Malcolm X (film 1972)

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Malcolm X
Titolo originaleMalcolm X
Paese di produzioneUSA
Anno1972
Durata91 min
Generedocumentario, biografico
RegiaArnold Perl
SoggettoAlex Haley
Arnold Perl
Malcolm X
SceneggiaturaAlex Haley
Arnold Perl
ProduttoreMick Benderoth
Arnold Perl
Nancy Reals Perl
Marvin Worth
Casa di produzioneWarner Bros.
Interpreti e personaggi

Malcolm X, conosciuto anche come Malcolm X: His Own Story as It Really Happened, è un film documentario del 1972 diretto da Arnold Perl. L'opera si basa sull'autobiografia del leader politico Malcolm X pubblicata nel 1965.[1] Il film ricevette la candidatura ai premi Oscar del 1973 come miglior documentario.[2]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il produttore Marvin Worth e Perl cominciarono a lavorare a Malcolm X nel 1969, quattro anni dopo l'assassinio dell'attivista. Inizialmente i due volevano girare un film drammatico che raccontasse la sua vita, ma alla fine optarono per un documentario quando alcune persone vicine a Malcolm si rifiutarono di parlare con loro.[1] Nel 1993 Worth ricordò: «Ho voluto mostrare principalmente la figura pubblica, piuttosto che l'uomo privato. Volevo mostrare l'evoluzione dell'uomo e quello che aveva da dire. Volevo farlo attraverso i suoi discorsi pubblici».[1]

Betty Shabazz, la vedova di Malcolm X, svolse la funzione di consulente per il film. Restò così soddisfatta del risultato, che portò al cinema tutte e sei le sue figlie a vedere il documentario. Poco tempo dopo, una di esse le chiese: «Papà era tutto per te, non è vero?».[3]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, Malcolm X ebbe "recensioni entusiastiche".[4] Recensendo il film sul The New York Times, il critico cinematografico Howard Thompson lo descrisse "un film sorprendentemente equilibrato, spesso affascinante".[5]

Nel 1993 Jay Carr scrisse sul The Boston Globe che Malcolm X era una "visione essenziale".[6] Nel 2011 William Hageman scrisse sul Chicago Tribune che il documentario "era riuscito meglio a catturare l'epoca di Malcom X rispetto all'omonimo film di Spike Lee del 1992".[7]

Home video[modifica | modifica wikitesto]

Il documentario è stato distribuito in DVD nel 2005 come contenuto speciale dell'edizione a doppio disco del film Malcolm X di Spike Lee.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Hillel Italie, Documentary gets new life from 'X' film, in Kentucky New Era, 6 febbraio 1993. URL consultato il 16 gennaio 2017.
  2. ^ The 45th Academy Awards (1973) Winners and Nominees, su oscars.org, Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 16 gennaio 2017.
  3. ^ Russell J. Rickford, Betty Shabazz: A Remarkable Story of Survival and Faith Before and After Malcolm X, Naperville, Ill., Sourcebooks, 2003, pp. 314–316, ISBN 978-1-4022-0171-4.
  4. ^ Terry Pristin, By All Necessary Means: It took producer Marvin Worth 25 years to turn Malcolm X's story into a movie. Why didn't he give up and what made it happen (Besides Spike, of course), in Los Angeles Times, 15 novembre 1992, p. 2. URL consultato il 16 gennaio 2017.
  5. ^ Howard Thompson, Movie Review: Malcolm X, in The New York Times, 25 maggio 1972. URL consultato il 16 gennaio 2017.
  6. ^ Jay Carr, The original 'Malcolm X': A must-see, The Boston Globe, 19 febbraio 1993
  7. ^ William Hageman, Black History Month: How to inspire and teach, in Chicago Tribune, 1º febbraio 2011. URL consultato il 16 gennaio 2017.
  8. ^ Brad Cook, Malcolm X, in Film Threat, 31 marzo 2005. URL consultato il 16 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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