Licurgo (nome)

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Licurgo è un nome proprio di persona italiano maschile[1][2][3][4].

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

  • Femminili: Licurga[1]

Varianti in altre lingue[modifica | modifica wikitesto]

Origine e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Licurgo dipinto da Merry-Joseph Blondel

Deriva dall'antico nome greco Λυκοῦργος (Lykoûrgos), poi contratto in Λυκῦργος (Lykûrgos) e assunto in latino come Lycurgus[1]. L'etimologia è dibattuta: il primo elemento del nome potrebbe essere λυκο- (lyko-), variante di λευκός (leukòs, "luminoso") oppure λύκος (lýkos, "lupo", al genitivo λυκου, lykou)[1], mentre il secondo potrebbe essere ἔργον (érgon, "lavoro") oppure εἴργω (eirgo, "tenere lontano", "cacciare")[1][2][3][4][6]; il nome viene quindi interpretato in varie maniere, come "creatore di luce"[2], "opera dei lupi", "lavoro dei lupi"[5], "che tiene lontani i lupi", "che protegge dai lupi", "cacciatore di lupi"[1][2][3][5] o anche "colui che agisce come un lupo"[7].

Secondo alcune fonti, si tratterebbe di due etimologie sovrapposte: la più antica corrispondente a lyko- ed ergon, e la più recente, e forse paretimologica, corrispondente a lykos ed ergein[1].

Il nome venne portato da numerosi personaggi della mitologia e della storia greca, che ne hanno assicurato la diffusione[1], fra cui spiccano Licurgo, il primo legislatore spartano, e Licurgo, celebre oratore ateniese[1][2][3]. In Italia è attestato prevalentemente al Nord e al Centro, specie in Toscana[1].

Onomastico[modifica | modifica wikitesto]

Il nome è adespota, ossia privo di santo patrono; l'onomastico si può festeggiare eventualmente il 1º novembre, festa di Ognissanti.

Persone[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m De Felice, p. 132.
  2. ^ a b c d e f g La Stella T., p. 221.
  3. ^ a b c d Burgio, p. 230.
  4. ^ a b De Grandis, p. 225.
  5. ^ a b c d Albaigès i Olivart, p. 159.
  6. ^ a b c (EN) Lycurgus, su Behind the Name. URL consultato il 3 agosto 2019.
  7. ^ Barbero, Carocci, p. 179.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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