Luca Giordano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 1 ott 2007 alle 19:09 di Ylebru (discussione | contributi) (tolgo immagini doppie.)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pio Monte della Misericordia, Napoli - Autoritratto
Galleria di palazzo Medici-Ricardi - Apoteosi dei Medici

Luca Giordano (Napoli, 18 ottobre 1634Napoli, 12 gennaio 1705) è stato un pittore italiano, attivo soprattutto a Napoli.

È conosciuto anche con il soprannome di "Luca Fapresto" (soprannome datogli quando stava lavorando nella Chiesa di Santa Maria del Pianto a Napoli; dipinse in soli due giorni le tele della crociera); ma veniva chiamato così, anche per la sua sorprendente velocità nel copiare i grandi maestri del Cinquecento, tra cui Raffaello e Annibale Carracci, ma guardando anche a Giovanni Lanfranco e Pietro da Cortona.

Nella sua pittura si uniscono i risultati spettacolari del Barocco romano con il colorismo di tradizione veneziana, ottenendo risultati di spazialità infinita attraverso il principio di continuità dato sul piano narrativo, grazie alla legatura dei vari episodi della composizione e sul piano formarle attraverso la moltiplicazione dei piani di vista e dei flussi di luce procedendo ad una progressiva smaterealizazione della forma verso il centro.

Biografia

Fu apprendista presso José de Ribera per nove anni perfezionandosi nel disegno, a Roma, in giovane età frequentò Pietro da Cortona e altri pittori della corrente neoveneta. Nei soggiorni di Roma entra in contatto con i capolavori di Michelangelo, Raffaello, dè Carracci e Caravaggio, applicandosi a disegnarli. È questa l'epoca in cui il padre, spinto dalla necessità di vendere le copie che il giovane cominciava a produrre, "stavagli sempre al fianco non perdendolo mai di mira, e dicendogli ad ogni tratto:<<Luca fa' presto!>>". Tuttavia, non contento di ciò che gli offriva Roma, volle trasferirsi in Lombardia. Vide perciò a Parma le opere del Correggio e del Veronese. Resta un evento, meglio contestualizzato a posteriori dalla critica, il soggiorno a Venezia(1653 e 1667): oltre alle prime commissioni pubbliche, i quadri del Giordano risultarono "rinfrescati" dalla luce e dal colore dei quadri dei vedutisti veneziani.


Trascorre in Spagna il decennio 1692-1702, chiamato da Carlo II alla corte di Madrid. Il Monastero dell'Escorial, il Palazzo Reale di Madrid e Toledo conservano parte dell'eredità artistica del pittore. Il Giordano fu popolare ala corte spagnola e il re gli concesse il titolo di "caballero".

Tornato a Napoli nel 1702 l'artista, quasi settantenne, continuò a lavorare con lo stesso incessante furore creativo. Le sempre più numerose commissioni lo indussero ad avvalersi di un'affollata bottega. Aiuti e collaboratori sviluppavano "in grande" disegni e bozzetti forniti dal maestro, completavano opere solo iniziate da quest'ultimo, mentre in molti casi il Giordano si concedeva di intervenire, con qualche colpo di pennello al termine del lavoro svolto dagli allievi.

Opere principali

Altri progetti

Template:Pittura