Mario Iozzo

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Mario Iozzo (Catanzaro, 14 settembre 1957) è un archeologo e funzionario italiano.

Dal 1987 in servizio come funzionario archeologo nel Ministero della Cultura, è stato inizialmente nella Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Dal 2015 è funzionario nella Direzione Regionale Musei della Toscana.[1]. In quescienza dal 1 ottobre 2024.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si è laureato nel 1981 discutendo una tesi in archeologia e storia dell'arte greca all'Università di Firenze con Enrico Paribeni, per poi conseguire il Perfezionamento presso la Scuola di Specializzazione dell'Università di Pisa con Luigi Beschi e nel 1982-1984 presso la Scuola archeologica italiana di Atene sotto la guida di Antonino Di Vita. Ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1989 presso le Università Toscane Consorziate, con la supervisione di Luigi Beschi e con un breve soggiorno di studio con Dietrich von Bothmer presso il Metropolitan Museum of Art, di New York.[1]

Ha partecipato a scavi in Grecia (a Creta: Gortina e Hagia Triada; in Arcadia: Pallantion e Tegea), in Italia meridionale (Lokroi Epizephyrioi, Hipponion e Skylletion), in Sardegna (Olbia) e in Toscana (Ager Soanensis, Ager Volaterranus e Ager Clusinus). Ha effettuato studi e ricerche (anche con borse di studio di istituzioni italiane e straniere) nei musei archeologici di Atene, Corinto, Isthmia, Tegea, Taranto, Reggio Calabria, Locri, Crotone, Vibo Valentia, Sibari, Palermo, Siracusa, Catania, Chiusi e Firenze, nonché nei Musei Vaticani. [1]

Dal 1995 al 2001 ha insegnato all'Università di Pisa, dapprima in qualità di professore a contratto e poi come docente incaricato, per le cattedre di Archeologia Greca e di Archeologia della Magna Grecia, mentre teneva corsi di Archeologia e storia dell'Arte Greca all'Università Internazionale dell'Arte (Firenze), carica che ha ricoperto per 14 anni (1996-2010).[1] Nel 1996 è stato nominato vice-direttore del Centro di Restauro della Soprintendenza di Firenze, per poi dirigerlo dal 2001 al 2003. Nel 1998 è diventato direttore del Museo archeologico nazionale di Chiusi (che nel 2000 ha completamente riallestito con fondi della Comunità Europea), ruolo da lui tenuto fino al 2008, quando è passato al Museo archeologico nazionale di Firenze come Curatore delle Collezioni Storiche e della sezione Magnogreca e Siceliota e con funzioni di vice-direttore. Nel 2015 è stato nominato direttore dello stesso museo e di quello di Villa Corsini a Castello (Firenze). Nel Museo archeologico fiorentino si devono a lui, tra le altre cose, grazie a fondi di sponsor privati, l'allestimento del Corridoio Mediceo con l'esposizione di parte della collezione di cammei e intagli mediceo-lorenesi e il relativo catalogo (a cura di R. Gennaioli), il riallestimento del Monetiere, la nuova sala del Vaso François, la sezione dei bronzetti greco-romani, il rifacimento degli apparati didascalici delle principali opere in esposizione, la realizzazione di due app, di cui una con realtà aumentata e virtual tour del museo, i restauri della protome equina in bronzo detta Medici-Riccardi, del Torso di Livorno appartenuto a Cosimo I, della statua di Afrodite un tempo nel Palazzo Salviati, dell'urna etrusca bisoma del Bottarone (grazie a un finanziamento della Conferedrazione Elvetica), la ripresa dello studio e della pubblicazione delle migliaia di frammenti greci ed etruschi un tempo parte della Collezione del marchese Giovanni Pietro Campana; ha inoltre avviato due fascicoli del Corpus Speculorum Etruscorum della consistente raccolta del Museo Archeologico di Firenze, una delle più grandi d'Italia.

Dal 2015 al 2024, in collaborazione con Barbara Arbeid, ha curato il progetto di riallestimento dell'intero museo (Master plan) e soprattutto della parte relativa alla sezione Topografica e a quella della Scultura Etrusca, con fondi di sponsor americani per la realizzaizone del progetto da parte dello Studio Guicciardini&Magni, di Firenze, e del Ministero della Cultura (Grandi Progetti Culturali) per la reazlizzazione degli allestimenti.

Sotto la sua direzione il patrimonio del Museo Archeologico di Firenze si è arricchito di numerose donazioni e acquisizioni effettuate grazie alla disponibilità di sponsor italiani e stranieri.

Per 10 anni, dal 2014 al 2024, ha organizzato un ciclo annuale di conferenze, dal titolo "Incontri al Museo", con una media di 13 incontri distribuiti su 9 mesi (settembre-maggio), che hanno registrato un totale di circa 12.000 presenze.

Autore di varie monografie, di molti articoli scientifici, di numerosissime schede di catalogo per mostre nazionali e internazionali (si contano centinaia di pagine), nonché di volumi di carattere divulgativo sulla Grecia tradotti in molte lingue, Mario Iozzo si è dedicato principalmente allo studio dell'arte del mondo greco e magnogreco di età arcaica, con particolare riguardo alla ceramica - figurata e a rilievo - e alla scultura.[1]

Nel 2010, a Parigi, è stato insignito, insieme a Martine Denoyelle, del premio Delepierre[1] conferitogli dall’Association des Études Grecques, per il volume La céramique grecque figurée en Italie méridionale et en Sicile. Productions coloniales et apparentées du VIIIe au IIIe siècle av. J.-C (Paris 2009), nel quale si è occupato della parte concernente la ceramica a figure nere.

Nel 2022 gli è stato dedicato un volume di studi in onore, dal titolo Ho pais kalos. Scritti di archeologia offerti a Mario Iozzo per il suo sessantacinquesimo compleanno, a cura di Barbara Arbeid, Elena Ghisellini e Maria Rosaria Luberto (Edizioni Espera, Monte Compatri - Roma).

Mostre[modifica | modifica wikitesto]

Ha organizzato le seguenti mostre (alcune delle quali in collaborazione):

  • Calchi in gesso: due esempi di tecniche di formatura (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 1996)
  • “...qual era tutto rotto". L’enigma dell’Idolino di Pesaro. Indagini per un restauro (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 1988)
  • Dal Restauro al Museo: ceramiche della Collezione Vagnonville (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2001)
  • L’Efebo di Via dell’Abbondanza: da Pompei a Firenze per ritornare se stesso (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2002)
  • Magna Graecia. Greek Art from South Italy and Sicily (Cleveland, Museum of Art; Tampa, Museum of Art, 2002-2003)
  • Etruschi. La Collezione Bonci Casuccini tra Chiusi, Siena e Palermo (Siena, S. Maria della Scala, e Chiusi, Museo Archeologico Nazionale, 2007-2008)
  • The Chimaera of Arezzo (Malibu, The J. Paul Getty Museum, 2009-2010)
  • “Ludus in fabula": Giochi e immagini dell’Infanzia nell’Antichità (Chiusi, Museo Archeologico Nazionale, 2008-2009)
  • Arte della Magna Grecia. La Collezione G. Colombo (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2013)
  • Kaulonía, la città dell'amazzone Clete. Gli scavi dell'Università degli Studi di Firenze a Monasterace Marina (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2013-2014)
  • Piccoli Grandi Bronzi. Capolavori greci, etruschi e romani delle Collezioni Mediceo-Lorenesi (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2015)
  • Winckelmann, Firenze e gli Etruschi. Il padre dell’archeologia in Toscana (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2016-2017)
  • Pretiosa Vitrea. L’arte vetraria antica nei Musei e nelle Collezioni private della Toscana (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2017-2018)
  • Giochi e gare...dall'Antichità al Museo (Firenze, Museo Archelogico Nazionale, 2017-2018)
  • L’Arte di donare. Nuove acquisizioni nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2018-2019)
  • Tesori dalle terre d'Etruria: la collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona (Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 2020-2021)
  • Le nuvole e il fulmine. Gli Etruschi interpreti del volere divino (Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale, 2023-2024)

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'elenco aggiornato delle pubblicazioni è in https://firenze-archeo.academia.edu/MarioIOZZO/CurriculumVitae

Titoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Socio Ordinario della Società Archeologica Greca di Atene (He en Athenais Archaiologike Hetaireia)
  • Membro dapprima Corrispondente, poi Ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici
  • Membro Corrispondente dell'American Institute of Archaeology
  • Socio Corrispondente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia
  • Socio dapprima Corrispondente, poi Effettivo dell’Accademia di Scienze e Lettere ‘La Colombaria’
  • Accademico Corrispondente dell’Accademia Etrusca di Cortona
  • Accademico d’Onore dell’Accademia delle Arti del Disegno
  • Socio Onorario dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Cenni biografici (PDF), su m.museivaticani.va, Musei Vaticani.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN200895978 · ISNI (EN0000 0001 1026 7620 · SBN TO0V181110 · BAV 495/135421 · LCCN (ENnr91027533 · GND (DE133234630 · BNF (FRcb12995440d (data) · J9U (ENHE987007526128905171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr91027533