 28 agosto 2010[2][3]. L'istituzione ha così reso onore al colonnello Mario Martinoni, accogliendo la mozione del Consigliere agli Stati Filippo Lombardi (PPD/TI), riconoscendo i meriti dell'ufficiale ticinese durante la Seconda guerra mondiale, ossia il fatto che effettivamente il 28 aprile 1945 si fosse recato a Como per parlamentare con gli statunitensi, ottenendo una rapida cessazione delle operazioni belliche nella zona di confine che coinvolgevano forze statunitensi e germaniche. A Chiasso in suo ricordo è stato eretto un monumento.

È pertanto appurato che Martinoni abbia facilitato la resa delle forze tedesche ammassate al confine, riducendo nel suo settore la pressione di queste ultime per un internamento in Svizzera che, secondo gli ordini, non poteva accettare. Tenendo conto della fine prevedibile e imminente della guerra in Europa, le considerazioni umanitarie dovevano prevalere sulle preoccupazioni di politica di neutralità. Si trattava di preservare vite umane e impedire distruzioni.

A causa di modifiche dei dispositivi militari concomitanti con i problemi di salute di Martinoni si è generata l’impressione che il colonnello non avesse agito secondo scienza e coscienza. Il Consiglio federale è pertanto grato alla popolazione di Chiasso per le commemorazioni in occasione del 65º anniversario degli eventi e per il monumento a ricordo di Mario Martinoni. Il Consiglio federale nella sua risposta alla mozione Lombardi concorda con il Cantone Ticino e con il Comune di Chiasso nell’esprimere gratitudine nei confronti di un uomo che ha servito fedelmente la Svizzera come cittadino e come soldato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Gallino, (Mario Martinoni), 50 e 1 giorno di frontiera con il Battaglione di Copertura, Editore Arturo Salvioni & Co. Bellinzona 1939.
  • Rivista Militare Ticinese, Articoli vari, apparsi nel 1938, 1979, 1990.
  • Plinio Grossi, I drammatici fatti alla frontiera di Chiasso, in Rivista Militare della Svizzera Italiana, numero 51, 1979.[1]
  • Stefano Giedemann, Luca Filippini, Storia delle truppe ticinesi ricorrendo i 130 anni del Bat fuc mont 95.
  • Erich Kuby, Il tradimento tedesco, traduzione di Lydia Magliano, (Collana Storica Rizzoli), Rizzoli, Milano 1983, 467 p.
  • Eric Morris, La guerra inutile. La campagna d'Italia 1943-45, Longanesi, 1993.
  • Elena Aga Rossi, Bradley F. Smith, Operazione Sunrise. La resa tedesca in Italia 2 maggio 1945, Mondadori, 2005.
  • Ruben Rossello, Nuove testimonianze sul caso Martinoni, Chiasso 1945, in Rivista Militare della Svizzera Italiana, volume 78, numero 5, novembre 2006, 30-31.[2]
  • Franco Valli, , in Rivista Militare della Svizzera Italiana, Volume 78, numero 5, novembre 2006, 32-33.[3]
  • Vigilio Massarotti, Una vita in grigioverde. Dal caduceo alle spighe, Edizioni Pedrazzini, Locarno 2009.
  • Giuseppe Luigi Beeler, In grigioverde agli ordini del Col Martinoni
  • Alessandro Zanoli, Chiasso, scene dalla guerra, in Azione, settimanale della Cooperativa Migros Ticinese, 19 aprile 2010, 5.
  • Chiara Gerosa, Quando il col Martinoni salvò Chiasso dalla guerra, in Giornale del Popolo del 24 aprile 2010, 6.
  • Rivista militare della Svizzera italiana, Chiasso 1945 - Riconoscimento dei meriti del colonnello Mario Martinoni, Anno LXXXII, numero 5, settembre-ottobre 2010.
  • Ivan Quartilroli et alii (a cura di), I fatti di Chiasso, libro edito dal comune di Chiasso, Chiasso 2010.
  • Teodoro Amadò, Una brillante carriera stroncata dalla ragion di Stato, in «Bollettino della società storica locarnese», numero 14, Tipografia Pedrazzini, Locarno 2011, 70-94.

Archivio[modifica | modifica wikitesto]

  • Archivio cantonale, Truppe ticinesi  fondo Martinoni: documenti vari, Bellinzona.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il colonnello Martinoni
  • Titolo originale: Il caso Martinoni
  • Rubrica: Falò
  • Argomento: inchieste
  • Data trasmissione: 28 aprile 2005
  • Data per timeline: 28 aprile 2005

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN33146824910807631374 · GND (DE1104752093 · WorldCat Identities (ENviaf-33146824910807631374
  1. ^ Plinio Grossi, I drammatici fatti alla frontiera di Chiasso
  2. ^ Ruben Rossello, Nuove testimonianze sul caso Martinoni, Chiasso 1945
  3. ^ Franco Valli, Mario Martinoni, uomo, soldato e comandante Mario Martinoni, uomo, soldato e comandante